Black Tide, la recensione

Romain Duris e Vincent Cassel.
Se esistesse il ‘fantacinema’, questa affascinante accoppiata sarebbe di certo gettonatissima nei casting dei ‘fantaregisti’.
Il primo, interprete carismatico ed elegante, è il volto di numerose commedie romantiche di successo (dalla trilogia di Klapisch al delizioso Populaire) e si è rivelato anche un discreto trasformista, cimentandosi in ruoli decisamente insoliti (ricordate, ad esempio, Una nuova amica?).
Cassel, dal canto suo, non ha bisogno di presentazioni: bad guy indiscusso del cinema d’oltralpe (ma non solo), ha portato sullo schermo personaggi spregiudicati e persino efferati, con quell’attitudine enigmatica eppure magnetica che lascia inevitabilmente il segno.
Ebbene, grazie al regista Érick Zonca e al suo thriller Black Tide (tratto dal best seller Un caso di scomparsa di Dror Mishani), vedere i due attori duettare è un’inaspettata e piacevole sorpresa.

In una Parigi plumbea e malinconica, il detective Francois Visconti (Vincent Cassel) tenta di far luce sulla misteriosa scomparsa dell’adolescente Danny Arnault, figlio di una donna inquieta e problematica. Nel corso delle ricerche, attira i suoi sospetti l’ambiguo professore e vicino di casa di Danny, Yann Bellaile (Romain Duris), apparentemente preoccupato per il ragazzino.
Il cuore di Black Tide è un intrigo sottile, orchestrato rispettando canonicamente ogni ingrediente consustanziale al genere in questione: il noir nella sua accezione più classica.

Il risultato è una tela ruvida e rigorosa, in cui s’intrecciano buona cinematografia ‘vecchio stampo’ e un’indagine che non ruota solo attorno a un presunto crimine, ma che è anche sulla natura umana. A tal proposito, però, va precisato che la lineare semplicità prescelta dal regista relega spunti sordidi e scottanti prevalentemente in dettagli e suggerimenti, senza mai osare davvero uscire dal recinto della stuzzicante storiella poliziesca.

Il Visconti di Cassel, perno pulsante dell’azione, è un uomo profondamente tormentato e disilluso: alza il gomito spesso e volentieri, è stato lasciato da sua moglie e ha un pessimo rapporto col figlio. Le ombre oscure che porta dentro sé si riflettono nell’aspetto sciatto e nel viso gonfio e penetrante. Un protagonista di tale spessore, perfetto cliché dello sbirro scurrile e ubriacone, si rivela, in effetti, il cavallo di battaglia della pellicola ma anche il suo limite.

Seguire piste e indizi accanto all’ispettore appassiona e coinvolge, è innegabile. I toni della sceneggiatura, però, spesso poco fluidi e talvolta inopportunamente umoristici, stentano a far apprezzare a pieno il film nel suo insieme. Non aiutano nemmeno le story line di contorno: più che sfaccettare i personaggi, infatti, queste ultime tendono piuttosto a far sbuffare in attesa che si torni sulla trama principale. Tutto ciò fa sì che il detective risulti in più di un’occasione ingombrante e sopra le righe, penalizzando l’empatia da parte del pubblico.

Black Tide, in conclusione, è un’interessante dimostrazione di come oggi sia ancora possibile realizzare un buon thriller ‘come una volta’. D’altro canto, come si accennava, il film non possiede né trasmette quella profonda drammaticità che le tematiche coinvolte richiederebbero.

Pertanto, pur raccontando un mondo crudele e senza speranza, fagocitato dall’orrore e dalla violenza, non suscita emozioni o turbamento in chi guarda. Viene da chiedersi se la ‘marea’ del titolo non sia piuttosto una deriva, che ha trascinato e disperso i propositi di un regista con pregevoli frecce al proprio arco, ma che, proprio come i suoi personaggi,  ha perso il controllo sul proprio mondo per ritrovarsi vittima di se stesso.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • E’ un noir classico nell’accezione migliore del termine.
  • L’inedita coppia Cassel-Duris.
  • Non va oltre la buona messa in scena; gli spunti perturbanti rimangono solo accennati.
  • Performance e toni della narrazione spesso sopra le righe.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: -1 (da 1 voto)
Black Tide, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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