BATES MOTEL (SERIE TV)

Correva l’anno 1960, quando il re dei film gialli Alfred Hitchcock decide di girare uno dei suoi film che riscosse maggior successo a livello mondiale; stiamo parlando di Psyco, pellicola carica di suspance che rappresenta una pietra miliare del genere da cui numerosissimi registi e sceneggiatori hanno preso spunto fino ai giorni nostri per realizzare le loro opere thriller. Un film che, al di là della famosissima scena dell’omicidio di Marion Crane nella doccia (che trova numerosissime rappresentazioni anche in cartoni animati e film comici statunitensi), ci ha proposto un quadro ben studiato e particolareggiato di Norman Bates, psicopatico gestore del Bates Motel, luogo in cui si svolge tutta la pellicola.

A distanza di più di 50 anni dal capolavoro di Hitchcock, Carlton Cuse (Nash Bridges, Lost) e Kerry Ehrin (Friday Night Lights) decidono di spiegarci come Norman Bates, un tranquillo e timido ragazzo di provincia, sia diventato, nel corso degli anni, lo spietato killer psicopatico protagonista di Psyco. Nasce così una serie tv intitolata proprio Bates Motel, uscita negli Stati Uniti nell’estate del 2012 per l’emittente A&E e che, verrà proposta a breve in prima visione anche sui canali della televisione italiana (ogni venerdì sera su Rai 2 a partire dal 13 settembre 2013). Si tratta di 10 puntate di circa 45 minuti ognuna, collegate una all’altra.

Per la parte di Norman Bates è stato scelto il giovanissimo attore inglese Freddie Highmore (La fabbrica di cioccolato di Tim Burton e Neverland – Un sogno per la vita), mentre la madre Norma è interpretata da Vera Farmiga (The Departed, L’evocazione – The Conjuring) ed ovviamente tutta la serie è ispirata al romanzo Psyco di Robert Bloch (1959).

Freddie Highmore e Vera Farmiga in Bates Motel

Freddie Highmore e Vera Farmiga in Bates Motel

Norma Bates, dopo la morte accidentale del marito, e dopo aver riscosso i soldi dell’assicurazione sulla sua vita, decide di trasferirsi con il figlio diciassettenne Norman a White Pine Bay, una piccola cittadina tranquilla ed isolata, per trovare un po’ di tranquillità e ricominciare a vivere una vita normale senza imprevisti, lontani dalla violenza che aveva caratterizzato la loro esistenza fino a quel momento. La donna acquista all’asta un motel disabitato e decide di ristrutturarlo per riaprirlo in seguito con il nome di “Bates Motel”. Ben presto però i due scoprono che gli abitanti della tranquilla cittadina possiedono segreti che faranno di tutto per non essere rivelati ai nuovi arrivati. Di contro anche la famiglia Bates ha i propri scheletri nell’armadio, a cominciare dal morboso rapporto tra madre e figlio, una sorta di complesso di Edipo che sviluppa nel giovane Norman una duplice personalità che gli crea non pochi problemi nell’allacciare rapporti con le altre persone. La madre Norma non è da meno e, grazie al suo desiderio di proteggere a tutti i costi un figlio che lei vede debole e senza alcuna difesa, fa sfociare il suo sentimento materno in un complesso di Elettra mal celato che le procura alquanto spesso crisi isteriche.

Girato ad Aldergrove in Canada, dove sono stati ricostruiti i set della casa e del motel, Bates Motel, nonostante dovrebbe rappresentare un prequel del film del 1960, è completamente ambientato ai giorni nostri poiché, a detta di Carlton Cuse, ha un ritmo decisamente più veloce e frenetico rispetto a Psyco ed è stato quindi impossibile filmarlo in un’ambientazione anni sessanta.

Detto questo è giunta l’ora di un piccolo spoiler: negli Stati Uniti hanno iniziato da poco a proporre in TV le prime puntate della seconda serie di Bates Motel che immaginiamo arriverà in Italia tra circa un anno. Possiamo quindi immaginare che questa prima stagione non avrà un finale definitivo.

Claudio Casero

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