I Sogni Segreti di Walter Mitty – Ben Stiller incontra la stampa a Roma

Il carismatico attore e regista Ben Stiller ha incontrato la stampa romana nell’elegantissima cornice dell’Hotel de Russie per presentare il suo ultimo film, I Sogni Segreti di Walter Mitty, che lo vede impegnato davanti e dietro la macchina da presa.
Stiller è tornato alla regia dopo Tropic Thunder (2008) per dirigere e interpretare una commedia acuta e agrodolce sul labile confine tra sogno e realtà, sul coraggio di essere se stessi, sulla vita di tutti i giorni. La pellicola è un remake del film Sogni Proibiti (1947) di Norman Z. McLeod, tratto dal racconto The Secret Lite of Walter Mitty (1939) di James Thurber.
Walter Mitty (Ben Stiller) è un uomo come tanti, che lavora da ben sedici anni come editor fotografico per la rivista Life. Per evadere dalla frustrante routine, spesso e volentieri si estranea dal mondo circostante per concedersi stravaganti viaggi mentali ai limiti dell’assurdo che, tuttavia, lo appagano. Quando, però, il proprio futuro lavorativo e quello della donna dei suoi sogni (Kristen Wiig) dipendono da un unico negativo, che sembra sparito nel nulla, Walter cambierà completamente registro, prendendo di petto il mondo reale e affrontando incredibili avventure in giro per il mondo…

“È stata la sceneggiatura a dettare lo stile del film – ha dichiarato Ben Stiller, sorridente e in splendida forma nel suo look total black – Walter per lavoro si occupa di immagini e passa la vita a guardare foto meravigliose, mentre lui, pur avendo un grande potenziale, non fa nulla per movimentare la propria vita. È stata l’attenzione del personaggio per l’immagine a dettare lo stile visivo del film. È di sicuro un prodotto meno cinico rispetto ad altri film che ho girato in passato; c’è più cuore e maggiore attenzione ai sentimenti, ma non lo avevo deciso prima di girare né durante la realizzazione. Forse durante il montaggio ho capito che si trattava di una nuova esperienza. Era il tono che contava nel raccontare la storia. Grazie alla sceneggiatura, si è stabilita una bella connessione a livello emozionale tra i vari elementi del film; ho capito che non doveva per forza essere buffo e divertente. A volte fa paura rischiare, ma è positivo e fondamentale per un regista inoltrarsi in un territorio nel quale non si sente troppo a proprio agio.

Al centro della vicenda, c’è l’importanza di stabilire un contatto con altre persone e con se stessi. Sognare a occhi aperti è tutto per Walter, lo aiuta a sopportare la routine ma lo blocca anche e lo reprime, impedendogli di creare un reale legame con gli altri. Questa è una tematica molto attuale, perché è più difficile, al giorno d’oggi, essere concreti nelle relazioni interpersonali. Nel film, è come se Walter si fosse ritirato in se stesso ma non è un introverso, è solo alla ricerca del suo posto nel mondo”.

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Il rapporto tra sogno e realtà è una problematica preponderante ne I Sogni Segreti di Walter Mitty; a proposito della dicotomia virtualità/mondo reale ai giorni nostri, Stiller ha continuato: “È difficile allontanarsi dalla virtualità e immergersi completamente nel mondo reale. Si tratta di dinamiche e spunti narrativi nuovi, nel cinema, ma credo che oggi come non mai siano attuali, soprattutto per i giovani. Per me è qualcosa su cui riflettere, anche dal momento che ho vissuto in prima persona la transizione analogico/digitale; durante l’adolescenza ho vissuto un sacco di ‘prime volte’ nella storia della tecnologia: il primo computer, i primi cellulari e videogames… Il primo a cui giocai, molto rudimentale, si chiamava Ponger: avevo circa 10 anni. Oggi le nuove generazioni sono completamente catturate dal web, si è perso il gusto di sfogliare una rivista o leggere un libro. Io odio leggere sui tablet, mentre tenere in mano un libro o un numero di Life, per tornare al film, equivale a toccare un pezzo di storia. Ma i ragazzi di oggi non hanno questa percezione ed è un peccato. Ogni giorno siamo bombardati di notizie da così tante fonti e schermi diversi che la capacità di concentrazione s’è ridotta e siamo più spesso inclini alla distrazione. Con questo film, ho voluto incidere nella memoria e celebrare quello che è stato il mondo analogico, in cui Walter non poteva che sentirsi a proprio agio. A me piace girare su pellicola, e così ho girato I Sogni Segreti di Walter Mitty, a maggior ragione visto che il protagonista è un uomo alla ricerca di un negativo!”

Alla domanda sul rapporto del suo film con l’archetipo cinematografico, Sogni Proibiti di Stiller ha risposto: “Il film interpretato da Danny Kay è una classica commedia musicale, da parte mia non c’era intenzione di rifarla anche perché non credo che oggi le commedie musicali siano fatte meglio rispetto al passato. Non avevo intenzione di cercare di migliorarla. Steve Conrad (lo sceneggiatore di I Sogni Segreti di Walter Mitty, ndr) ha scritto una sceneggiatura diversa, collegata al racconto originale. Mi piaceva il tono melanconico della storia, che celebra la nobiltà di un uomo qualsiasi che nessuno realmente vede ma che ha un enorme potenziale. Il film veicola che è molto importante, attraverso la fervida immaginazione di Walter e le componenti del suo modo di essere, continuare a sognare. È l’immaginazione che sprona il protagonista e lo spinge a fare i primi passi ed entrare in modo coraggioso e audace nel mondo reale. I sogni non gli impediscono di creare una connessione col mondo reale; quindi è giusto usare l’immaginazione ed essere creativi.

Per quanto riguarda il mio percorso da regista, all’epoca di Giovani, carini e disoccupati mi sentivo, in primis per l’età, più vicino ai personaggi. Adesso sono molto più consapevole del momento che sto vivendo e del punto della mia vita e della mia carriera cui sono arrivato. Prima non mi soffermavo a riflettere sulla mia situazione, tendevo a guardare avanti, ero meno consapevole. Questo si rispecchia nei personaggi di allora e di oggi”.

Neanche in Italia il film di McLeod è passato inosservato, tanto che Neri Parenti, nel 1982, ne ha girato a sua volta un remake, interpretato da Paolo Villaggio e intitolato Sogni mostruosamente proibiti
“Davvero? – ha esclamato Ben Stiller, tra l’incredulo e il divertito, alla notizia – non ne sapevo nulla! Altrimenti lo avrei guardato prima di girare il film!”

Di seguito, una clip esclusiva della conferenza stampa a Roma:

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