Capitan Harlock 3D, la recensione

Anno 2977. La Terra non è più abitata dagli esseri umani, dispersi nell’universo dopo che numerosi cataclismi negli anni hanno reso inospitale il loro pianeta. A tenere le fila dell’umanità c’è la Coalizione Gaia, un regime di stampo militarista capitanato dal capo della Flotta spaziale, Ezra. L’intento di Ezra è catturare Capitan Harlock, un dissidente che a bordo della sua nave spaziale Arcadia proclama ideali di rivolta. Così il capo della flotta manda suo fratello minore, Logan, come infiltrato sull’Arcadia fingendosi come aspirante soldato al servizio di Harlock. Ma Logan capirà ben presto che le idee che muovono Harlock e la sua ciurma non sono così terribili come descritte dai vertici dalla Coalizione Gaia.

Ma che è sta roba?

Una frase di questo tipo può rappresentare efficacemente lo stupore, l’incredulità e l’indignazione dello spettatore che si ritrova per i più disparati motivi in una sala cinematografica in cui si proietta Capitan Harlock 3D, ovvero quel film diretto da Shinji Aramaki (Starship Troopers: L’invasione) che James Cameron ha definito “mitico, epico, senza precedenti”.

La cocente delusione verso cui potrebbe incorrere lo “spettatore tipo” può essere accolta verso più livelli di tipologia spettatoriale: spettatore trascinato in sala all’insaputa di cosa andrà a vedere, spettatore avvezzo al genere fantascientifico, spettatore fan di Capitan Harlock.

1° tipologia: Lo spettatore “ignorante” (nel senso che ignora). Con la pancia ancora piena di panettone, torrone, cotechino e lenticchie, lo spettatore casuale decide di bruciare un po’ di calorie comodamente seduto sulla poltrona del cinema e, allergico ai vari film natalizi o avendoli già visti tutti, si tuffa su questo promettente cartoon dal poster decisamente accattivante senza sapere ne chi è Capitan Harlock ne che si tratta di fantascienza nuda e cruda. Certo, uno spettatore del genere se le va a cercare, ma il limite di sopportazione alla visione di Capitan Harlock 3D non potrebbe essere superiore ai 15 minuti, dopo di che o cala il sonno per l’oggettiva pesantezza del racconto o si getta comprensibilmente la spugna per l’effetto bulimico da stronzate intergalattiche che in un quarto d’ora ci vengono sparate contro e che farebbero venire un’emicrania da ricovero a chiunque non sia sufficientemente rodato a un determinato genere.

Il nuovo look del Capitan Harlock

Il nuovo look del Capitan Harlock

2° tipologia: Lo spettatore con le orecchie di Spock. Gasato ad ogni uscita cinematografica che abbia vagamente a che fare con il genere fantascientifico, che lo fa idealmente regredire all’età mentale di 12 anni, lo spettatore sci-fi oriented ha prenotato il biglietto per Capitan Harlock già il giorno di Santo Stefano (il film esce in Italia il 1° gennaio). Non importa se conosce a memoria ogni angolino della nave spaziale Arcadia o pensa che Harlock sia un prodotto per sgrassare le padelle, l’importante è che il film sia a base di viaggi spaziali, raggi laser e azione spettacolare. Ma dopo 15 minuti, anche lo spettatore con le orecchie da Spock getta la spugna, perché quello è scaltro e non lo freghi, così non basta usare frasi che si fanno forti di paroloni come “intergalattico”, “gravitazionale”, “spazio-tempo” e chissà cos’altro se sono usati del tutto a sproposito con l’ingenuità e la cocciutaggine di uno Jar-Jar Binks qualunque. Non basta rimbambire per 90 minuti con navi che sparano raggi colorati, esplosioni spaziali e gente che salta in aria se tutte queste cose fighe non le unisci insieme con un minimo di criterio di genere e uno straccio di legame narrativo. Non basta avere spazi futuristici e intenti da viaggi temporali se poi a livello scenografico ogni ambiente è identico al precedente.

3° tipologia: Lo spettatore della generazione Albator. Ha tutti i fumetti (pardon, manga) di Leiji Matsumoto, ha visto, rivisto e possiede in vhs, laserdisc, dvd e blu-ray le edizioni di tutti i Paesi in cui sono state stampate le serie anime Capitan Harlock, pirata dello spazio e Galaxy Express 999, porta una benda sull’occhio quando esce per andare al centro commerciale ed è segretamente innamorato di Rita Pavone solo perché la collega per un motivo che neanche ricorda alla messa in onda televisiva dei cartoni animati. Dopo 15 minuti dall’inizio di questo lungometraggio è già furioso con chi l’ha ideato e realizzato e non solo perché ha ben poco a che fare con atmosfera e poetica della serie che ama, ma anche per l’utilizzo scriteriato dei personaggi iconici (Yuki Key è quasi una comparsa insieme a Yattaran e Meeme), a cominciare dallo stesso Capitan Harlock, privo di carisma e quasi relegato a ruolo marginale inspiegabilmente a favore di personaggi creati ad hoc che nessuno ha chiesto.

Yuki Key

Yuki Key

E così Capitan Harlock finisce per non accontentare nessuno, un film francamente noioso nel suo ricercare un ritmo (che non ha) e nell’insistito propinarci ingenuo di situazioni alla Star Wars, con battaglie spaziali e intrighi di potere davvero troppo complicati per essere compresi in toto. Personaggi privi di carisma che si rifanno a certe tipologie da anime moderno, quello più tedioso e impersonale, e riproposizioni di tematiche da fantascienza distopica qui snocciolate senza fantasia e con un sospetto di poco avvezzamento al genere.

Si ok, visivamente non è male e, seppur non riesca a lasciare a bocca aperta anche a causa di un 3D utilizzato nel minimo delle sue potenzialità, non è di certo la sola componente tecnica/tecnologica a fare di un film un buon film. Ovviamente su questo James Cameron non sarebbe d’accordo…

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Visivamente curato.
  • Noioso.
  • Inutilmente complesso.
  • Inspiegabilmente distante dal materiale d’origine.
  • Personaggi privi di carisma a cominciare da Capitan Harlock.
  • Utilizza il linguaggio della fantascienza nel peggior modo possibile.
  • Il 3D si dimentica presto.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Capitan Harlock 3D, la recensione, 4.0 out of 10 based on 1 rating

6 Responses to Capitan Harlock 3D, la recensione

  1. Alessandro Fioretti ha detto:

    Caro Roberto Giacomelli,
    Hai dimenticato una tipologia… ossia quel gruppo persone che si trovano nel cinema da svariati anni in una posizione qualsiasi.
    Vuoi che siano attori e/o registi, oppure semplicemente degli appassionati collezionisti che non fanno le sedute fuori dai negozi, ma ricercano titoli in ogni dove, per il piacere del collezionismo, anche fosse solo per scarsità di possibilità economiche.
    A mio parere, ma non ti offendere per questo, hai scritto un mucchio di stupidaggini, basate solo sul fatto che magari volevi rivedere il sedere della regina Raflesia quando si tuffa nella sua piscina, o il suo seno scoperto da un colpo di spada di Capitan Harlock…
    Beh… mi dispiace per te, ma la descrizione di 3 tipologie di poveri nerd sfigati di massimo 16 anni di cervello a prescindere dall’età anagrafica, non sminuisce assolutamente il capolavoro di film che ho visto al cinema per ben 4 volte, pagando di cuore 4 biglietti per rivedermelo.
    Trovo ottima la storia, che mette le basi per un incredibile mix di possibili sviluppi, ed anche i personaggi sono stati adattati ottimamente in ottica dark futuristica… altro che sonno dopo 15 minuti.. Se ti addormenti, questo non è il film per te e ti faccio notare che ci sono anche i Puffi al cinema per non dormire, vista la media della cultura dimostrata con post tipo quello che hai scritto.
    Ti ripeto, sono pareri miei personali, non prenderli come offese :-).
    Ma cosa pretendevi di vedere??? Volevi vedere Yattaran mezzo rimbambito che continua a fare i modellini della Yamato??? Oppure Mime che si ubriaca e si accende come una lampadina??? Oppure le Mazoniane che quando muoiono lanciano un urlone da brividi??? Va bene… ci sto… allora riguardati la serie anime TV classica. Questo film… questo “CAPOLAVORO” d film… non è certo per te.
    E aggiungo che se fanno uscire (N.B.: sogno e spero… ) una Collector Edition in DVD magari con il modellino dell’Arcadia… la faccio io la seduta fuori dal negozio.
    Questo film è veramente qualcosa da vedere e rivedere… ma d’altronde… i segreti estimatori di Bambola di Valeria Marini, pronti ad andare su di giri appena qualcuno la prende per i capelli e la sbatte al muro… non pososno fare a meno di addormentarsi dopo 15 minuti di Capitan Harlock.

    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0 (da 0 voti)
    • Roberto Giacomelli ha detto:

      Caro Alessandro Fioretti,
      perchè mai dovrei offendermi? Perché mi hai detto che ho scritto un mucchio di stupidaggini e possiedo la cultura di un bimbo? Ma figurati!
      Mi ricordi molto me stesso da ragazzino, quando difendevo con le unghie e con i denti quello che mi piaceva durante la ricreazione a scuola. Poi ho capito che non tutte le persone hanno la stessa percezione delle cose, che non tutti siamo uguali. Considera che il mio lavoro consiste nel dare un giudizio che possa essere positivo o negativo… è ovvio che una delle due parti, per forza di cose, ne sia scontenta. Pesa se io avessi scritto che Capitan Harlock è un capolavoro in quanti mi avrebbero salutato con una pernacchia… funziona così, da qualche parte sicuramente c’è qualcuno che la pensa come te.
      Ti rivelo che delle 3 categorie che ironicamente ho elencato (perché c’è molta ironia in quell’articolo, ironia del cazzo, mi dirai, certo, ma è ironia!) io mi piazzo nella seconda, sono un fan del cinema di fantascienza e guardo ogni cosa sia assimilabile a quel genere. Dunque non esigevo le venature sexy che tu indichi, considera che guardavo il cartone animato sulle emittenti private romane quando avevo 5 o 6 anni e ti assicuro che a quell’età ti appassioni più al modo di fare dell’antieroe protagonista che al culo di Raflesia, anzi, neanche me lo ricordavo che Capitan Harlock cercava di far vedere le tette della tipa! Quindi non ritrovare quell’antieroe che ricordavo con piacere è stato un brutto colpo.
      Se mi spieghi come sei giunto a conclusione che possa piacermi l’orrido film di Bigas Luna mi fai un piacere, perché davvero non colgo la connessione. Però ora non fare che leggi e poi stai zitto, eh, sono curioso di sapere come ti è venuto in mente Bambola!
      Mi fa molto piacere comunque che hai apprezzato il film, perché sentirsi defraudati di tempo e denaro come è accaduto a me, non lo auguro a nessuno.

      VN:F [1.9.22_1171]
      Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
      VN:F [1.9.22_1171]
      Valutazione: 0 (da 0 voti)
  2. Alessandro Fioretti ha detto:

    Ci tengo a precisare, Roberto, che la mia poisizione non è quella di un mitragliere chiuso dentro a un bunker, che spara a chiunque non sia dentro con lui. Tuttavia, in omaggio al fatto (che io condivido), che non tutti abbiamo la stessa percezione delle cose, al cinema non ci vanno solo le tre categorie da te descritte (N.B.: non è ironia del cazzo… è ironia azzeccata, ma non deve essere esclusiva… ).
    Per spiegarmi meglio, e premesso che non sono capace di scrivere una recensione, voglio lasciare quanto segue per chi avrà la pazienza di leggere.
    Capitan Harlock non è Capitan Harlock.
    Capitan Harlock è un ideale (v. la scena finale del film, quando passa la benda dicendo: “Capitan Harlock deve continuare a vivere”) e come tale, l’unico modo per comprenderlo a fondo e nella sua totalità, è osservare cosa succede e come gli eventi si susseguono nel momento in cui il suo esatto contrario viene a relazionarsi gioco-forza con lui.
    Logan, in qualità di infiltrato, ha finto di essere l’ideale, per la necessità di poterlo eliminare secondo gli scopi del potere che muove le redini sopra di lui (la Coalizione Gaia).
    Qui il pathos della storia giunge al culmine nel vedere Logan che prima si innamora di Yuki (anche se continua ad essere legato alla ragazza nella bara di supporto vitale, che lui stesso ha fatto esplodere) e poi apre finalmente gli occhi nel momento in cui Capitan Harlock gli dice che può comunque scegliere di non fare quello che gli viene ordinato (anche se è mosso da un senso di dovere nei confronti del fratello, che lui stesso ha ridotto ad essere paralitico).
    L’uomo che è un ideale quindi… Capitan Harlock che trascina tutti coloro che credono nell’ideale stesso, donando loro una casa… Casa intesa come il posto più sicuro al mondo… un focolare dove trovarsi e amarsi (L’Arcadia si ripara da sola ed ha le batterie di cannoni che ruotano attorno allo scafo… quindi non ha un punto cieco… il motore a dark non_mi_ricordo_cosa è autosufficiente e permette sia una forma di mimetismo all’interno di una coltre di fumo nero, sia la totale mobilità e givernabilità di tutta l’astronave-casa, la quale, da memorie della vecchia serie TV era l’enigmatico tredicesimo componente dell’equipaggio).
    Purtuttavia, sono una ciurma di pirati… quindi se hanno deciso di spaccare la testa a qualcuno, trovano sempre il modo di farlo.
    Il Capitan Harlock che è un Ideale, comunque incarna anche un valore, e come tale, per essere abbracciato è necessario conoscerlo, seguirlo ed amarlo.
    Harlock fa ciò grazie al suo errore più grande… quello che ha generato la quasi distruzione della Madre Terra e la nascita della Coalizione Gaia che comunque a prescindere dagli esiti della Guerra di Come-Home, si prende tutto e crea anche delle illusioni di ben vivere.
    La Madre Terra insegna ai suoi figli, grazie alla nascita di nuovi fiori, che è necessario morire se si vuole rinascere… Harlock muore e rinasce come Capitan Harlock e vuole quindi riavvolgere il tempo per mondare la Terra dal suo errore.
    Qui il dramma che solo alla fine Capitan Harlock riesce a capire e a vedere chiaramente.
    La Terra che era morta sta rinascendo perchè la Terra stessa deve continuare a vivere.
    Ciò è quanto dice, appunto, nell’ultima scena quanbdo passa la benda.
    Mi hai chiesto l’assonanza con il film di Bigas Luna… ci sono molti films che sono l’esatto contrario di quello che ho scritto, a livello sia di trama che di Pathos che direi di tutto in generale. Bambola è il primo che mi è venuto in mente mentre scrivevo.
    Chi si addormenta con capolavori del genere… evidentemente ama l’esatto ontrario di queste opere.

    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0 (da 0 voti)
  3. Roberto Giacomelli ha detto:

    Gran bella analisi, non c’è che dire.
    Il concetto di Harlcok-Ideale è molto più interessante come è stato esposto da te che non come è venuto fuori dal film di Aramaki. Ma questa è una mia opinione e come dicevano quelli lì, de gustibus non disputandum est.
    Se vuoi ti dico così a caldo quali sono i film che ho amato io delle ultime settimane, così puoi valutare da te quanto di esatto contrario abbiano: American Hustle e The Wolf of Wall Street.
    I migliori fantascientifici degli ultimi mesi? Star Trek: Into Darkness, Looper, Elysium.
    Cioè, non che sto proprio in territorio Valeria Marini. 🙂

    VN:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
    VN:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0 (da 0 voti)
  4. Alessandro Fioretti ha detto:

    Vedi roberto, sta proprio qui la discriminante di tutto il discorso… dove tu sostieni che il concetto di Harlock Ideale è stato espresso meglio dalla mia analisi rispetto al film; io sostengo che la mia analisi è frutto di quello che ho visto nel film.
    E’ anche per questo che me lo sono visto 4 volte.
    In ogni caso… in omaggio al “de gustibus non disputandum est”, se piace Valeria Marini o il film di Bigas Luna non cambia nulla. Capitan Harlock resta comunque un filmone.
    Esistono contesti che tolgono attenzione e chiudono la criticità personale in un Maelstrom Caotico alla cui fine c’è l’inevitabile (purtroppo) perdita del libero arbitrio.
    Questo non al riguardo tuo o mio, ma al riguardo di tutti quegli opinionisti che utilizzano una tastiera come fossero i bonghi comprati in bancarella, di improvvisati percussionisti dall’atteggiamento il più possibile NewWaveAltenartivoEstremoPoliticallyCorrect.
    Film come questo, meritano attenzione oltre che per gli effetti speciali o per le curve delle fanciulle presenti, anche per i contenuti.
    Per fare un parallelo e anche per spiegarmi meglio, La Principessa Mononoke (Hayao Miyazaki) è un capolavoro di Paganesimo Antico e di celebrazioni ancestrali rivolte agli Antichi Dei autoctoni delle terre dove si sviluppa la storia… ed è evidente che lo è…
    Un po’ meno Gladiatori di Roma (Rainbow per Medusa Film), per comprendere la cui storia, devi essere a conoscenza di mitologia e religiosità romana e pre romana… La storia più intima e spirituale della Città di Roma (Ex Storia: Sublica in Latino è la Palanca ed il primo ponte costruito sul Tevere è stato fatto utilizzandio un sistema di Palanche incrociate… quindi il suo nome è Ponte Sublicio. Spiritualità: Il fiume è una divinità, quindi mettersi a cavallo di un fiume, costruendo un ponte, e farsi quindi trasportare idealmente da un Dio, è un atto Sacro che può essere compiuto solo con il favore del Dio stesso. Quindi l’architetto che costruisce un ponte ossia il Pontifex è un uomo sacro quindi un sacerdote… da cui noi posteri erediteremo la definizione di Pontefice… e spero che i lettori cristiani non se la prendano… ).
    Tutto questo per dire che secondo me… Capitan Harlock va visto almeno 4 volte:
    1 – Con gli Occhi
    2 – Con occhi e orecchie
    3 – Con occhi, orecchie e anima
    4 – Shin Tai Sho, ossia il picoclo equilibrio di Anima, Mente e Corpo (in questo ordine 🙂 ).

    E’ forse in quest’ultimo punto che ci si potrebbe addormentare, perchè nell’equilibrio, diventi parte della storia e ti senti al sicuro nella tua cabina a bordo dell’Arcadia fra amici sinceri e compagni fedeli (anche se sei su un sedile del cinema).

    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0 (da 0 voti)
  5. Alessandro Fioretti ha detto:

    Un giorno da piccolo mi addomentai ed iniziai a sognare.
    Poi iniziai a crescere, ma non riuscii a svegliarmi mai.

    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0.0/5 (su un totale di 0 voti)
    VA:F [1.9.22_1171]
    Valutazione: 0 (da 0 voti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.