Disponibili in blu-ray La prima notte del giudizio e Obbligo o verita’

Il cinema horror, ormai, è in mano a quell’uomo che risponde al nome Jason Blum. Sia lui che la sua etichetta produttiva – la Blumhouse – non hanno certo bisogno di particolari presentazioni e se il loro passato (primi anni del duemila) era rappresentato quasi esclusivamente da piccolissimi film dell’orrore low budget, oggi ricordiamo la Blumhouse anche per aver dato vita all’intrigante Get out – Scappa di Jordan Peele, film che ha saputo fare incetta di nomination e premi agli ultimi Academy Awards. Ma il primo amore non si scorda mai, si sa, e la Blumhouse continua dritta per la sua strada a “sfornare” horror macina-botteghino. Così nelle scorse settimane, mentre Michael Myers tornava al cinema nell’ultimo bellissimo Halloween diretto da David Gordon Green e prodotto appunto da Blum, due recenti successi della Blumhose approdavano sul mercato home video sotto il marchio di Universal Pictures Home Entertainment. Vi parliamo de La prima notte del giudizio, quarto film della saga creata da James DeMonaco, e del pasticciato teen-horror Obbligo o verità.

Tanti anni di cinema politico e di denuncia non sono efficaci quanto l’opera avviata da DeMonaco nel 2013 e giunta, oggi, al quarto capitolo, che non è un proseguo ma un prequel, ambientato in quell’anno in cui i Nuovi Padri Fondatori d’America decisero di iniziare lo Sfogo, che sarebbe diventato in breve tempo una “grande tradizione americana”.

In un futuro molto vicino al nostro presente, negli Stati Uniti è nata la delegazione politica che si fa chiamare Nuovi Padri Fondatori d’America. Per venire in contro alla criminalità dilagante, viene avviato un esperimento che coinvolge l’intero quartiere di Staten Island a New York, dove c’è il più alto tasso di criminalità: per 24 ore chiunque può compiere qualsiasi crimine, perfino l’omicidio, rimanendo perfettamente nella legalità. Chi vorrà partecipare attivamente all’esperimento, che i media nominano “Sfogo”, sarà ricompensato con 5 mila dollari, cifra che può aumentare con l’incremento degli atti di violenza eseguiti. Un’iniziativa che scatena un dibattito pubblico senza precedenti, tra detrattori e favorevoli, portando gli Stati Uniti a quel punto di non ritorno che i precedenti film ci hanno raccontato, dove protagonista d’eccezione è la lotta di classe. Infatti la popolazione di Staten Island è composta per buona parte da neri di estrazione sociale medio/bassa ed è un quartiere dove la via della criminalità è spesso l’unica via possibile da percorrere per sopravvivere.

Diretto da Gerard McMurray, La prima notte del giudizio si allinea perfettamente alla struttura narrativa dei precedenti due film, Anarchia – La notte del giudizio (2014) e La notte del giudizio – Election Year (2016), che hanno forgiato l’identità del franchise modificando le suggestioni horror da home invasion del primo film in una saga di azione urbana ultra-violenta. Replicando, quindi, una struttura che lo spettatore già conosce, fatta di momenti clou che innalzano a spettacolo la violenza più truculenta, La prima notte del giudizio si impregna però di quel sapore politico votato a condannare ideali filo-repubblicani e il risvolto che la trama ad un certo punto prende è una potentissima chiave di lettura sociologica sull’America di oggi, quella trumpiana. In questo quarto capitolo, infatti, non è tanto la Nazione delle armi a spiccare quanto la percezione che c’è del cittadino di estrazione sociale bassa, visto spesso come parassita, e nel film incarnato dalla comunità afro. In questi termini, dunque, La prima notte del giudizio può essere letto come il capitolo blackspoitation della saga.

Universal porta sul mercato La prima notte del giudizio attraverso una triplice scelta: DVD, Blu-ray disc e Blu-ray 4K UHD. Vi parliamo dell’edizione standard ad alta definizione che, a nostro parere, ben soddisfa le aspettative dell’acquirente pur senza strafare eccessivamente. È il reparto tecnico, senza ombra di dubbio, ad appagare in modo particolare. Tanto l’ audio quanto il video riflettono infatti un’attenzione certosina volta a restituire, entro i limiti del possibile, l’esperienza cinematografica direttamente a casa vostra. L’audio è davvero squillante, soprattutto la traccia originale proposta in un potentissimo DTS:X Master Audio e di cui se ne consiglia l’ascolto. La traccia italiana, ad ogni modo, gode di un DTS Digital Surround 5.1 allo stesso modo potente ed efficace. A dialogare nel migliore dei modi con un reparto sonro praticamente perfetto ci pensa il quadro video, limpidissimo, capace di sfoggiare una magnifica cura per il dettaglio anche nelle molteplici sequenze buie del film. Peccato per il reparto dei contenuti extra, un po’ troppo magro in termini di minutaggio. Tra gli inserti speciali troviamo una scena tagliata (che non avrebbe assolutamente stonato se lasciata nel cut finale, anzi) ed un breve making of sul film dal titolo Un esperimento radicale (5 minuti). Il viaggio negli extra si conclude con altri due brevissimi inserti, che hanno più il sapore della “pillola” che della featurette vista la durata di circa 1 minuto, La creazione del caos (per conoscere meglio quello che è stato il lavoro degli stuntman durante alcune scene action) e Le maschere de La prima notte del giudizio.

Lasciamo le strade buie e violente di Staten Island e veniamo al secondo film del lotto.

In Obbligo o verità si seguono le avventure vacanziere di Olivia (Lucy Hale) e i suoi amici in Messico dove tra feste, fiumi d’alcool e approcci sessuali – che mai sfociano nel sesso – il gruppetto fa la conoscenza del coetaneo Carter che li invita in una chiesa sconsacrata (e qui già ci sarebbe da stare all’erta) a giocare a obbligo o verità (eh?). Il gioco inizia e prosegue con i classici dissapori che può generare, ma Olivia e i suoi amici non sanno ancora che Carter li ha intrappolati in un gioco senza uscita, in cui a dettare le regole è un’entità demoniaca che li mette uno contro l’altro portandoli alla morte.

È lapalissiano solo leggendo le poche righe di sinossi che Obbligo o verità è un film campato sul nulla. Jeff Wadlow prova a fondere lo slasher-movie con il filone demoniaco ma finisce con il partorire un’idea scema portata avanti senza fantasia e contravvenendo alle basilari regole dell’horror. Tra i più grossi limiti del film, visto il genere d’appartenenza, c’è quello di negare allo “spettatore-tipo” di questi film proprio quell’elemento per cui paga il biglietto, ovvero l’adrenalina data dalle scene di spavento e raccapriccio. Quello di Jeff Wadlow è un filmetto da palinsesto pomeridiano dove il PG-13 è un dannoso veto che nega allo spettatore qualsiasi goccia di sangue, anche lì dove questo sembra essere ampiamente suggerito.

Ma Obbligo o verità il suo peggio lo dà nella scrittura che, oltre a regalare personaggi bidimensionali e mal scritti ed inutili scopiazzature da altri franchise di successo come Final Destination, inciampa in clamorosi errori di scrittura che riguardano proprio le dinamiche alla base della storia horror. Il film non fa altro che darsi delle regole destinate ad essere tradite con l’avanzare dei minuti fino ad arrivare ad un epilogo in cui non c’è più logica né rispetto per quanto detto nei minuti precedenti. I protagonisti iniziano ad agire come vogliono o, per meglio dire, come la sceneggiatura vuole per portare ad una conclusione il film, anche se completamente scombinata e contraddittoria.

Obbligo o verità ci viene proposto da Universal sia in DVD che in Blu-ray disc nell’edizione “Estesa” mai vista al cinema. Frenate subito l’entusiasmo e non aspettatevi di trovare quei momenti adrenalinici che non c’erano in sala. I pochissimi momenti aggiunti sono persino difficili da percepire e non smuovono minimamente il film da quell’anonimato che lo caratterizzava al cinema. Anche in questo caso vi parliamo dell’edizione ad alta definizione, ancora una volta più che soddisfacente ma senza particolari eccessi. Come nel caso precedente, anche il blu-ray di Obbligo o verità si rivela abbastanza avaro per ciò che concerne il reparto dei contributi extra (in termini di minutaggio): un making-of di 7 minuti (Sotto a chi tocca: il making of di Obbligo o verità), una featurette di 4 minuti dedicata all’ideazione delle morti (Dirigere le morti) ed il commento audio di del regista Jeff Wadlow e dell’attrice Lucy Hale.

Tecnicamente parlando, invece, nulla da eccepire. L’edizione ad alta definizione propostaci riflette la sempre ottima cura dei prodotti a marchio Universal, con un reparto audio molto potente e squillante (DTS-HD Master Audio 5.1 per la versione originale, DTS Digital Surround 5.1 per quella italiana) ed un reparto video di qualità volto a restituire un’immagine molto limpida sia nelle sequenze diurne che in quelle più buie.

Roberto e Giuliano Giacomelli

LA PRIMA NOTTE DEL GIUDIZIO di Gerard McMurray

Label: Universal Pictures Home Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD e Bluray 4KUHD)

Video: 1080i/p High-Definition Widescreen 2.39:1

Audio: Inglese DTS:X Master Audio; Tedesco DTS:X; Italiano, Francesce, Spagnolo DTS Digital Surround 5.1

Sottotitoli: Italiano, Inglese n/u, Arabo, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Hindi, Islandese, Norvegese, Portoghese, Svedese.

Extra: Scena tagliata, Un esperimento radicale, La creazione del caos, Le maschere de La prima notte del giudizio.

 

OBBLIGO O VERITA’ di Jeff Wadlow

Label: Universal Pictures Home Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 1080i/p High-Definition Widescreen 2.39:1

Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1; Italiano, Ceco, Ungherese DTS Digital Surround 5.1

Sottotitoli: Italiano, Inglese n/u, Bulgaro, Croato, Ceco, Ungherese, Rumeno, Sloveno.

Extra: Sotto a chi tocca: il making of di Obbligo o verità, Dirigere le morti, Commento al film.

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