Monthly Archives: Nov 2015

Natale all’improvviso, la recensione

Gli americani sono avanti su ogni cosa, perfino sui cinepanettoni. Natale all’improvviso, firmato dalla regista Jessie Nelson (Mi chiamo Sam, Nemiche Amiche), preferisce uscire a metà novembre per evitare la guerra natalizia al cinema ma risulta comunque un disastro al box-office americano, e non crediamo che sia colpa solo dell’eccessivo anticipo dei tempi.

Il film è esattamente tutto quello che ci si aspetta da una commedia americana sotto l’albero: cast all star, un cane adorabile, tanta neve, una fotografia ed una scenografia che sembrano usciti da un’agenzia turistica. La narrazione ricalca le scelte dei film corali di Gary Marshall come Appuntamento con l’amore e Capodanno a New York: i personaggi della famiglia Cooper sono sparsi un po’ ovunque ma alla fine si ritrovano tutti alla stessa tavola imbandita per la vigilia di Natale.

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TFF33: Sopladora de hojas

Tre ragazzi stanno ritornando da una partita di calcetto, ridono, scherzano, si fanno dispetti.  Ad un certo punto un telefono pubblico squilla. Dopo un attimo di esitazione i tre proseguono. Rubén, Lucas e Emilio sono amici per la pelle anche se non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Rubén ha sempre la sigaretta in bocca ed è il fighetto della compagnia, il capo, quello che sa sempre cosa fare e cosa dire. È anche quello ricco, con due genitori che lo vorrebbero laureato e con un buon lavoro da architetto. Lucas è quello scanzonato e un po’ trasandato, quello divertente senza volerlo, quello furbo, quello che ci sa fare con le ragazze, e infatti lo vediamo sempre al telefono con la sua “Uvetta”. Emilio è paffuto e timido, quello che più si fa trascinare dagli altri due, quello che non si oppone mai e che non sa farsi rispettare ma anche quello gentile e con un gran cuore. I tre stanno andando a casa per cambiarsi e ritrovarsi per un evento che è tutto fuorché piacevole: un loro compagno di squadra è morto in un incidente stradale e quella sera ci sarà la veglia.

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A Bigger Splash, la recensione

Negli ultimi tempi sembra che le rock star vadano di gran moda sul grande schermo, basti guardare all’imminente Dove eravamo rimasti di Jonathan Demme dove Meryl Streep interpreta un’attempata e frizzantissima rocker da locali out. Ma la Streep non è l’unica, anche l’algida Tilda Swinton ci mette il suo e in A Bigger Splash di Luca Guadagnino, con cui torna a lavorare dopo l’apprezzatissimo Io sono l’amore, veste i panni di una rock star a riposo sull’isola di Pantelleria dopo che un’operazione alle corde vocali l’ha resa quasi muta.

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The Visit, la recensione

Quando nel 1999 Il Sesto Senso conquistò pubblico e critica di mezzo mondo, un nuovo talento registico si presentò come novello re del brivido, il regista di origini indiane M. Night Shyamalan. Un talento confermato – se non amplificato – con l’opera seguente, lo struggente apologo del supereroe Unbreakable – Il predestinato (2000), e ridimensionato ai territori del brivido d’autore con Signs (2002) e The Village (2004). Però il buon Shyamalan, costantemente in bilico tra Hitchcock (affettuosamente omaggiato con il sottovalutato E venne il giorno) e Spielberg, negli ultimi anni non ne ha azzeccata una e se il fondo è stato toccato dal mostruoso flop dell’inguardabile L’ultimo dominatore dell’aria (2010), anche lo spot di casa Smith After Earth (2013) non ha funzionato a dovere. Il 2015 sembra essere per Shyamalan l’anno del ritorno al genere che l’ha reso famoso: prima la miniserie per la tv Wayward Pines, da lui prodotta e in parte diretta, poi il lungometraggio The Visit.

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Dio esiste e vive a Bruxelles, la recensione

Sei anni dopo il successo di Mr. Nobody (ottenuto soprattutto nei circuiti festivalieri, nonché in Belgio, patria del regista), Jaco Van Dormael ritorna alla regia con Dio esiste e vive a Bruxelles; se nel primo film citato narrava gli effetti del Caso, nel suo ultimo lavoro ipotizza invece che a manipolare le nostre vite sia Dio. Scordatevi però l’interpretazione zuccherosa di Morgan Freeman in Una Settimana da Dio: di fatto, nel film di Van Dormael, Dio (Bernard Poelvoorde) è un essere abietto e arrogante, che passa le giornate avvolto in una vestaglia sudicia mentre rende infernali le vite degli uomini sulla Terra.

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TFF33: The Assassin

Da Cannes al Torino Film Festival. Se l’anno scorso la kermesse cannense segnalava il grande ritorno di Jean-Luc Godard, dopo anni d’assenza, con Adieu au langage, il 2015 ha visto invece il ritorno di Hou Hsiao-hsien, assente dal concorso dal circa quattordici anni.

The Assassin era, a detta di molti, il principale favorito per la corsa alla Palma d’oro, vinta a sorpresa da Dheepan – Una nuova vita, ma è comunque riuscito a portarsi a casa il Prix de la mise en scène.

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Captain America: Civil War, ecco il trailer italiano!

L’attesissimo terzo film dedicato a Captain America, che si ispira alla saga fumettistica Civil War, uscirà nei cinema italiani il 4 maggio 2016 e malgrado i molti mesi che ancora ci separano da questa data, Marvel Entertainment e Disney Italia ci mostrano il primo entusiasmante teaser trailer (in italiano!) del nuovo film che pone un tassello fondamentale nell’Universo Cinematografico Marvel.

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Il cacciatore e la Regina di ghiaccio: trailer italiano e poster

Correva l’anno 2012 e nelle sale cinematografiche italiane faceva il suo ingresso il film Biancaneve e il Cacciatore, adattamento della nota fiaba scritta dai fratelli Grimm nel 1812.

La pellicola diretta da Rupert Sanders con protagonisti Charlize Theron, Kristen Stewart e Chris Hemsworth non ebbe molto successo al botteghino, fu infatti criticata sia per l’eccessiva dose di violenza, sia per la superficiale costruzione del personaggio del cacciatore, il cui nome non viene neanche rivelato e diciamolo pure, anche per aver avuto la “brillante” idea di far interpretare, rispettivamente la regina cattiva alla Theron e Biancaneve alla Stewart; in fondo la Fiaba la conoscevamo un po’ tutti…la regina cattiva tenta di uccidere Biancaneve perché lo specchio delle brame le rivela che quest’ultima la supererà in bellezza; ecco forse sarebbe stato saggio, visto la massiccia dose di effetti speciali, imbruttire la Theron in modo da rendere, quantomeno, la gelosia da parte della regina realistica!

Tuttavia Universal Pictures ha deciso di produrre una nuova epica avventura Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, un sequel che arriverà nei cinema italiani il prossimo 21 Aprile.

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Il viaggio di Arlo, la recensione

In  un passato immaginario in cui i dinosauri non si sono estinti, la Terra è dominata da queste enormi creature che si sono organizzate e hanno improntato la loro quotidianità sull’arte della sussistenza. Henry e Ida sono una coppia di Apatosauri che hanno deciso di coltivare granturco in una fattoria e che ora stanno per diventare genitori per la prima volta. Nascono Buck, Libby e Arlo, tre cuccioli volenterosi che cercano sin da subito di seguire i preziosi consigli dei genitori. Mentre Buck e Libby apprendono facilmente, il giovane Arlo è costantemente in difficoltà a causa della sua smisurata paura d’ogni cosa. Un giorno Henry decide di portare suo figlio Arlo nel bosco per fargli vincere le paure ma a seguito di un drammatico incidente il giovane Arlo perde suo padre. Giorni dopo, ancora afflitto per la perdita del genitore, Arlo cade accidentalmente in un fiume e dopo aver sbattuto la testa contro una roccia si risveglia lontano da casa. Smarrito e impaurito, Arlo cerca disperatamente la strada per tornare a casa e durante il tragitto si unirà a lui Spot, un giovanissimo uomo delle caverne.

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TFF33: La felicità è un sistema complesso

Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) è uno specialista ma definire quello in cui eccelle è un po’ più complesso. Questo perché Enrico lavora per una particolare società che si preoccupa di togliere dalle mani di egoisti e scansafatiche figli di papà le loro aziende che hanno portato sull’orlo del fallimento. Enrico li chiama le locuste ed è proprio lui il grande professionista che grazie a raggiri e dolci parole riesce nell’impresa impossibile. Non c’è nessuno come lui.

Ed Enrico, paladino giustiziere, ha una forte morale e una forte etica al riguardo: fa quello che fa per evitare che tantissime persone perdano il lavoro, per creare un futuro migliore, per fare la differenza. Ha un bell’appartamento moderno e conduce una vita metodica e rigida, con orari assurdi ben calibrati, tutto è organizzato alla perfezione, niente sorprese.

Questo fino a quando si ritrova Achrinoam nel soggiorno.

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