Il Convento – Heretiks: streghe e possessioni demoniache nell’Inghilterra del XVII secolo

Con l’avvicinarsi della festa di Ognissanti, proliferano le produzioni horror elargite con abbondanza sulle piattaforme streaming, in home video e perfino al cinema (o almeno, quel poco che viene distribuito nel maledetto anno del coronavirus). Tra queste spicca la sempre attenta Midnight Factory che dell’horror ha fatto la sua ragione di vita e, tra possessioni demoniache, zombi e spettri, riempie questo ottobre di novità e cult di catalogo. Tra i titoli proposti c’è l’inedito Il Convento – Heretiks, che porta la firma dell’inglese Paul Hyett, lunga carriera da make-up artist ed effettista prostetico (The Descent, Attack the Block, The Woman in Black) e qui alla sua terza regia dopo il torture/revenge movie The Seasoning House (2012) e il “licantropico” Howl (2015).  

XVII secolo. La giovane Persephone (Hannah Arterton) viene ingiustamente accusata di stregoneria e messa sotto processo ma si salva grazie al tempestivo intervento della Madre Superiora (Clare Higgins) che la ospita nel monastero in cui vive insieme alla sua congrega religiosa. Subito dopo il suo arrivo però, Persephone inizia ad essere tormentata da terrificanti visioni e presenze che metteranno in pericolo la sua anima.

The Convent

Dopo il buon lavoro svolto nel filone torture porn e con una storia di lupi mannari, entrambi con accezioni piuttosto originali, Hyett decide di cimentarsi con il genere demoniaco e lo fa nel modo più complesso che si possa immaginare, ovvero mettendo su una storia ambientata nel medioevo e intrecciando le suggestioni del filone con la stregoneria, il bigottismo religioso e la superstizione. Ne viene fuori un approccio al genere abbastanza singolare che racchiude nella propria faretra delle frecce indubbiamente forti, ma al tempo stesso mostra molti limiti dettati proprio dal pensare in grande, molto più grande di quello che una piccola produzione poteva permettersi.

Il Convento – Heretiks ha un incipit legato alla superstizione, all’annosa piaga della caccia alle streghe che affliggeva molte realtà europee dell’epoca, in cui essere donna spesso e volentieri faceva rima con l’essere strega. Da questo presupposto si sviluppa una storia che mostra la reticenza e il fanatismo religioso, intrappolando la protagonista, interpretata da una convincente Hannah Arterton, in un convento in cui si annida il Male. Tra apparizioni demoniache di sicura efficacia, spesso supportate dall’ottimo effetto degli occhi fosforescenti al buio, e un certo gusto per il gore più sfrenato, Il Convento – Heretiks si avvale di buoni momenti horror alternati a lunghe sequenze di statica monotonia che fanno man bassa nell’immaginario cinematografico del nunsploitation di ascendenza orrorifica (quindi si esclude la componente sexy che spesso contraddistingue questi film). A tal proposito, si nota una fortissima ispirazione al cult italiano L’altro inferno (1981) di Bruno Mattei, da cui derivano alcune svolte di trama e alcune trucidissime suggestioni di genere.

The Convent

Se i costumi e le scenografie convincono in pieno, così come il lavoro generale del cast, meno efficaci sono gli effetti in CGI che comprendono le sempre difficoltose fiamme e perfino satanassi cornuti su cui magari si poteva glissare.

IL BLU-RAY

Midnight Factory, che vi ricordiamo trattasi della label di Koch Media dedicata al cinema horror, ha distribuito Il Convento – Heretiks nella consueta limited edition in elegantissimo pack slipcase cartonato e completa di un booklet informativo da 12 pagine.

Tecnicamente parlando siamo su livelli molto alti e, in primis, notiamo un ottimo video che fa delle frequenti scene buie un inequivocabile punto di forza sfoderando un nero solido, compatto, che poi fa risaltare i dettagli (tipo gli occhi felini) voluti dal regista. Immagine limpida e con contrasti ben bilanciati per le scene girate in condizioni di differente luminosità.

The Convent

Convince al 100% anche l’audio, un DTS HD 5.1 sia per la traccia italiana che quella originale in inglese, avvolgente e sempre attento ad esaltare gli effetti sonori, su cui il film si affida molto. Nessuna criticità nella gestione del doppiaggio italiano, con perfetta amalgama con il sonoro.

Extra purtroppo limitati alla presenza del solo trailer.

Roberto Giacomelli

IL CONVENTO – HERETIKS di Paul Hyett

Formato: Blu-ray limited edition (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory

Video: 1080p HD 2.39:1 (16/9)

Audio: DTS-HD MA 5.1 Italiano, Inglese

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

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