Il Talento del Calabrone: in blu-ray il thriller on air con Sergio Castellitto e Anna Foglietta

Secondo la fisica – e secondo Albert Einstein, in modo particolare – il calabrone non potrebbe volare. La sua struttura alare infatti, in relazione al peso del suo corpo, non è assolutamente adatta al volo. Ma lui questo non lo sa. E quindi cosa fa? Vola lo stesso! Partendo da questo noto aforisma, Giacomo Cimini imbastisce l’intricata trama de Il Talento del Calabrone, un thriller dal ritmo serrato e interamente ambientato in una stazione radiofonica. Il film, distribuito su Amazon Prime Video dopo aver dovuto rinunciare all’uscita in sala a causa della pandemia, è adesso disponibile in home video grazie a Eagle Pictures che lo distribuisce in alta definizione blu-ray disc e in DVD.

Steph (Lorenzo Richelmy) è un noto e amatissimo DJ di Milano. Ogni giorno, Steph è protagonista di un programma radiofonico con un forte seguito. Una sera, nel cuore della trasmissione e tra un fan e l’altro, Steph riceve la chiama di Carlo (Sergio Castellitto), un uomo dal fare pacato che rivela in diretta la volontà di volersi togliere la vita facendosi esplodere nel centro della città. Ma Carlo non è un semplice disperato che ha deciso di farla finita in modo sensazionale, Carlo è un uomo con un piano ben preciso e disposto a tutto pur di mettere in ginocchio la stabilità mentale del DJ. Nel frattempo, mentre il duello radiofonico si infittisce, il Tenente Colonnello Rosa Amedei (Anna Foglietta) si mette sulle tracce del terrorista con la speranza di riuscire a sventare in tempo l’imminente disastro urbano.

Che il cinema italiano stia vivendo una fase di determinazione nel voler abbracciare un cambiamento/rinnovamento artistico ce lo stiamo ripetendo ormai da anni. È ormai chiaro che, grazie al nascere e all’avanzare della nuova generazione di registi/autori, si stia andando in contro ad un’incontenibile voglia di rivisitare il “genere” guardando molto al modello americano. Una tendenza che, fino a qualche tempo fa, sembrava animare solo il sottobosco delle produzioni indipendenti e che invece, adesso, inizia a farsi sentire anche all’interno di certe produzioni più alte. L’ultimo lampante esempio ci giunge proprio da Il Talento del Calabrone, un thriller decisamente singolare per certe dinamiche italiane che pone il proprio focus su un “duello” verbale e psicologico destinato ad essere combattuto completamente via radio.

Con un immancabile occhio di riguardo verso il Talk Radio di Oliver Stone, ma guardando anche ad alcuni pop-corn movie hollywoodiani più o meno recenti come In linea con l’assassino di Joel Schumacher o Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana di Tony Scott, Giacomo Cimini mette in scena un thriller-action metropolitano che esprime la sua personale idea di cinema. Un cinema “artefatto” in cui la scrittura si fa importante, in cui la narrazione procede per colpi di scena e in cui il distacco dalla realtà diventa fondamentale. Un cinema in cui i buoni sono cattivi, in cui i cattivi (forse) non lo sono così tanto e in cui i poliziotti duri hanno i tacchi a spillo, abito da sera ed una fondina per pistola a tracollo come negli action americani anni ’90.

L’intento di Cimini è chiaro: realizzare un thriller urbano all’americana ambientato tutto in una notte e nel cuore di Milano. Un cinema moderno, virile pur avendo una massiccia componente femminile, dedicato a tutti coloro che sono cresciuti consumando la VHS di certi polizieschi d’oltreoceano ma aggiornando il tutto ai nostri giorni e rendendo protagonista, dunque, l’elemento informatico.

Un intento nobile, un progetto che di sicuro serviva al nostro cinema e che dunque può fare solo che bene alla nostra Settima Arte, ma purtroppo anche un film che scricchiola sempre di più a mano a mano che ci si avvicina verso i titoli di coda.

Il Talento del Calabrone ha una messa in scena pazzesca. La regia di Cimini è costantemente ricercata, la fotografia di Maurizio Calvesi è suggestiva e gli effetti digitali sono impeccabili e all’avanguardia (tutto ciò che avviene fuori la vetrata, dietro le spalle del DJ, è ricreato con un moderno sistema di proiezioni dal vivo medianti pannelli a led). Ciò che purtroppo non funziona è proprio la scrittura. Quella scrittura sul quale il film, invece, desidera puntare tutto.

Scritto dallo stesso Cimini insieme a Lorenzo Collalti, Il Talento del Calabrone parte col botto, in tutti i sensi, e restituisce allo spettatore una prima mezz’ora davvero entusiasmante. Ma il gioco finisce presto e il film, preso da una voglia matta ed esagerata di stupire a tutti i costi, si avventura in una narrazione che nell’ultimo atto procede tra un colpo di scena e l’altro. Colpi di scena che però non funzionano, che finiscono per svelare piani molto banali (si poteva fare decisamente di più per quanto riguarda il movente di Carlo) e che portano il film ad inciampare di continuo in soluzioni forzate e poco credibili. Tante piccole scelte poco felici destinate a condurre lo spettatore verso un finale così improbabile – logicamente persino sbagliato – da generare un gigantesco buco di sceneggiatura che suona come una presa in giro nei confronti di chi guarda.

Un vero peccato, perché con una sceneggiatura più ingegnosa Il Talento del Calabrone sarebbe potuto essere davvero un prodotto esemplare. Anche perché si affida ad una gigantesca performance di Sergio Castellitto, bravissimo, spalleggiato da un dignitoso Lorenzo Richelmy e una Anna Foglietta inedita che sembra uscita direttamente da un videogioco action (nel look ricorda molto la Ada Wong di Resident Evil 2 videogame).

Eagle Pictures distribuisce Il Talento del Calabrone in home video sia in alta definizione blu-ray che in DVD. Noi vi parliamo del supporto ad alta definizione, praticamente impeccabile sotto ogni punto di vista.

Tecnicamente parlando, infatti, il blu-ray messo sul mercato da Eagle Pictures non rivela spiacevoli sorprese e restituisce un quadro video limpidissimo, ottimamente contrastato e sempre attento al dettaglio visivo. Così come il video anche il reparto sonoro (spesso tallone d’Achille di tante produzioni italiane) svolge benissimo il proprio compito, grazie ad una traccia DTS HD Master Audio 5.1 davvero squillante e dall’ascolto nitido.

Soddisfano ampiamente anche i contenuti extra, capaci di approfondire molto il film e svelare alcuni retroscena davvero interessanti. Tra questi troviamo un backstage di 9 minuti arricchito da interviste al cast tecnico ed artistico, un secondo backstage (il più interessante!) totalmente dedicato all’incredibile lavoro svolto sugli effetti speciali ed una terza featurette di backstage (Sul set), della durata di 3 minuti, più mirata a mostrare il lavoro svolto in fase di riprese del film. A completare l’offerta, l’immancabile trailer.

Giuliano Giacomelli

IL TALENTO DEL CALABRONE di Giacomo Cimini

Label: Eagle Pictures

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 2.39:1  @25  High Definition

Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Trailer, Sul set, Backstage – Il Talento del Calabrone, Backstage – Effetti Speciali

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