Calvin Candie (Django Unchained)

CALVIN J. CANDIE

Calvin J. Candie è uno degli uomini più ricchi del Mississippi nel 1858: è il padrone della piantagione Candyland, nonché uno spregevole schiavista. Uno dei suoi passatempi preferiti è la lotta tra mandingo, molto diffusa a quei tempi, che consiste nel combattimento a morte fra schiavi neri per il divertimento del padrone bianco. Nonostante questo “innocente” hobby, Monsieur Candie, come ama farsi chiamare, si ritiene un uomo illuminato e di mondo. Come possiamo intuire dal suo appellativo, pensa di essere un fervente francofilo, sebbene la sua conoscenza in questo campo si riveli parziale e malfondata. Ne è prova l’espressione spiazzata che gli si dipinge in viso quando scopre, grazie al Dr. King Schultz, che lo scrittore Alexandre Dumas è, in realtà, di colore. Anche in altri ambiti, del resto, mostra una profonda ignoranza, mascherata da un’arroganza ed un’altezzosità senza pari. Un’altra delle sue passioni è la frenologia, pseudoscienza che delinea la personalità in base alla conformazione del cranio: questa dottrina va a nozze con la teoria preferita di Calvin, ovvero l’inferiorità congenita della razza nera.

Nonostante abbia fin troppa fiducia nel proprio intelletto, non riesce a cogliere l’inganno che il Dr. Schultz e Django stanno tessendo alle sue spalle per riprendersi Broomhillda, moglie di quest’ultimo. Sarà il suo braccio destro a informarlo di ciò che sta accadendo, ovvero Stephen, capo della servitù, il quale (talvolta) sembra avere il vero comando della casa. Sebbene Candie ostenti un sincero disprezzo per la razza nera, Stephen è trattato come uno di famiglia, di cui fidarsi ciecamente. Questo non stona con le convinzioni profondamente radicate in Candie; egli sa che può fidarsi di Stephen a causa del suo “innato” servilismo. E se Stephen, dal canto suo, ha ripreso dal padrone alcuni tratti malvagi e perversi, rimane, comunque, più furbo e sveglio di lui.

Calvin Candie, di fatto, sembra avere il controllo su ben poche situazioni. Dopotutto, non ha colpe se è nato con quel nome e quella proprietà, se fin da piccolo è cresciuto in mezzo a parenti e schiavi che lo trattavano come un principe. Eppure, la sua crudele ottusità è più pericolosa di qualsiasi arma, poiché dettata da una posizione di prestigio e da un carattere imprevedibilmente perverso. Le sue pretese da uomo raffinato e colto cadono come un castello di carta quando mostra di non avere nessun rispetto per la condizione umana dei suoi schiavi; al contrario, è una qualità che dovrebbe avere, se possedesse anche una minima parte di quella cultura che sbandiera con orgoglio.

Film: Django Unchained di Quentin Tarantino (2012)

Nome completo: Calvin J. Candie

Alias: Monsieur Candie

Età: 30 anni circa

Nazionalità: Americana

Occupazione: schiavista, latifondista

Armi: la crudeltà

Poteri: i soldi e il prestigio della sua posizione sociale

Obiettivi: dimostrare a tutti la propria superiorità

Nemesi: Django Freeman, Dr. King Schulz

Prima comparsa sullo schermo: 2012

Attore che lo interpreta: Leonardo Di Caprio

Frase: Decido solo io con la mia proprietà quello che desidero fare!

 Scheda a cura di Giulia Sinceri

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