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The Well di Federico Zampaglione in anteprima al Sitges Film Festival
Venezia80. La società della neve, la recensione del film sulla tragedia delle Ande

Il 13 ottobre 1972 un aereo precipita sulle Ande durante una violentissima bufera di neve. A bordo c’erano i componenti di una giovane squadra di rugby uruguayana, insieme ad alcuni familiari, diretti in Cile per una partita.
Dei 45 passeggeri molti superano quasi incolumi l’impatto, ma i soccorsi tardano ad arrivare e la sopravvivenza tra i ghiacci, senza cibo, si fa ogni giorno più difficile.
La società della neve, diretto da J. A. Bayona, è il titolo di chiusura, fuori concorso, di Venezia 80, che ripercorre la tragica vicenda realmente accaduta e raccontata all’interno dell’omonimo romanzo scritto da Pablo Vierci, scrittore uruguaiano e compagno di scuola della maggior parte dei ragazzi coinvolti all’epoca nell’incidente e pubblicato nel 2009.
In the Fire: una clip in esclusiva dal dramma soprannaturale con Amber Heard

Il 14 settembre arriverà in sala In the Fire, il film che riporta al cinema Amber Heard dopo aver perso la disputa legale dalla grande copertura mediatica contro l’ex marito Johnny Depp. Ad affiancare l’attrice texana c’è l’apprezzato interprete spagnolo Eduardo Noriega (Apri gli occhi, La spina del diavolo), in un dramma storico dai risvolti soprannaturali diretto dal regista di No Man’s Land Conor Allyn. A distanza di pochi giorni dal debutto nei cinema, possiamo mostrarvi una clip esclusiva in anteprima di In the Fire.
Venezia80. Daaaaaalì!, la recensione

Cosa succede quando il re delle commedie surreali incontra il maestro del surrealismo Salvador Dalì? Succede che ne vien fuori un film assurdo, folle e divertente come Daaaaaalì!, forse l’unico modo corretto per rappresentare il genio e la sregolatezza dell’artista spagnolo. In questo senso Daaaaaalì! è il biopic perfetto nel suo essere tutto tranne che un biopic. Il film ruota (e “ruota” è forse la parola più giusta) attorno ad una intervista che una giovane giornalista francese, ex farmacista (ma secondo il suo capo ex barista), interpretata da Anaïs Demoustier, cerca di svolgere a Salvador Dalì, cercando di contattarlo in ogni modo, tanto che lo stesso artista diventerà ossessionato a sua volta dalla “giornalista francese”.
Venezia80. Green Border, la recensione

2021, al confine tra Bielorussia e Polonia migliaia di migranti vengono utilizzati come arma politica dal regime di Lukashenko per fare pressioni sull’Europa. Migliaia di persone si ritrovano quindi coinvolte in un gioco infernale in cui vengono usate come proiettili, o meglio come palloni, da un lato all’altro del confine, rifiutate da tutti e invisibili al resto del mondo.
Green Border è uno di quei film importanti per capire la società di oggi e che riesce ad accompagnare una precisione quasi giornalistica all’empatia e all’emozione del mezzo cinematografico, raccontando una storia cruda, un incubo continuo che è invece una realtà quotidiana.
Venezia80. La bête, la recensione

In un futuro dominato dalla AI (Intelligenza Artificiale), dove le emozioni vengono vissute come una malattia, Gabrielle (Léa Seydoux) decide di sottoporsi alla procedura di purificazione per disfarsene. Per farlo, deve rivivere tre delle sue vite precedenti e l’incontro con il suo grande amore: Louis (George MacKay).
Non è semplice parlare di un film come La bête senza rischiare di abbandonare la strada dell’oggettivo per il soggettivo. Se infatti il film di Bertrand Bonello rappresenta per certi aspetti una grande prova registica, dall’altro lato il rischio è che l’eccessiva pressione interpretativa a cui viene sottoposto lo spettatore, finisca per appiattire anche quanto di ammirevole ci sia nell’opera.
Venezia80. Priscilla, la recensione del film di Sofia Coppola

Nel 1959, Priscilla Beaulieu è la figlia adolescente di un ufficiale americano di stanza in Germania. Una sera, per distrarla dalla malinconia portata dal trasferimento, un giovane militare conosciuto in un diner e la moglie, la accompagnano ad una festa dove sarà presente anche la superstar Elvis Presley, anche lui di stanza nella zona.
Fin dal primo incontro tra i due scocca la scintilla, ma Priscilla è ancora una bambina ed Elvis un cantante famoso in tutto il mondo, oltre che un uomo di dieci anni più vecchio di lei.
Venezia80. Coup de chance, la recensione del film di Woody Allen

Vivi, mangi, dormi e poi muori. La casualità della vita è sempre stato uno dei temi più cari a Woody Allen, che torna come centrale nel suo nuovo film presentato a Venezia fuori concorso Coup de Chance, realizzando a 88 anni il suo primo film totalmente in lingua francese, ambientato di nuovo a Parigi dopo Midnight in Paris, riuscendone come pochi a catturarne la magia e l’atmosfera.
Venezia80. Maestro: sinfonia di un matrimonio

Maestro, seconda prova da regista di Bradley Cooper dopo il successo di A Star is Born (2018), è stato presentato in concorso all’80ª Mostra del Cinema di Venezia e sarà disponibile su Netflix a partire dal 20 dicembre.
Per il suo ritorno alla macchina da presa, Cooper sceglie la strada del biopic: al centro c’è sempre la musica ma questa volta la storia portata in scena è quella del poliedrico compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein. L’arco temporale raccontato dal regista, che si propone sullo schermo anche nei panni di Bernstein, copre esclusivamente gli anni della lunga relazione con Felicia Montealegre (Carey Mulligan), moglie del compositore.
Venezia80. The Caine Mutiny Court-Martial, la recensione dell’ultimo film di William Friedkin

The Caine Mutiny Court-Martial è l’adattamento contemporaneo del romanzo – e successivamente pièce teatrale – di Herman Wouk (Pulitzer del 1953) The Caine Mutiny, che sposta al 2022 del post-Guerra in Iraq la vicenda originariamente ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Seguiamo il processo al Tenente della Marina Stephen Maryk (Jake Lacy), che in occasione di una tempesta molto violenta guida l’ammutinamento dell’USS Caine e depone il suo Comandante, il Capitano Philip Queeg (Kiefer Sutherland), considerato psicologicamente instabile.