Border – Creature di confine e Blue My Mind: il fantasy europeo d’autore in home video

Tra le più recenti uscite home video di CG Entertainment segnaliamo due titoli che hanno saputo scuotere in modo alquanto singolare il nostro entusiasmo: Border – Creature di confine e Blue My Mind – Il segreto dei miei anni. Due film “piccoli” (se analizziamo il contesto produttivo), provenienti entrambi dall’Europa (svedese il primo, svizzero/tedesco il secondo) ed accomunati dalla medesima volontà di voler raccontare l’elemento “fantastico” ricorrendo però a narrazioni spaventosamente realistiche e drammatiche. Ad accomunare le due pellicole, inoltre, si riscontra lo stesso desiderio di affrontare problematiche universali e quotidiane (l’amore, la scoperta della propria identità, l’adolescenza) facendo però appello a specifiche figure mitologiche che risiedono nell’immaginario collettivo di ognuno di noi. In entrambi i casi il risultato è eccezionale così che i due titoli hanno la forza di inserirsi con prepotenza fra le migliori visioni giunte nei nostri cinema quest’anno. Esempi lampanti di come anche il cinema fantasy, quando fatto con intelligenza, può non essere ad appannaggio esclusivo delle grandi produzioni hollywoodiane.

Scritto da John Ajvide Lindqvist come adattamento del suo racconto Gräns, contenuto nell’antologia Let the Old Dreams Die (in Italia Muri di carta, edita da Marsilio), Border – Creature di confine ci immerge nella quotidianità di Tina, che lavora alla dogana di Stoccolma e grazie al suo olfatto incredibilmente sviluppato riesce a smascherare i viaggiatori che trasportano merci illecite, ma anche chi ha qualcosa da nascondere, visto che ha la facoltà di captare perfino le emozioni umane. Un giorno incrocia Vore, un uomo che richiama sospettamente le sue fattezze fisiche grottesche, e manda completamente in tilt il suo sistema percettivo. Da quel momento Tina va in confusione, non fa che pensare a Vore e comincia a mettere in discussione ogni sua certezza, finché incontra di nuovo l’uomo in un parco e lo invita a casa sua, ospite per alcuni giorni, instaurando con lui un ambiguo rapporto. Per Tina si tratterà di una vera e proprio (ri)scoperta della sua identità.

Se con Lasciami entrare, celebre opera di John Ajvide Lindqvist trasposta sul grande schermo da Tomas Alfredson nel 2008, l’autore esplorava il mito del vampiro adattandolo alla società svedese e inquadrandolo da un particolarissimo punto di vista, l’amore/amicizia infantile, con Border – Creature di confine muove in territori simili e allo stesso tempo molto differenti. Qui c’è un’altra creatura mitologica al centro della vicenda – che non vi sveliamo per non rovinarvi la sorpresa – raccontata secondo tutte le peculiarità della leggenda, e anche qui c’è uno strano rapporto uomo/donna, dove i confini della sessualità si confondono, si mescolano, come se il genere in fin dei conti non importasse davvero nulla nell’instaurazione di una relazione d’amore.

Vincitore del premio Un certain regard al Festival di Cannes 2018, Border – Creature di confine è un film unico, a tratti respingente, nel complesso di un’audacia e una forza espressiva incredibile. Probabilmente non si era mai vista un’opera che lavorasse su determinate tematiche in questo modo e Ali Abbasi c’è riuscito rimanendo sempre credibile.

Border – Creature di confine arriva in home video con CG Entertainment, PFA e Wanted Cinema ricercato sia in edizione DVD che in alta definizione blu-ray disc. Noi vi parliamo del supporto ad alta definizione, praticamente impeccabile per ciò che concerne l’aspetto tecnico ma decisamente carente sotto il profilo degli extra. Questi, infatti, al di là dell’immancabile trailer risultano pressoché assenti.

Sul versante tecnico, come accennato, non c’è nulla da lamentare e questo si traduce in un quadro video limpido, ben contrastato e sempre attento al dettaglio, supportato da una degna traccia audio sia nella versione originale – di cui se ne raccomanda l’ascolto per potenza espressiva della recitazione – (DTS-HD MA 5.1 e Dolby Digital 2.0) che in quella doppiata in italiano (ancora un DTS-HD MA 5.1 e Dolby Digital 2.0).

Dall’Europa settentrionale spostiamoci a quella centrale, arriviamo perciò alla Confederazione svizzera e facciamo la conoscenza di Blue My Mind – Il segreto dei miei anni, secondo gioiellino di questo fantasioso dittico dedicato all’umano, al mostruoso, al perturbante.

Opera prima della svizzera Lisa Brühlmann, Blue My Mind è un ritratto spietato e tenero al tempo stesso dell’adolescenza di oggi, un guardare in modo assolutamente originale verso quel delicato momento di crescita, l’adolescenza, in cui tutto cambia: il corpo, l’anima, l’identità.

Mia è una ragazza di quindici anni che si è appena trasferita con la famiglia in un paesino nella periferia di Zurigo. Per Mia adesso è tutto nuovo e, nel mentre si prepara a vivere i primi grandi cambiamenti adolescenziali dettati dal suo corpo, deve pensare anche ad integrarsi nella nuova scuola, farsi un nuovo giro d’amici ed adottare un atteggiamento che possa farla integrare senza troppe difficoltà. Ma in questo momento di forte cambiamento generale il corpo di Mia inizia lentamente a mutare in modo imprevedibile, inconsueto e spaventoso. Terrorizzata per ciò che le sta improvvisamente accadendo, Mia capisce presto che la Natura ha riservato altri progetti per lei e in nessun modo può ostacolare la trasformazione del suo corpo. La sola cosa da fare è accettare il volere della Natura, accettare la sua vera identità.

La prima cosa che colpisce vedendo Blue My Mind – Il segreto dei miei anni è la maniera in cui Brühlmann guarda all’adolescenza. Uno sguardo apparentemente feroce e disincantato, tipico di chi quel periodo l’ha vissuto e non lo rimpiange affatto, ma al tempo stesso dolce poiché capace di fotografare gli adolescenti di “oggi” (che non sono più quelli di “ieri”) in tutta la loro effimera ribellione e vacuità. Uno sguardo al mondo giovanile piuttosto crudo dunque, lontano da qualunque vizio di forma, un realismo che trova presto un dialogo naturale e magistrale con l’assurdo e che si abbandona ad una superba (solo apparentemente banale) metafora del cambiamento adolescenziale che sembra cercare – e trovare – punti di congiunzione con un pensiero kafkiano o cronemberghiano.

Proprio negli ultimi minuti, quando il film esplode ed abbraccia in toto la sua deriva fantasiosa (pur restando ancorato ad un certo realismo nella messa in scena), il film rivela la sua essenza mostrandosi come un qualcosa di “nuovo” a livello cinematografico, raccontando – un po’ come nel caso precedente – una figura mitologica in modo del tutto originale. A carte scoperte, quando ormai i giochi sono rivelati, lo spettatore viene immerso all’interno di una realtà inspiegabile, spaventosa, deprimente, ineluttabile ma anche liberatoria ed emozionante.

Blue My Mind è cinema di qualità, è cinema d’autore, è cinema che ha la potenza di uno schiaffo che arriva quando meno te lo aspetti. Lisa Brühlmann ci lancia in un mondo in cui tutto può accadere, in cui ogni regola terrena può essere sovvertita, in cui è la Natura a dettare le regole e a scegliere cosa è possibile e cosa no. Lo scopo di Blue My Mind Il segreto dei miei anni è quello di restituire delle suggestioni, alcuni malesseri e alcune paure, il tutto senza fornire mai reali risposte allo spettatore.

Anche Blue My Mind – Il segreto dei miei anni arriva in home video con CG Entertainment e Wanted Cinema ricercato ma, a differenza del titolo precedente, il film di Lisa Brühlmann viene portato sul mercato solamente in edizione DVD. Purtroppo, ci viene naturale aggiungere.

Ad ogni modo, il DVD messo a disposizione da CG e Wanted rivela inaspettatamente più di qualche lacuna e non ci riferiamo, adesso, solamente alla scarsità del reparto extra, ancora una volta traducibile solamente nel trailer. Il DVD di Blue My Mind, infatti, difetta principalmente sul quadro video restituendo un’immagine esageramene contrastata che aggredisce violentemente la fredda ma morbida fotografia originale e rendendo addirittura “illeggibili” alcune delle scene più buie del film. Un errore decisamente grave su cui purtroppo non è possibile chiudere un occhio.

Non delude il reparto audio, sia nella versione originale (Tedesco DD 5.1) che in quella doppiata in italiano (ancora un DD 5.1).

Non ci resta altro che sperare che, un po’ come accaduto in altri titoli distribuiti sempre da CG e Wanted, possa arrivare in futuro una versione ad alta definizione del film dove poter correggere questo spiacevole difetto visivo.

Roberto e Giuliano Giacomelli

BORDER – CREATURE DI CONFINE di Ali Abbasi

Label: CG Entertainment, Wanted Cinema Ricercato, PFA

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 2,35:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano: DTS-HD MA 5.1 e Dolby Digital 2.0; Inglese: DTS-HD MA 5.1 e Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer

Puoi acquistare il bluray di Border – Creature di confine cliccando su questo link.

BLUE MY MIND – IL SEGRETO DEI MIEI ANNI di Lisa Brühlmann

Label: CG Entertainment, Wanted Cinema Ricercato

Formato: DVD

Video: 16/9 – 2,35:1

Audio: Italiano e Tedesco Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

Puoi acquistare il DVD di Blue My Mind – Il segreto dei miei anni cliccando su questo link.

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