Ghostbusters: l’incontro con Paul Feig, regista del reboot
Ghostbusters uscirà nei cinema di mezzo mondo il 28 luglio, ma con un mese di anticipo il regista e sceneggiatore del discusso reboot al femminile Paul Feig ha fatto una “gita” promozionale a Roma per presentare il suo film. Avvalorato dalla presenza del fanclub italiano e dopo la proiezione in anteprima di Ghostbusters (ma di questo vi parleremo più avanti), Paul Feig si è intrattenuto con la stampa nella sempre gradevole cornice della Casa del Cinema per rispondere a un po’ di domande, ecco un riassunto dell’interessante botta e risposta.
Mi sento a mio agio solo nel raccontare determinate storie, che in genere hanno per protagonisti degli outsider.
Spiega Paul Feig parlando dello status delle acchiappafantasmi nel suo film.
Queste persone anche se vanno in giro a salvare il mondo vengono chiamate pazze, fuori di testa e ciarlatane. La cosa che più mi interessava era raccontare una storia di amicizia, dove una persona continua a credere in qualche cosa malgrado tutto e tutti le remino contro.
Poi Feig si abbandona a qualche informazione tecnica e stilistica:
Il girato finale di Ghostbusters era di 3 ore e mezza – rivela il regista – abbiamo ridotto ai minimi, il mio obiettivo era fare una commedia e non un dramma.
Mentre sul ruolo di Dan Aykroyd nel film…
Dan è sempre stato il mio eroe comico, sapevo che c’era questo progetto nell’aria che però non si riusciva a realizzare, anche perché Bill Murray non voleva farlo. Ivan Reitman, allora, mi ha chiamato per farlo e Dan Aykroyd era nel progetto come produttore esecutivo: durante la lavorazione del film io sono stato sempre in contatto con lui, soprattutto per la scrittura e ha partecipato anche ad alcune proiezioni di prova ed è stato di grande aiuto.
Sul perché Feig preferisca lavorare a delle commedie al femminile, visto anche il suo impegno con Le amiche della sposa.
Mi piace molto lavorare con le donne! Di solito, anche nelle commedie le donne vengono messe al servizio degli uomini, l’idea è che tramite la commedia al femminile si faccia commedia per tutti! Di solito, poi, le commedia al maschile sono più aggressive, quelle al femminile più tranquille. La presenza di eroine nei film non è così eccessiva perché, se andiamo a fare un bilancio, i protagonisti maschili sono di gran lunga di numero superiore. Anzi, bisognerebbe mirare a raggiungere davvero una parità.
Aggirando abilmente una domanda ben precisa sui riferimenti al terrorismo nel suo film, Feig approfondisce la minaccia che grava sui fatti raccontati in Ghostbusters.
Mi piace la scienza e l’idea che una persona molto sola possa utilizzare la scienza per riportare le attività paranormali sulla terra: trovo questa cosa più spaventosa degli Dei che hanno la possibilità di riportare i fantasmi sulla terra.
Il film conta la partecipazione di tutti gli attori del film originale in brevi cammei, a parte Rick Moranis:
Gli abbiamo chiesto di partecipare ma lui ha rifiutato, non era interessato. Mi ha intristito molto perché sono un suo fa.
Harold Ramis purtroppo non ha potuto prendere parte al film per i tristi motivi che tutti conosciamo ma noi abbiamo voluto omaggiarlo in ogni modo, così il figlio ha recitato interpretando una scena nel concerto rock, poi nella stazione dei pompieri c’è una signora con in braccio un bambino: si tratta della figlia con il nipotino di Harold. Anche la vedova è sempre stata presente sul set.
A proposito degli altri cammei e in particolare quello di Bill Murray e Sigourney Weaver.
Quando abbiamo completato la prima stesura la mia sceneggiatrice ha avuto l’idea di coinvolgere attori originali. Il fatto che Bill non vela fare nulla e gli abbiamo proposto il ruolo dello scettico e malgredo gli fosse piaciuto non ci ha detto si fino all’ultimo. Lui è famigerato come persona che ti tiene sulle spine! Inoltre proprio lui ha suggerito di scegliere Melissa McCarthey e Kristen Wiig come protagoniste. Sigourney è stata entusiasta fin dall’inizio, eravamo partiti per un cammeo diverso, ma non era di sostanza e strada facendo abbiamo cambiato il ruolo, le piaceva giocare con l’accento tedesco.
Parlando delle protagoniste, Feig ha spiegato quanto era in sceneggiatura e quanto ha costruito insieme alle attrici i loro personaggi.
Prima del casting non avevamo nessuno in mente, l’idea era i realizzare 4 personalità molto differenti al servizio del film. Io ho pensato molto a Melissa, che inizialment e doveva interpretare il personaggio che poi è andato a Leslie Jones, ma ci siamo resi conto che Melissa aveva già fatto ruoli così. Una volta completato il casting i personaggi scritti sono stati riadattati in base all’attore che avevamo scelto.
Il trailer di Ghostbusters ha avuto un’accoglienza molto particolare su youtube, raccogliendo un tale numero di dislike da raggiungere il record di video più odiato di sempre.
Nei confronti del trailer è stata organizzata una campagna da parte di chi non aveva piacere per il film, con tecniche di multivoto e influenzando gli altri. Un numeero così elevato di dislike è dato proprio da una campagna di boicottaggio. Abbiamo fatto vedere il trailer nei cinema e lì invece l’accoglienza è stata fantastica. E’ vero che ci sono stati tanti dislike ma anche i like sono stati molti, alcuni dei più numerosi su youtube. Tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Infine uno dei membri del fanclub italiano di Ghostbusters ha chiesto a Feig cosa ne pensa della massiccia presenza di fan e di tutto ciò che negli anni è stato fatto, come i fanfilm?
C’è la diffusione di club e fan di Ghostbusters, che io ritengo eccezionali, ho avuto contatto con loro dopo il film e mi sono reso conto dopo di quanto fosse forte l’amore nei confronti di questa cosa. Ci sono persone che non gradiscono questo progetto, lo accetto, ma non ho mai intuito dai club la negatività e ho la percezione che le cose negative non arrivino da loro.
Vi ricordiamo che Ghostbusters arriverà nei cinema statunitensi il 15 luglio e in quelli italiani il 28, distribuito da Warner Bros.
Roberto Giacomelli
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