Attenti al Gorilla, la recensione

Attenti al gorilla è una commedia diretta da Luca Miniero ed interpretata da Frank MatanoCristiana CapotondiPasquale “Lillo” PetroloFrancesco Scianna e Diana Del Bufalo. In realtà è presente anche Claudio Bisio ma solo perchè presta la voce a Peppe-il-gorilla.

Ogni volta che il regista Luca Miniero decide di girare un film surreale dai toni (fintamente) leggeri, sceglie di chiamare sul set un attore-non-attore il cui volto simpatico e scanzonato è ormai noto a tutti ovvero Frank Matano. Il loro sodalizio artistico è iniziato nel 2018 con Sono Tornato e continua anche quest’anno con Attenti al gorilla. Tutto, ma proprio tutto, ciò che succede nel film è implausibile e grottesco. A partire dal fatto che Frank Matano interpreta un padre (in fase di separazione dalla moglie) ed avvocato che esercita la professione in un ufficio del tutto improponibile.

Nel tentativo di recuperare i rapporti famigliari con la consorte e i figli, intenta una causa contro lo zoo e la “vince”. Sarà quindi lui a doversi sobbarcare la responsabilità di liberare un gorilla dal giardino zoologico. Non potendolo riportare in Africa, se lo tiene in casa come coinquilino.

In una situazione così bizzarra non poteva mancare anche la presenza di un altro personaggio dello spettacolo come Lillo Petrolo che sguazza da una vita nella comicità demenziale e nonsense.

Le mille stravaganti situazioni su cui è costruita la storia vengono quasi rese plausibili dalla faccia imperturbabile e iconica di Matano, grazie alla quale potrebbe alleggerirsi qualunque evento potenzialmente drammatico. Ciò che non convince è la “voce” del gorilla. Anche se Claudio Bisio è abituato a doppiare animali improbabili (come il bradipo Sid de L’Era Glaciale) in questo caso risulta troppo forzato.

Una sceneggiatura manieristica si poggia su elementi ben codificati e standardizzati e si limita ad osare solo sulle situazioni ma non sui temi. Le molte trovate comiche, anche irriverenti, sono finalizzate allo scopo di ribaltare pensieri ormai troppo antiquati. Lorenzo è un padre talmente assente da essere costretto a scrivere i nomi in fronte alle figlie per poterle riconoscere (gemelle e identiche). Per di più convive con un grosso animale (ma più umano degli umani). Nonostante questo, tenterà di dimostrare che la famiglia vera non è detto che debba essere monotona e standardizzata.

Se l’intento di Luca Miniero era quello di stupire con espedienti narrativi nuovi, allora c’è riuscito solo a metà. Ne è uscita la classica commedia dei buoni sentimenti. La particolarità del film è solo la modalità di espressione. Un complesso ed aggrovigliato insieme di sketch comici che si susseguono uno dopo l’altro fino ad approdare ad un porto sicuro. Il mezzo utilizzato è originale ma il fine è standardizzato.

Un plauso agli interpreti che sembrano ben calati nei loro ruoli e a loro agio anche nelle situazioni più anomale. Un film adatto a famiglie che cerchino uno svago calibrato per tutti.

Classico film senza infamia ma con poche lodi.

Marcello Regnani

PRO CONTRO
  • Commedia divertente.
  • Interpreti azzeccati.
  • Storia troppo azzardata.
  • Situazioni improbabili.
  • Troppo implausibile anche per un film di genere.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Attenti al Gorilla, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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