Il colore venuto dallo spazio: il capolavoro di H.P. Lovercraft rivive in blu-ray grazie a Richard Stanley e Nicolas Cage

È da molto, moltissimo ormai che se ne parla. E le ragioni non sono certo inspiegabili. Da una parte, infatti, abbiamo un nuovo adattamento cinematografico di uno dei racconti più noti e inquietanti dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovercraft mentre dall’altra – e questo dato non è certo da meno – c’è il grande e atteso ritorno dietro la macchina da presa di Richard Stanley, assente dalla scena da circa vent’anni e autore di piccoli cult del passato come Hardware e Demoniaca. Dopo una Limited Edition messa sul mercato con azione di Start-Up, CG Entertainment e Adler Entertainment distribuiscono in home video, in edizione standard blu-ray disc, l’imperdibile e visionario Il colore venuto dallo spazio interpretato da un ispiratissimo Nicolas Cage.

Nathan Gardner (Nicolas Cage), dopo una vita spesa in città, si trasferisce con sua moglie Theresa (Joely Richardson) e i suoi tre figli Lavinia, Benny e Jack nella vecchia fattoria del padre sita nei boschi di Arkham. L’obiettivo di Nathan è adesso quello di ricominciare una nuova vita, sicuramente lontana dallo stress cittadino e dedita all’allevamento di alpaca. Una notte come tante, una piccola meteorite rosa fosforescente precipita dal cielo e finisce per schiantarsi proprio nel giardino della fattoria dei Gardner, fondendosi con il terreno. I Gardner, da subito ossessionati dal quel “masso spaziale” che emana bagliori extraterrestri, scoprono presto che questo corpo alieno sta mutando gradualmente ogni forma di vita con cui entra in contatto.

Scritto nel marzo del 1927 e pubblicato per la prima volta nel settembre dello stesso anno sulla rivista Amazing Stories, The Colour Out of Space è uno dei racconti più stimati e influenti di tutta la letteratura partorita dal genio di H.P. Lovercraft. Da sempre capace di influenzare la Settima Arte con i suoi scritti, The Colour Out of Space è uno dei racconti dello scrittore di Providence che più volte è stato trasposto al cinema. Nel 1965 viene adattato (molto liberamente) da Daniel Haller con La morte dall’occhio di cristallo mentre, sul finire degli anni ’80, David Keith attinge dal racconto di Lovercraft per realizzare il sottovalutato La fattoria maledetta. Anche il cinema indipendente italiano non riesce a sottrarsi a questa “colorata” influenza extraterrestre tanto da condizionare due autori del nostro sottobosco indie, Ivan Zuccon e Domiziano Cristopharo, che realizzano rispettivamente Colour from the Dark (2008) e Virus: Extreme Contamination (2015).

Nonostante tutto, vuoi per budget non sempre all’altezza o per un eccesso di licenze creative, ad oggi mancava ancora una vera e propria trasposizione all’altezza del racconto di Lovercraft. Un’assenza che nel 2019 viene finalmente colmata da questo incredibile Il colore venuto dallo spazio diretto da Richard Stanley, un autore divenuto leggenda con due soli film arrivati ad inizio anni ’90 (Hardware – Metallo letale e Demoniaca) ma destinato ad essere allontanato dalla “macchina cinematografica” nel 1996 a seguito della brutta esperienza (un licenziamento in corsa!) avuta con il film L’isola perduta.

Dopo ventitre anni passati lontano dalla sfera cinematografica e dedicati alla realizzazione di documentari indipendenti e cortometraggi, ormai consapevole che mai più avrebbe fatto ritorno al cinema, Richard Stanley viene scomodato da Elijah Wood e gli altri produttori del film. La convinzione di tutti era che questo nuovo e definitivo adattamento del racconto di Lovercraft dovesse servire anche a rilanciare sulla scena un nome che nessuno ha mai dimenticato nonostante tutti questi anni di inattività.

Il colore venuto dallo spazio, messo in piedi dalla stessa macchina produttiva che ha dato vita all’istant cult di Panos Cosmatos Mandy, si rivela così una bomba ad orologeria. Un film visionario e psichedelico che conferma (come se ce ne fosse bisogno) il talento di Stanley, che torna in pista con un’energia incredibile che gli permette di confezionare un’opera decisamente singolare. Il colore venuto dallo spazio, infatti, porta con sé tutto il fascino di certi b-movie del passato ma al tempo stesso è un film consapevole della direzione intrapresa dal cinema di genere negli ultimi anni. E quindi non si concentra solo a rincorrere quell’atmosfera nostalgica, assolutamente no, Stanley spinge sul pedale dell’horror autoriale e così porta a segno un film incredibilmente moderno, un film d’enorme prestigio solo apparentemente camuffato da b-movie.

Con una narrazione pacata ma pronta ad impazzire nell’ultimo atto, una messa in scena ricercata e coloratissime, effetti digitali contenuti ma di qualità e momenti da body-horror che ricordano molto da vicino La Cosa di Carpenter o il primo Cronenberg, Il colore venuto dallo spazio trova la sua quadra totale nella scelta del volto protagonista: Nicolas Cage. Attore d’elevato spessore artistico (peccato che molti non riescano ancora a pensarla cosi) ma vittima, negli ultimi dieci anni, di una serie di scelte sbagliate, Cage si rivela l’uomo giusto al momento giusto. Con la sua fisicità e la sua espressività riesce a donare all’opera di Stanley quella “follia” misurata, al limite del grottesco, che diviene tratto distintivo in un racconto del genere.

Tra l’horror e il pop, tra il lugubre e lo psichedelico, Il colore venuto dallo spazio è l’opera di cui tutti avevamo bisogno, nonché un titanico ritorno dietro la macchina da presa per Richard Stanley. Adesso aspettiamo fiduciosi il suo prossimo passo.

CG Entertainment e Adler Entertainment, dopo aver messo sul mercato un’edizione limitata del film realizzata attraverso una start-up crowdfunding, portano sul mercato Il colore venuto dallo spazio sia in edizione blu-ray che in DVD. Noi vi parliamo del supporto ad alta definizione blu-ray, soddisfacente sotto tutti i punti di vista.

Tecnicamente parlando, infatti, il supporto soddisfa appieno e restituisce un quadro video limpido e molto attento al dettaglio visivo. Sia nelle scene più illuminate che in quelle a bassa densità di luce, i colori sono sempre brillanti e la definizione dell’immagine altissima. Molto bene anche il reparto sonoro che sfoggia un ascolto in DTS-HD Master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 sia nella versione originale che in quella doppiata in italiano.

Bene anche il reparto dedicato ai contenuti extra. Tra questi, vero fiore all’occhiello, un interessantissimo making of (21 minuti) che, attraverso interviste al cast artistico e alla produzione, riesce ad approfondire tutta la gestazione del film con un occhio di riguardo sulla fase di coinvolgimento di Richard Stanley nel progetto. Oltre questo making of, segnaliamo la presenza di 13 minuti di sequenze tagliate dal cut finale e l’immancabile trailer del film.

Unico neo, segnaliamo la presenza dei due extra invertiti: sotto la voce “making-of” ci sono le scene tagliate e nella sezione “scene tagliate” parte il making of.

Giuliano Giacomelli

IL COLORE VENUTO DALLO SPAZIO di Richard Stanley

Label: CG Entertainment e Adler Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9  2.35:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano e originale DTS HD Master Audio 5.1; Italiano e originale Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer, Making of, Scene tagliate

Puoi acquistare il blu-ray di Il colore venuto dallo spazio cliccando su questo link.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.