Come ti spaccio la famiglia, la recensione

Il quarantenne David di mestiere fa lo spacciatore, un piccolo spacciatore di quartiere che predilige una clientela adulta per non avere guai e perché, in fin dei conti, anche lui ha una morale. Una sera, tentando di difendere da un’aggressione un suo giovane vicino di casa, viene picchiato e derubato di tutta la droga da un gruppetto di punk. Nel tentativo di ripagare il suo fornitore della droga perduta, David si vede costretto ad accettare un incarico molto rischioso: recarsi in Messico, prendere una grossa partita di erba e trasportarla negli Stati Uniti. Ma come riuscire nell’impresa senza essere beccato al confine? A David viene un’idea geniale! Metter su una falsa famiglia e improvvisare un viaggio in camper per creare una copertura che possa farlo passare inosservato. Così l’uomo cerca i membri ideali della sua famiglia e li trova nel ragazzino vicino di casa che ha salvato dall’aggressione, in una giovane senzatetto e in una spogliarellista che abita nel suo stesso condominio. L’avventura dei Miller è appena cominciata!

Prendete Jason Sudeikis di Libera uscita e Come ammazzare il capo e vivere felici, mettetegli affianco una supersexy Jennifer Aniston in versione spogliarellista e assoldate per un ruolo secondario l’Ed Helms della trilogia di Una notte da leoni, inseriteli in una sceneggiatura degli autori di 2 single a nozze e affidate la regia a quel Rawson Marshall Thurber che nel 2004 firmo Dodgeball – Palle al balzo. Shekerate per bene e il risultato è Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers, in originale).

In patria il pubblico è letteralmente impazzito premiando il film con ben 125 milioni di dollari – e la sua vita in sala non è ancora esaurita mentre scrivo – a fronte di un budget di 37 milioni, oltre al fatto che perfino la critica ha apprezzato un po’ ovunque, facendo di Come ti spaccio la famiglia un vero successo. E come dargli torto? Quella diretta da Rawson Marshall Thurber è probabilmente la commedia più fresca e divertente dell’anno, un bel soggetto portato avanti con tempi comici perfetti e con un cast che funziona in ognuna delle sue parti.

Pur seguendo un canovaccio che rispetta le tappe canoniche della commedia americana (personaggio in difficoltà – comprimari a lui poco affini con cui è costretto a collaborare per uscire dalla difficoltà – ostacoli vari al conseguimento del fine – consapevolezza dei vantaggi della cooperazione – momento di separazione – ricongiungimento – risoluzione), per di più applicate al filone “on the road”, che è quasi sempre un sinonimo di varietà situazionale e tenuta del ritmo, Come ti spaccio la famiglia sa essere originale per la storia raccontata e riesce a distinguersi per una buona scrittura. Numerose le battute che vanno a segno e memorabili alcune scene, come quella della “mazzetta” al poliziotto messicano e quella che vede protagonisti Jennifer Aniston, Emma Roberts e Will Poulter nello scambio di baci “incestuosi”.

I Miller in viaggio

I Miller in viaggio

Per toni e ritmo Come ti spaccio la famiglia sembra voler richiamare certa commedia a stelle strisce ottantiana, in particolare non si può fare a meno di pensare a National Lampoon’s Vacation di Harold Ramis, farcita però con quella volgarità linguistica e iconografica di molto cinema odierno, con battute a sfondo sessuale (‘Black Cock Down’, esclama la Aniston nel tentativo di indovinare la frase giusta a Pictionary) e situazioni imbarazzanti tipiche di certo cinema alla Farrelly.

Comunque buona parte del merito della riuscita di Come ti spaccio la famiglia va all’azzeccato cast. Jason Sudeikis, che per ora si è esibito soprattutto in qualità di “spalla”, qui mostra una verve comica non indifferente e la stessa cosa si può dire del giovane Will Poulter, visto di sfuggita in Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero e in Wild Bill. Emma Roberts deve risultare antipatica da copione e le riesce perfettamente, anzi naturalmente, mentre la Aniston – che si è scoperta sexy milf a quarant’anni passati – si esibisce in ammiccanti strip che riconducono alla sua già bollente interpretazione di una dentista ninfomane in Come ammazzare il capo e vivere felici.

Convincono sicuramente anche Nick Offerman e Kathryn Hahn nel ruolo dei coniugi Fitzgerald, con cui si incontrano e scontrano i Miller, repubblicano e fervente conservatore lui, chiacchierona e un po’ repressa lei. Invece appare forzatamente sopra le righe e non del tutto convincente Ed Helms, che tenta di gigioneggiare nel ruolo del “cattivo” fornitore di droga.

Un film che funziona in toto, dunque, divertente, originale e con un cast ben assortito che regge quasi sempre con convinzione i ruoli assegnati. Se volete due ore spensierate a base di risate di pancia, Come ti spaccio la famiglia è il film che fa al caso vostro.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Storia originale e sceneggiatura brillante.
  • Cast convincente.
  • Alcune gag sono memorabili.
  • Spesso affida la risata alle volgarità e al turpiloquio.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Come ti spaccio la famiglia, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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