Cinema di costume. Registi tra le onde: tutto il “cinema da spiaggia” in un manuale di Teodosio Di Genio

Da alcune settimane è disponibile nelle librerie, edito da Youcanprint, il saggio Cinema di costume. Registi tra le onde, di Teodosio Di Genio.

Tredici registi “in costume da bagno”. Questa l’idea di Teodosio Di Genio, cronista per il quotidiano Il Golfo (Ischia e Procida) che, in questo storytelling di sei capitoli, racconta le vicende di quei film d’autore che vedono nell’affinità con l’acqua il loro massimo punto in comune.

Dal primo capitolo, che vede le similitudini tra Jean Vigo e Leos Carax e il loro cinema sui canali parigini, passando per Agnès Varda e Abdellatif Kechiche, due registi di frontiera che hanno trovato l’America sulle spiagge delle coste francesi. E poi il cinema vacanziero di Eric Rohmer, e quello di due dei suoi migliori discepoli provenienti dalla stessa scuola di cinema di La Fémis, Francois Ozon e Céline Sciamma, con le loro storie d’amore giovanili. E ancora, il feeling con le Isole Eolie di Roberto Rossellini e Nanni Moretti, con i film Stromboli e Caro Diario (ma con un occhio anche alla piscina della pallanuoto…).

Le vacanze da “influencer” (o aspiranti tali) di Ruben Ostlund e di Leonardo Guerra Seragnoli e i loro film girati sulle barche e, per finire, uno sguardo sul cinema da spiaggia italiano e americano (i Vanzina e Kathryn Bigelow) con i rispettivi eserciti del surf.

Un viaggio che parte dagli anni Quaranta della Nouvelle Vague per arrivare fino ai giorni nostri, che indaga sulle carriere dei registi e sulla loro vicinanza all’elemento acquatico (dolce o salata) oltre a regalare curiosità sui tanti punti in comune tra di loro.

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