EIFF 2016: Jet Trash
Adattamento del romanzo Go di Simon Lewis, Jet Trash racconta la storia degli amici Lee (Robert Sheehan) e Sol (Osy Ikhile), fuggiti da Londra e da un passato di criminalità e rifugiati nelle idilliache spiagge di Goa in India. Con l’arrivo di Vix (Sofia Boutella), ex di Lee, il passato torna però presto a perseguitarli…
Una storia confusa, sia strutturalmente che visivamente. I continui flashback che ci rimandano agli avvenimenti che hanno condotto in India i due protagonisti sono disseminati lungo la narrazione in modo non sempre funzionale, al punto che lo spettatore fatica spesso ad assemblare le parti e ricostruire con precisione le vicende. L’operazione risulta ancora più frustrante se consideriamo che la storia in sé non è nulla di articolato, ma che anzi risulta così intricata proprio perché spiegata, in mancanza di altri termini, male.
Alcuni passaggi della vicenda sono tirati, al limite dell’improbabile, al punto che molto spesso ti chiedi dove finisca la realtà e inizi l’allucinazione. Questo, che potrebbe essere un espediente interessante se gestito in altri modi, qui si perde un po’ nel marasma di informazioni e si epura della sua valenza narrativa.
Una regia dinamica ma poco efficace, che alterna inquadrature e immagini molto accattivanti a momenti che sembrano quasi buttati lì, forse proprio con l’intenzione di rallentare il ritmo incalzante, ma che arrivano sempre quando meno li desideri.
La scelta registica di mostrare i trip dei ragazzi attraverso montaggi molto veloci e immagini fortemente contrastate e luminose (il film ha come avvertimento “sono presenti effetti stroboscopici”) per quanto efficace non è una trovata innovativa e da sola, anche se accattivante, non basta a giustificare un film così poco riuscito sul piano della storia.
Nonostante questo, gli attori regalano delle interpretazioni coinvolgenti, riuscendo a strapparti più di un sorriso, in particolare durante i lunghi battibecchi e in occasione di quella che potremmo soprannominare “La Grande Truffa Indiana della Mucca”, uno dei pochi momenti davvero godibili del film, che scatta quando per errore i nostri travolgono per strada una mucca, animale sacro per gli indiani.
Jet Trash dà l’impressione dell’occasione sprecata. Un film con grande potenziale ma male assemblato, difficile da seguire e di conseguenza da apprezzare nella sua totalità. Un peccato considerato che l’idea alla base era intrigante e con un cast di attori del genere avrebbe sicuramente potuto dar vita a un’opera più interessante e completa.
Susanna Norbiato
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