Frozen II: incontro con i registi e i doppiatori italiani

“Avevamo ancora molto da dire – esordisce la co-regista e co-sceneggiatrice di Frozen II – Il segreto di Arendelle Jennifer Lee – e abbiamo pensato al futuro di queste due sorelle, ci hanno sorpreso con la loro forza e con quella forza potevano arrivare ovunque”.

In occasione dell’uscita italiana del 58° Classico della Disney Frozen II – Il segreto di Arendelle, i registi Jennifer Lee e Chris Buck, il produttore Peter Del Vecho, i doppiatori italiani Serena Rossi ed Enrico Brignano e l’autore della canzone Nell’ignoto Giuliano Sangiorgi hanno incontrato la stampa per un’interessante botta e risposta che ci ha permesso di sapere di più sui retroscena del film d’animazione che si appresta a guadagnare un mucchio di soldi ai botteghini internazionali.  

Il regista Chris Buck spiega l’impostazione che hanno seguito per dar vita a Frozen II.

Abbiamo fatto sì che questo film fosse come un secondo atto di un musical di Broadway, è stata una sfida ma anche un piacere portare avanti la storia ed esplorare ulteriormente i personaggi.

Un aspetto importante del film è quello visivo e non da meno, in questo ambito, il look dei personaggi, così Buck ci tiene a puntualizzare:

Sono state numerose le versioni dei costumi di Anna ed Elsa, avevano quattro costumi diversi ma ne abbiamo esaminati a centinaia, la scelta dei costumi serve anche per mostrare come loro due sono cambiate, sono cresciute.

Frozen 2

I giovani di oggi guardano Elsa e Anna come due spiriti in grado di ispirarle. Per me, da bambina, era Cenerentola lo spirito guida!

Ci dice Jennifer Lee, che dopo lo scandalo legato al Direttore della Pixar John Lasseter è stata eletta come nuovo direttore creativo alla Walt Disney Animation Studios.

Una cosa che ha fatto Lasseter è mettere su un team fantastico, quindi durante il momento di transizione abbiamo riflettuto insieme. Lui, prima di andar via, ci ha parlato del futuro dell’azione, noi comunque ci conosciamo tutti bene e abbiamo un rapporto stretto, quindi non è stato difficoltoso il lascito.

Poi tornando sul processo creativo che ha portato a Frozen II

Quando abbiamo iniziato la nostra avventura con Frozen è stato Chris che ha suggerito di guardare l’amore non come una cosa romantica ma di amore vero. L’idea è che dobbiamo avere responsabilità delle nostre scelte.

Ha continuato Chris Buck…

Abbiamo cercato di inserire i problemi quotidiani dentro il film, noi prendiamo sul serio la possibilità di veicolare messaggi forti, che siano di speranza di ispirazione.

Frozen 2

Passando il microfono ai talent italiani, inizia Serena Rossi, voce di Anna, a spiegare il suo punto di vista.

Da donna sono orgogliosa di poter raccontare ai più piccoli l’amore, la fragilità… l’amore è la cosa più importante che ci consente di vincere ogni problema. È importante anche lo sguardo al passato, che ci consente di guardare al futuro. Guardando questo film mi è venuta voglia di fare un altro figlio e di chiamare mia sorella tutti i giorni. Io ho pianto tanto in sala doppiaggio.

Dal canto suo, Enrico Brignano, che è la voce del pupazzo di neve Olaf…

Io in passato ho doppiato un piccolo personaggio in Asterix e la pozione magica, quando mi hanno chiesto di doppiare un pupazzo di neve ero abbastanza scettico, le canzoni venivano portate in America per essere approvate e io ero preoccupato di questa cosa. Mi sono messo alla prova, ce l’ho fatta e ho goduto di aver vinto un provino con la Disney. Però non avevo tenuto conto del lato emozionale perchè nel frattempo mi è nata una figlia e sapevo che dovevo fare un lavoro buono perchè è una testimonianza che lascio a mia figlia. Se mi avesse chiamato un regista a girare un film a Hollywood sarei stato meno emozionato che doppiare un pupazzo di neve a Roma. Dopo aver visto il doppiaggio originale siamo rimasti basiti, perchè era un lavoro impegnativo, era bellissimo e complesso, non pensato solo per i bambini, quindi difficile da rielaborare.

Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, ha cantato Nell’ignoto, brano clou del film.

Io l’ho fatto per amore di mia figlia di un anno… ma anche per vendetta! Una vendetta che risale al primo Frozen, perchè con mia nipote ascoltavamo di continuo la colonna sonora e ora sarà la mia voce a massacrare le orecchie di intere generazioni.

Il produttore Peter Del Vecho prende la parola per parlare del lavoro inerente l’aspetto tecnico del film.

Il cavallo d’acqua è stato una grande sfida per gli effettisti, siamo stati tutti collaborativi per risolvere i problemi. Anche la salamandra, i giganti di pietra, sono state tutte sfide enormi da affrontare e abbiamo cercato di realizzare tutte le richieste degli autori.

Jennifer fa chiarezza sull’argomento che ha accompagnato la realizzazione del film, la presunta omosessualità di Elsa e sul perché in Frozen II non sia stata toccata questa tematica.

In realtà abbiamo dovuto conoscere meglio Elsa e abbiamo capito che il personaggio non era pronto ne interessato a una storia d’amore ne omosessuale ne etero, lei è concentrata sulla tenuta di un regno, la ricerca di origini, l’affetto per la sorella.

Chris, invece, spiega il motivo dell’aspetto femminile e femminista della saga che, secondo qualcuno, è andato a discapito dei personaggi maschili della vicenda.

Quando ci allontaniamo dalla storia di Anna ed Elsa ci distraiamo, quindi siamo rimasti focalizzati su di loro, Kristoff invece ha una scena cantata importante che è un tributo al rock anni 80, su cui ci siamo concentrati molto. Gli altri personaggi maschili forti ci sono come Mathias e il padre di Anna ed Elsa, ma dobbiamo dire che tutti gli uomini sono eroi, anche i cattivi, Kristoff deve affrontare la difficoltà di dichiarare il suo amore. Non sono personaggi deboli.

Jennifer aggiunge un dettaglio fondamentale sulle tematiche che Frozen II ha toccato.

I bambini sono più svegli di noi, le responsabilità del passato ricadono sulle nuove generazioni e Elsa e Anna fanno la cosa giusta, ma non è un discorso di pesi ma di aspirazioni: questa situazione fa emergere la loro voglia di fare la cosa giusta, il loro carattere ribelle, i bambini non sono stratificati dalle esperienze e quindi sono più permeabili a questi messaggi.

Chris Buck conclude rispondendo a una domanda che chiede la possibilità di un Frozen III.

Abbiamo appena finito Frozen II e per noi girare un film è come fare una maratona: abbiamo finito e ora vogliamo una vacanza! Dopo il primo abbiamo cominciato solo a pensare a un secondo dopo un anno. Quindi risentiamoci tra un anno per parlare di un eventuale terzo film.  

Frozen II – Il segreto di Arendelle è nei cinema italiani dal 27 novembre distribuito da Walt Disney Studios.

Qui potete leggere la nostra recensione del film.

A cura di Roberto Giacomelli

Di seguito le video interviste ai doppiatori Serena Rossi, Serena Autieri ed Enrico Brignano.

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