Indovina chi viene a Natale?, la recensione

È arrivata la vigilia di Natale e i fratelli Giulio (Diego Abatantuono), Antonio (Carlo Buccirosso) e Chiara (Claudia Gerini) stanno per riunirsi a casa della madre per passare tutti insieme il primo Natale dopo la morte di loro padre, un noto cantautore scomparso pochi mesi prima. Giulio, che è il fratello maggiore, gestisce una fabbrica di panettoni e arriva insieme a sua moglie Marina (Angela Finocchiaro), Antonio è invece il “fratellastro” nato da una scappatella napoletana del papà e arriva a festeggiare la festività insieme a sua moglie Elisa (Rosalia Porcaro) e i suoi bambini. Chiara, invece, porta con se Domenico (Claudio Bisio), il suo nuovo fidanzato e per l’occasione vuole presentarlo alla sua famiglia, ma i suoi due bambini Azzurra e Filippo sono molto possessivi con la madre e stanno escogitando i peggiori piani per far fare brutte figure a Domenico. Infine arriva per il Natale anche Valentina (Cristiana Capotondi), figlia di Giulio e Marina, che porta con se Francesco (Raoul Bova), l’uomo che vuole sposare… ma c’è un problema: Francesco non ha le braccia ma ai futuri suoceri non va a genio l’idea che la loro figlia oltre che da moglie dovrà fare da badante al suo uomo, così fanno di tutto per far lasciare i due.

Con l’arrivo delle festività natalizie i cinema italiani si riempiono di film a tema e per “a tema” non si intende solo film che hanno il Natale come punto focale, ma anche quei film che arrivano puntuali per rispettare una tradizione che lo spettatore cinematografico italiano ben conosce e generalmente tende a celebrare: cinepanettoni, commedie votate ai buoni sentimenti e cartoon (tra cui l’immancabile Disney). Quest’anno abbiamo fatto l’incetta di film “a tema” e, in barba alla fantomatica crisi economica che aleggerebbe sul Belpaese, arrivano tutti con estrema puntualità; all’abituale cartoon della Disney (che quest’anno è il bel Frozen – Il regno di ghiaccio) e al cinepanettone prodotto da De Laurentiis (Colpi di fortuna), quest’anno si affiancano addirittura due contendenti: Pieraccioni (Un fantastico via vai), che ad anni alterni si affaccia puntuale nei cinema, e la new entry Fausto Brizzi che paradossalmente è il più tematico dei film “a tema” con Indovina chi viene a Natale?.

Brizzi è un grande punto interrogativo nel panorama cinematografico italiano: talento o bluff? Il suo esordio da regista, che risale all’ormai lontano 2006 con Notte prima degli esami, ci suggeriva che fosse un “talentuoso”, vista la freschezza e la simpatia del suo film generazionale. Ma già all’indomani di quel successo molto è stato rimesso in discussione a causa dell’immotivato remake-lampo del film (Notte prima degli esami: Oggi, che fu definito “newquel”… mah!), a cui hanno seguito film ad episodi gradevoli ma troppo simili l’uno all’altro (Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi), fino ai deludenti e recentissimi Come è bello far l’amore e Pazze di me. Ora Brizzi cambia un po’ la formula del suo operato, pur rimanendo molto riconoscibile nello stile, e porta sul grande schermo quello che è il suo miglior film dai tempi di Notte prima degli esami.

Angela Finocchiaro, Cristiana Capotondi e Raoul Bova

Angela Finocchiaro, Cristiana Capotondi e Raoul Bova

Innanzitutto Indovina chi viene a Natale? ha una bella sceneggiatura, scritta dallo stesso Brizzi insieme a Fabio Bonifacci e il fido Marco Martani, che usufruisce di personaggi molto ben caratterizzati e di dialoghi brillanti che ci rimandano più alla commedia sofisticata americana che al classico film natalizio all’amatriciana. Indovina chi viene a Natale? tiene la struttura corale di tutti i film di Brizzi, eliminando la frammentazione episodica di opere come Ex per raccontarci una storia compatta che si estende su più generazioni pur racchiudendo l’intera vicenda all’interno di una sola famiglia… ovviamente molto allargata. E il tema della famiglia è proprio il fulcro dell’intero film che non si rifà più di tanto al classico canovaccio della storia romantica che un po’ caratterizza tutto l’iter registico di Brizzi, bensì si concentra sui rapporti famigliari con mille sfaccettature e frecciatine di politicamente scorretto che fanno ridere a denti stretti ma divertono di cuore. In questo film tutto inizia da un lutto, la scomparsa dell’amato capofamiglia e la conseguente difficoltà di riunire una famiglia in occasione di una festività importante come il Natale dove quella mancanza per forza di cose si farà sentire. A una mamma che in quattro mesi non è ancora riuscita ad elaborare quel lutto (interpretata dalla brava Isa Barzizza) vanno ad unirsi una serie di personaggi che ricalcano stereotipi senza adagiarsi a facili cliché. Quindi alla coppia di industriali del nord, falsi perbenisti e arricchiti, si affianca la famiglia del sud dedita alle tradizioni e all’arte di arrangiarsi (bella la trovata della fiction sul padre morto); tra di loro c’è anche la “fatalona” romana (una sempre attraente Claudia Gerini) che non fa altro che incappare in rapporti con uomini sbagliati. Insomma, l’Italia è tutta rappresentata con luoghi comuni che abilmente si mascherano da altro, vengono efficacemente compattati e coesistono con naturalezza. Se però la dimensione meridionale rappresentata dal fratellastro interpretato da un sempre magnifico Carlo Buccirosso è quella che meno emerge dalla vicenda, molto viene approfondita la storia del diversamente abile interpretato da Raoul Bova, che da origine a molte gag realmente divertenti che mettono alla berlina i pregiudizi e la “cattiveria” del futuro suocero Abatantuono. Poi c’è il segmento con Claudio Bisio protagonista, che se la deve vedere con due bambini pestiferi (interpretati da Niccolò Calvagna e Rosa Alessandra Enginoli, figlia della Gerini anche nella realtà), che donano al film quel tocco da commedia quasi disneyana per la quale il talento comico di Bisio è perfetto.

Insomma con Indovina chi viene a Natale? si ride, ci si diverte e ci si riesce anche a commuovere. Pur abbracciando l’idea dei buoni sentimenti, Brizzi realizza un film che si allontana dal reale buonismo di certe sue prove passate e citando Stanley Kramer porta al cinema il miglior film italiano delle feste di quest’anno.

Roberto Giacomelli

 

PRO CONTRO
  • Si ride e ci si diverte con un film di Natale diverso dagli altri.
  • Tutti gli attori sono bravi e perfettamente in parte.
  • Una buona sceneggiatura.
  • La vicenda di Buccirosso e famiglia passa troppo in secondo piano.
  • Alla fine i buoni sentimenti irrimediabilmente hanno il sopravvento.
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