Monthly Archives: Feb 2017

Bates Motel: la quarta stagione in DVD

La storia della gioventù di Norman Bates sta ormai giungendo a termine con la quinta e ultima stagione di Bates Motel, che esordirà sul network A&E il 20 febbraio. Dalle indiscrezioni trapelate sappiamo che la serie si tingerà di dark comedy e verrà introdotto un personaggio iconico appartenente all’immaginario da cui è nata questa serie, Marion Craine, quella che gli spettatori dell’hitchcockiano Psycho conoscono come “prima vittima” di Norman. Ma un ripasso prima di intraprendere il percorso verso la fine è d’obbligo e l’occasione è fornita dall’uscita in DVD della quarta stagione completa di Bates Motel, distribuita da Universal Picture Home Entertainment.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Death Race 2050: la corsa della morte torna in Blu-Ray

Era il 1975 quando nei cinema americani usciva un film destinato a diventare di culto tra gli amanti dei b-movie: Death Race 2000, che in Italia diventò Anno 2000 – La corsa della morte. La regia era stata affidata a Paul Bartel, all’epoca noto per l’horror Bambole e sangue, ma il vero marchio di fabbrica era il nome in produzione, Roger Corman, che in quegli anni aveva istituito una Factory inarrestabile e capace di sfornare film imperdibili per tutti gli appassionati.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Autobahn – Fuori controllo, la recensione

Il cinema action, in questi ultimi anni, sta subendo un processo di trasformazione che lo sta trasfigurando in un genere aperto a molte contaminazioni. L’industria cinematografica sta sperimentando e tra le acrobazie d’autore di Mad Max: Fury Road, i furiosi e violentissimi combattimenti di The Raid e le ipercinetiche follie in POV di Hardcore!, stiamo assistendo davvero a una riqualificazione del genere. Questa tendenza è data anche dalla nascita di nuove vere icone dell’action che si stanno affermando a livello mondiale come è accaduto in passato a nomi come Jackie Chan, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Jean-Claude Van Damme… infatti oggi i vari Dwayne Johnson, Vin Diesel, Jason Statham, Donnie Yen e Tony Jaa riescono a rinverdire lo star-system action con una tale forza da non far rimpiangere gli amati precursori. Non è un caso se i più grandi successi in termini di botteghino di questi ultimi anni sono rappresentati dai vari capitoli della saga Fast & Furious, che sta perseguendo l’intento di assemblare una “famiglia” composta proprio dalle succitate icone dell’azione cinematografica internazionale.

E poi c’è Autobahn – Fuori controllo.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Resident Evil – The Final Chapter, la recensione

Era il 2002 quando esordì nei cinema Resident Evil, la trasposizione filmica di uno dei prodotti più celebri e apprezzati dell’allora nuova generazione di videogame. Ad aggiudicarsi l’onore (e l’onore) di questo compito era Paul W.S. Anderson, già noto al popolo di cinefili-videogiocatori per la pregevole trasposizione del noto picchiaduro Mortal Kombat e, all’epoca, nelle grazie del pubblico appassionato di horror per il bellissimo Eventhorizon – Punto di non ritorno. Purtroppo la delusione fu dietro l’angolo, ma non perché Residente Evil fosse un brutto film, anzi, la mescolanza tra horror, fantascienza e azione funzionava molto bene, piuttosto perché con il videogame aveva davvero pochissimo a che spartire.

Preso atto di questa differente direzione che Anderson aveva deciso di seguire, il successo di botteghino del film ha generato una saga abbastanza corposa sia per numero di capitoli realizzati che per impegno produttivo impiegato e così, dopo 15 anni, arriviamo a quello che dovrebbe essere il film utile a mettere la parola fine a questa saga: Resident Evil – The Final Chapter.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Fuoco e fumo, la piaga del bullismo nel nuovo film di Stefano Simone

Oggi come ieri, uno dei temi più ricorrenti sulle pagine di cronaca dei giornali è il bullismo, un fenomeno capace, in diversi casi, di sfociare nella tragedia. La giovane età  delle persone coinvolte in questi casi rende, ovviamente, più drammatica la faccenda e per raccontare, anzi urlare, questo morbo insito in ogni società, il giovane regista sipontino Stefano Simone ha realizzato Fuoco e fumo, un lungometraggio che mescola con estrema efficacia il dramma sociale con il linguaggio del thriller.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)

Ballerina, la recensione

I sogni non si realizzano mai. Sono solo illusioni, la vita è spietata!

Questo è quello che Félicie si sente dire ogni volta che balla, dalla madre superiora dell’orfanotrofio in Bretagna dove vive. Per fortuna, la sua passione e la sua determinazione faranno sì che insieme al suo migliore amico Victor, riescano a scappare a Parigi per inseguire ognuno il proprio sogno. Ed è proprio davanti alla Torre Eiffel ancora in costruzione, in una Parigi del 1879, che i due orfanelli faranno una scommessa: sarà Félicie la prima a diventare étoile dell’Opera di Parigi o Victor come inventore, creando le ali meccaniche per i polli? Per una serie di coincidenze buffe e divertenti, le loro strade si dividono per poi ritrovarsi, lei alle prese con una serie di difficili prove come allieva all’interno dell’Opera e lui divenuto garzone nell’atelier del noto costruttore Eiffel. A differenza delle sue compagne, Félicie non ha le basi, ma grazie ad Odette, che la prenderà sotto le sue ali protettrici in modo rigido ma materno, e grazie ai suoi allenamenti, in perfetto stile Karate Kid, Félicie perderà le sue movenze goffe per incarnare la grazia e la leggiadria tipica di qualsiasi degna ballerina dell’Opera.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)

Moonlight, la recensione

Basato su un’opera teatrale, il film Moonlight diretto da Barry Jenkins si divide, di fatto, in tre atti che raccontano l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron, giovane afroamericano che vive in una zona degradata di Miami.

Nel primo atto Chiron è Little, chiamato così da tutti perché sembra molto più piccolo della sua età. Un giorno, mentre viene rincorso da alcuni bulli della sua scuola, Little incappa in Juan (Mahershala Ali), spacciatore dal cuore tenero. Juan e la fidanzata Teresa (Janelle Monáe) lo prendono sotto la loro ala, ospitandolo a casa nei giorni in cui la madre tossicodipendente di Little diventa ingestibile.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)

Manchester by the Sea, la recensione

Lee Chandler (Casey Affleck) lavora come custode di un complesso di palazzi a Boston. Conduce una vita solitaria e spenta, che viene stravolta dalla notizia della morte di Joe, suo fratello maggiore. Lee è dunque costretto a ritornare nella sua città natale per occuparsi del funerale e del nipote sedicenne, di cui è stato nominato tutore.

Il regista Kenneth Lonergan dirige un dramma intimista, raccolto: s’intuisce ben presto che Lee nasconde un passato doloroso, tuttavia mai espresso da dialoghi verbosi. Di fatto l’evento tragico vissuto dal protagonista non viene svelato allo spettatore nel tempo presente del film, bensì mostrato attraverso dei flashback, in un’amalgama senza soluzione di continuità tra passato e presente. Questo perché non esiste un prima e un dopo nel dolore di Lee, ma soltanto un adesso.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)

Mamma o papà?, la recensione

È insolito trovare nei cinema a San Valentino un film che racconta l’assoluta mancanza d’amore in una coppia e nel rapporto tra genitori e figli; ancora più insolito se consideriamo che quel film è una commedia italiana, patria dei sentimenti a buon mercato da fiction da prima serata. Ma basta scendere un po’ più in profondità per scoprire che Mamma o papà? di Riccardo Milani non è una commedia italiana in piena regola, ma un adattamento – o remake, se vogliamo – di un film francese del 2015, Papa ou maman? di Martin Bourboulon.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Dolls e Monster, due horror-cult anni ’80 per Pulp Video

I fantastici anni ’80 del cinema horror… quanto ci mancano! Per fortuna che ci sono etichette come la Pulp Video che hanno sempre un occhio di riguardo nel recupero di perle di genere appartenenti a quel decennio che tanto ha contribuito a far grande il cinema. Tra le nuove offerte home video di questo inizio anno ci sono due titoli cultissimi tra gli appassionati di horror, il fiabesco Dolls – Bambole di Stuart Gordon e l’irresistibile Monster – Esseri ignoti dai profondi abissi di Barbara Peeters.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)