Io e Lulù, la recensione

Non si contano i film che mettono al cento della storia il rapporto tra un cane e un essere umano, un rapporto mirato, il più delle volte, alla crescita interiore del protagonista umano che prende consapevolezza dei suoi limiti e di quelli della sua razza proprio dall’interazione con l’amico a quattro zampe. E, purtroppo, questo tipo di prodotti ha un vero e proprio record nerissimo: alla fine il cane muore. Il modo più semplice per giocare le carte della commozione e accattivarsi il favore del pubblico. In maniera molto astuta, la promozione del film interpretato e co-diretto da Channing Tatum, Io e Lulù, ha giocato proprio su questo nefasto dato palesando fin dalla locandina e dal trailer quello che potremmo anche considerare un auto-spoiler: alla fine il cane non muore!  

Il marine degli Stati Uniti Briggs, in congedo a causa di un trauma cerebrale avuto in seguito all’ultima missione, passa le giornate pregando i suoi conoscenti dell’esercito di riassumerlo, di dargli una nuova possibilità di reinserimento. E un compito si presenta: deve portare Lulù, un indisciplinato pastore belga in dotazione delle forze cinofile, al funerale di Nogales, collega di Briggs nonché soldato assegnatario e migliore amico di Lulù. Ma la convivenza durante il lungo viaggio non sarà affatto facile e Lulù finirà nei guai più di una volta.

Lo stesso Channing Tatum, che con questo film esordisce alla regia al fianco dell’amico e collega Reid Caroline, sceneggiatore dei due Magic Mike, ha dichiarato che l’esigenza di raccontare la storia del soldato Briggs e di Lulù nasce da una vicenda personale. L’attore, infatti, quando ha iniziato a lavorare al film aveva appena perso la sua cagnolina alla quale era estremamente legato e aveva anche prodotto il documentario War Dog: A Soldier’s Best Friend di Deborah Scranton, dedicato proprio ai “cani da guerra”. La storia di Io e Lulù è, dunque, una fusione tra le due esperienze e conferisce alla star di esprimere con ironia ed empatia il proprio affetto per il mondo canino permettendogli anche di fare il grande salto nel mondo della regia.

Io e Lulù

Nella sua estrema semplicità, Io e Lulù (che in originale titola semplicemente Dog) è un film che intrattiene senza annoiare pur non conferendo mai un valido motivo per essere ricordato. Si percorre costantemente la via della commedia leggermente diluita nel dramma personale di un uomo che ha servito il suo Paese e poi è stato abbandonato con una pacca sulla spalla e nient’altro. Briggs ha problemi di salute, il film si apre mostrandolo a terra, ai piedi del letto, dopo uno dei frequenti malori che lo colgono durante la notte. Questo è il ben servito dopo anni passati in guerra, avvolto dalla solitudine e dalla monotonia quotidiana che lo spingono a cercare un futuro proprio in quel settore che sembra averglielo negato.

Io e Lulù

La strada per nulla in discesa di Briggs si incrocia con quella di Lulù, che corre quasi in parallelo, un cane palesemente traumatizzato dalla recente perdita e incattivito da anni passati al fronte, istruito alla violenza e all’attacco. Il destino di Lulù è segnato: dopo il funerale verrà abbattuta. Briggs inizialmente accetta tutto ciò come un semplice lavoro, un modo per reinserirsi in quell’ambiente, ma prevedibilmente il rapporto con il cane lo cambierà profondamente.

Costellato da momenti brillanti, quasi comici che non sempre vanno a segno, Io e Lulù è un film leggerissimo, il classico prodotto per famiglie che fa la felicità dei palinsesti televisivi di prima serata. Channing Tatum se la cava egregiamente, soprattutto come attore, grazie a una ormai presa di coscienza dei suoi limiti di cui è riuscito a fare un vantaggio. A livello registico, invece, non c’è nessun guizzo ma neanche pretese, un prodotto medio, un compito portato a casa con la sufficienza.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
Un film leggero e gradevole, ottimo per una prima serata televisiva all’insegna del disimpegno. Senza infamia e senza lode, un film medio che non fa mai nulla per emergere.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Io e Lulù, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.