Ash vs Evil Dead: il Male è tornato a “Casa”

Tiepide docce di sangue, moncherini svolazzanti e ilarità ben congegnata.

Si traduce in questo e molto altro l’ultima fatica di Sam Raimi, Bruce Campbell e Rob Tapert intitolata: Ash vs Evil Dead.

I tre amici hanno finalmente tracciato una strada per il proseguimento della fortunata saga degli anni 80, da noi conosciuta come La Casa, che vede protagonista Ash Williams: il più tamarro e stravagante ammazza-demoni di sempre.

Sono passati quasi ventitre anni da L’armata delle tenebre, l’ultima pellicola di questa fortunata trilogia horror che ha catturato l’attenzione e l’ammirazione di innumerevoli adepti in tutto il mondo, e della quale si sente ancora un dolce e limpido riverbero.

In principio erano un “Libro” e una “Casa nel Bosco”.

Il libro rilegato in pelle umana è il lovecraftiano Necronomicon, il quale se letto può risvegliare le più oscure e recondite forze maligne. Il resto sono persone possedute e con esse la casa stessa, con le quali il povero Ash dovrà fare i conti, pagandone le più amare conseguenze.

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Svariati anni dopo quei drammi sanguinolenti, che chiudevano una trilogia che aveva esplorato anche i territori del “Fantasy”, ritroviamo il caro vecchio Ash nello stesso punto il cui l’avevamo lasciato, con la stessa mascella squadrata, una vita comicamente patetica e un cinismo tutto suo. Bentornato!

Trascinare un classico horror nel nuovo millennio e plasmarlo su scala televisiva non è una cosa da tutti. Sam Raimi ci è riuscito alla grande!

Rinnovato per una seconda stagione e trasmessa dall’emittente televisiva Starz, Ash vs Evil Dead, tratta un argomento molto in voga in tv, vantando però una rinnovata spinta originale e audace che grazie al suo storico team di tutto rispetto, riesce nel resuscitare un classicissimo horror fuori tempo limite.

Bastano un prologo esilarante in cui scopriamo il modo idiota in cui il Male viene risvegliato e una motosega a miscela per riportarci finalmente a “Casa”.

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I dieci episodi della prima stagione vedranno Ash e i suoi colleghi del grande magazzino, Pablo e Kelly, incontrare più o meno occasionalmente le persone possedute dal Necronomicon. Il destino dei tre improbabili eroi si incrocerà anche con quello di Amanda, una curiosa e risoluta poliziotta intenzionata più che mai a fare luce sugli strani omicidi che affliggono il territorio. L’ultimo, ma non meno importante tra i personaggi principali della stagione è la nostra amatissima Lucy Lawless. Lucy, un tempo nei panni dell’eroina protagonista della serie cult Xena: La principessa guerriera, qui veste i panni di una misteriosa e criptica donna che sembra saperne molto, anzi moltissimo sulla questione.

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Il livello di coinvolgimento della prima stagione riesce a mantenere invariato un ottimo standard, per poi culminare in una fase finale da brivido, che riesce a tenere tutti incollati alla sedia fino al suo termine, raggiungendo vette qualitative viste di rado in un prodotto televisivo di questo genere.

Nulla è lasciato al caso. La sceneggiatura, gli effetti splatter e i costumi sono di fattura cinematografica.

Volutamente gore, volutamente trash, volutamente stupida, Ash vs Evil Dead è tutto ciò che ci si aspetta, e anche molto di più.

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Definire la saga come un semplice sequel sarebbe un grosso errore, infatti sembra quasi di trovarsi d’innanzi ad un vero e proprio tributo, fatto di citazioni memorabile e situazioni che i fan non potranno non apprezzare a pieno.

È uno spasso assistere all’indifferenza con cui i diversamente-morti vengono smembrati, soprattutto se vogliamo paragonare questa lodabile leggerezza ad altre serie horror, dove la serietà è uno dei fattori preponderanti.

Ci troviamo davanti ad un prodotto di altissima qualità, che nonostante affondi le sue radici nel classico, porta con sé un’ondata di aria fresca e novità. Il panorama televisivo, ingolfato da ogni sorta di programma aveva bisogno di nuove prospettive, seppur non scevre da spunti direttamente correlati con un passato glorioso.

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A conferire valore artistico al prodotto c’è la riconoscibile mano di Sam Raimi.

Grazie all’uso della “Shaky Cam”, l’azione è molto più adrenalinica, il “Jump-Scare” è manovrato a dovere, nonostante la sua prevedibilità non stona mai con il contesto.

La visione d’insieme mai volta al realismo può far storcere il naso, ma riesce sempre a divertire e viene facilmente assimilata e digerita dallo spettatore.

Il vero e proprio pilastro portante dell’intera produzione rimane comunque il caro vecchio Bruce Campbell, capace di gestire al meglio una narrazione decisamente sopra le righe, innalzando il suo alter-ego fin troppo al di sopra del resto del cast, che non è di certo da buttare via, anzi.

Consigliatissima a tutti i nostalgici e non solo, perché grazie ad un lavoro così ben impachettato e gestito, la voglia di riprendere in mano quelle che sono state le origini di questo piccolo capolavoro, per chi non lo conoscesse ancora, sarà molta. Serie cult!

Filippo Chinellato

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Ash vs Evil Dead: il Male è tornato a "Casa", 9.5 out of 10 based on 2 ratings

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