Close: disponibile in Blu-ray il coming of age sull’identitá di genere firmato Lukas Dhont

Lo scorso gennaio si è aperto con l’uscita in sala di un piccolo grande film: Close del giovane e talentuoso regista belga Lukas Dhont. Vincitore del Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes 2022 e candidato agli Oscar 2023 come rappresentate del Belgio nella sezione miglior film internazionale, Close non ha solo confermato il talento del suo autore ma ha proprio definito le basi su cui sembra erigersi il preciso pensiero artistico di Dhont. Distribuito nelle sale da Lucky Red, Close è adesso disponibile su circuito home video (blu-ray e DVD) grazie ai canali distributivi di Plaion Pictures.

Di cosa parla Close.

Leo e Rèmi sono due tredicenni. Solare ed estroverso il primo, più riservato e timido il secondo. Amici praticamente da sempre, non c’è una sola cosa che i due fanno separatamente. Finita l’estate, con l’inizio del primo anno del liceo, per Leo e Rèmi tutto è destinato a cambiare per sempre. Nella nuova scuola infatti, quella loro amicizia speciale genera subito dubbi e domande da parte di molti compagni di classe. Nessun atto di bullismo, nessuna presa in giro, solo innocenti domande da parte di chi è convinto che quello tra Leo e Rèmi sia un rapporto capace di andare decisamente oltre la semplice amicizia. Queste riflessioni gettano nella confusione i due amici che, vista la giovane età, mai si erano fermati a riflettere circa l’identità della loro amicizia. Soprattutto Leo sembra turbato da questa cosa che, lentamente, inizia a prendere le distanze da Rèmi socializzando con altri compagni di classe e iscrivendosi ai corsi sportivi della scuola (hockey sul ghiaccio) come a voler rimarcare una certa virilità. L’improvviso cambio d’atteggiamento di Leo nei confronti di Rèmi è destinato a creare una frattura profonda e irreversibile nella loro amicizia.

Un giudizio critico.

Con Girl, precedente film di Lukas Dhont nonché sua opera prima, il giovane regista belga si era già addentrato nelle cosiddette problematiche di genere. Ci aveva raccontato la storia di Lara/Victor, un adolescente transgender di quindici anni con il doppio sogno di diventare un’étoile della danza classica ma anche – e soprattutto – di affrontare e completare celermente il percorso di transizione di genere.

In Close Lukas Dhont porta avanti questo discorso, rendendolo persino più maturo, e lo fa compiendo un mezzo passo indietro: ovvero spostando il focus narrativo dalla fase adolescenziale a quella pre-adolescenziale. Una fase che, di fatto, è assolutamente più delicata poiché più difficile da codificare.

A quindici anni, infatti, anche se è difficile gestire certe tempeste ormonali, l’individuo è perfettamente consapevole che il proprio corpo sta vivendo una trasformazione. Vuoi, se non altro, per l’attenzione che la società investe nei confronti dell’adolescenza. A tredici anni invece, si vive ancora in quella fase borderline in cui c’è difficoltà a scindere il bambino dal ragazzo. Una difficoltà che viene inevitabilmente vissuta in prima persona da chi ha quest’età “scomoda” ma che, di conseguenza, si riflette anche sulla collettività che, il più delle volte, non sa come rapportarsi con individui di quest’età.

In Close Lukas Dhont ci parla proprio di questo, ossia dell’enorme difficoltà non ad identificare certi cambiamenti del proprio corpo e del proprio essere, bensì proprio a notarli. Cambiamenti che non necessariamente devono andare a braccetto con l’identità sessuale. Una difficoltà che, in certi casi, è solo figlia di quella spiacevole pressione esterna (della collettività, ancora una volta) che sente l’irrefrenabile bisogno di dover sempre etichettare ogni cosa.

Con Close Lukas Dhont firma un delicatissimo e struggente trattato sulla pre-adolescenza, una storia d’amicizia che riesce ad insinuarsi sotto pelle rivivendo nella mente dello spettatore per giorni e giorni dopo la visione.

Close è un film dai ritmi lenti, dalla narrazione oltremodo dilatata, perché è solo così che può essere resa quella sensazione di angoscia, di soffocamento, di attesa necessaria affinché molti drammi che risiedono dentro di noi possano prendere forma e voce. Proprio come una lezione d’autoanalisi, proprio come il dramma che Leo sta vivendo senza rendersene conto, Close ha bisogno di un tempo per essere osservato, capito e compreso.

Il blu-ray di Close.

Plaion Pictures, unendo le proprie forze a quelle di Lucky Red, porta Close in home video sia in edizione ad alta definizione blu-ray che su supporto standard DVD. Noi vi parliamo dell’edizione blu-ray disc, decisamente soddisfacente sotto tutti i fronti.

Senza alcuna ombra di dubbio è sotto il profilo tecnico che il supporto eccelle in modo particolare. Il quadro video, oltre a mantenere inalterata l’aspect ratio originale in 1.66:1, restituisce un’immagine nitidissima, dai colori vivi e sempre molto attenta al dettaglio visivo.

Molto buono anche il reparto sonoro che prevede un ascolto squillante in DTS HD MA 5.1 per la versione originale in francese (di cui si consiglia l’ascolto) ma è pregevole anche il DTS HD MA 5.1 Dolby Digital per l’ascolto in italiano.

I contenuti extra sono misurati ma comunque interessanti. Tra questi, infatti, oltre al trailer del film, ci viene offerta un’intervista a Lukas Dhont di 16 minuti in cui il regista approfondisce la sua poetica nonché il pensiero che risiede dietro la nascita di Close.

Giuliano Giacomelli

CLOSE di Lukas Dhont 

Label: Plaion Pictures e Lucky Red

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in edizione DVD)

Video: 1080p – 1.66:1 – 24fps

Audio: Italiano DTS HD MA 5.1 Dolby Digital, Francese DTS-HD Master Audio 5.1

Sottotitoli: Italiano, Italiano n/u

Extra: Trailer, Intervista a Lukas Dhont

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