EIFF 2016: The Virgin Psychics

Yoshiro (Shota Sometani) aspetta da tutta la vita la ragazza del suo destino, quella che aveva conosciuto in una sala d’attesa molti anni prima, quando erano ancora entrambi nel ventre materno. Ogni sera a letto,   prima di dormire, si masturba e cerca disperatamente di pensare a lei. Ma le uniche immagini che ha sono dei brevi flash di un loro futuro incontro, in cui però non riesce a vedere il suo volto. Quando una notte, durante una delle sue sessioni, viene colpito da uno strano fenomeno sovrannaturale e le cose per lui cambieranno radicalmente.

Per gli appassionati di cinema giapponese, e in particolare del filone più demenziale e irriverente, The Virgin Psychics non sarà nulla di nuovo. Un pubblico invece meno avvezzo a questo genere di opere resterà probabilmente perplesso, se non sconvolto, dalle mirabolanti trovate di Kiminari Wakasugi autore del manga Minna! Esupa Dayo! da cui il film è tratto.

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Una storia fuori dalla righe in tutti i sensi, in cui un manipolo di ragazzini del liceo, vergini, una notte mentre si masturbano, vengono colpiti da uno strano fenomeno inspiegabile e sviluppano dei poteri psichici sovrannaturali.

Il protagonista Yoshiro Kamogawa riesce a leggere la mente delle persone che lo circondano e in particolare tutti i pensieri perversi (molti, moltissimi!) che hanno verso gli altri. Situazione che complica ancora di più la sua vita quotidiana, scandita dal sentir parlare solo di sesso.

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Tutti i poteri acquisiti dai ragazzi sono in qualche modo legati alla sessualità.

Dal telecinetico che riesce a spostare con la mente solo sex toys, a quello che può teletrasportarsi da un posto all’altro ma solo ed esclusivamente nudo, a una che riesce addirittura a vedere il futuro di chiunque le guardi le tette.

Esistono anche altre persone dotate di poteri più “classici”, in grado di leggere la mente o bloccare il tempo, la cosa però si perde abbastanza nel vorticare di imbarazzo e biancheria intima.

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The Virgin Psychics è un continuo ribadire di tutti i luoghi comuni legati alla sessualità e agli adolescenti giapponesi, trattati con intelligente e disinibita autoironia. Ragazze sexy e dolci con le mutandine bianche, ragazzi arrapati al punto di diventare fastidiosi e inquietanti, vecchi pervertiti e naturalmente moltissime erezioni.

Nonostante le montagne di bambole gonfiabili e ragazzine in minigonne inguinali, il film rimane tuttavia straordinariamente innocente, quasi buffo, anche nei passaggi dai contenuti più discutibili.

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Sion Sono, ormai uno dei registi giapponesi più famosi e amati nel mondo, è nel suo elemento, e anche se The Virgin Psychics è lontano dall’essere il suo film più riuscito e sperimentale, non rinuncia alla commistione di generi e ad una regia effervescente che in alcuni passaggi sfocia nel grottesco.

Il film strizza l’occhio alle produzioni occidentali di genere supereroistico e paranormale, con riferimenti alla serie Misfits e l’arrivo in città, dopo aver rilevato delle strane vibrazioni psichiche, di uno spassosissimo duo di studiosi in stile Mulder e Scully (X-Files) che seguiranno e alleneranno i ragazzi per la grande battaglia finale contro il male.

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La dirompente carica comica della storia viene però smorzata dalla sotto-trama dedicata alla “ragazza del destino di Yoshiro” che rallenta il ritmo del film risultando per buona parte ripetitiva e noiosa. Troverà la sua spiegazione nel finale, risultando sempre però un po’ forzata e insapore.

The Virgin Psychics non è un film per gli amanti delle cose impegnate e di un certo spessore narrativo. È un divertimento disimpegnato che alcuni potrebbero trovare eccessivamente ridicolo ed esagerato, ma che si inserisce perfettamente all’interno di un certo filone di produzioni nipponiche fondate sul demenziale e nonsense.

Susanna Norbiato

PRO CONTRO
  • Un film divertentissimo se visto nella giusta ottica.
  • Considerato cosa si ritrovano a dire e fare, gli attori sono molto bravi.
  • Sion Sono è sempre una garanzia dietro la macchina da presa.
  • Per apprezzarlo bisogna avere una certa predisposizione mentale.
  • La comicità è per certi aspetti ripetitiva e non riesce a reggere bene l’intera durata del film.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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EIFF 2016: The Virgin Psychics, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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