La bambola assassina torna con Il culto di Chucky, disponibile in DVD

«Ciao, mi chiamo Chucky, ti va di giocare?» con questa frase, tra le tante registrare e fornite in dotazione del bambolotto “Tipo Bello” (Good Guys), faceva il suo ingresso nella scena del cinema horror Chucky, il bambolotto dai capelli rossi nonché reincarnazione del serial-killer Charles Lee Ray (Brad Dourif). Era il 1988 quando nacque La bambola assassina, diretto da Tom Holland e sceneggiato da Don Mancini, fu subito fulmine a ciel sereno e quel simpatico e spietato “Tipo Bello” entrò immediatamente nell’immaginario collettivo di un certo cinema dell’orrore assicurandosi un posto d’onore a quella tavola popolata da tutte le icone del cinema horror post-moderno: Freddy Krueger, Jason Voorhees, Michael Myers, Letherface e Pinhead. Da quel momento, Chucky divenne l’amato protagonista di una saga longeva che continua ancora oggi senza mostrare segni di cedimento. L’ultimo capitolo Il culto di Chucky, che per la precisione è il settimo, arriva direttamente sul mercato dell’home video con Universal Pictures Home Entertainment.

A differenza di quanto accaduto a tutti i suoi “colleghi” sopraccitati, vittima negli anni di remake o reboot, prequel o stravolgimenti vari, Chucky è riuscito in quell’ardua missione di portare avanti sempre la stessa storia, capitolo dopo capitolo, senza nessun cambio-rotta improvviso. Una cosa non facile, soprattutto se consideriamo che si tratta di una saga che si è costruita a poco a poco nell’arco di trent’anni. Eppure la linea narrativa orizzontale è stata sempre la stessa e persino gli attori sono ancora oggi quelli che hanno dato avvio alla saga nell’ormai lontano 1988. Un merito, questo, che va indubbiamente attribuito a Don Mancini, il creatore del personaggio, che ha “coccolato” la sua bestiola film dopo film, inizialmente come soggettista e sceneggiatore (i primi quattro) e successivamente anche come regista (gli ultimi tre).

In Il culto di Chucky la storia riparte esattamente lì dove l’avevamo lasciata alla fine del sesto film, La maledizione di Chucky, con il ritorno sulla scena della nemesi originale di Chucky, il “piccolo” Andy Barcley (che ha sempre il volto di Alex Vincent e ormai piccolo non è più), che ancora traumatizzato per i fatti che hanno movimentato la sua infanzia è determinato a uccidere Chucky una volta per tutte. Al tempo stesso, però, Nica (Fiona Dourif) è stata rinchiusa in un manicomio criminale poiché ritenuta colpevole di aver assassinato tutti i membri della sua famiglia. Quando lo psichiatra che la tiene in cura decide di ricorrere alla dolls-therapy per le sessioni di gruppo, utilizzando proprio una bambola “Tipo Bello”, una serie di macabri omicidi inizia a sconvolgere l’istituto.

Don Mancini decide di proseguire sullo stile registico adottato con il precedente capitolo, riportando la saga su toni decisamente seriosi e accantonando, perciò, quello spirito da commedia grottesca che con Il figlio di Chucky stava prendendo il sopravvento. Bene così, molto bene. Siamo dalle parti dell’horror nudo e crudo, con una meccanica molto classica che per certi versi ci ricorda il bellissimo Nightmare 3 – I guerrieri del sogno, e che questa volta sceglie di schiacciare sul pedale del gore e dello splatter raggiungendo vette di violenza che mai erano state così alte all’interno della saga. Oltre al già citato Andy Barcley, per la gioia di tutti i fan storici, si segnala anche il ritorno dell’iconica Jennifer Tilly e dell’irresistibile bambolotta Tiffany così come c’è spazio, in un doppio finale dopo i titoli di coda, per Kyle, la sorella adottiva di Andy vista in La bambola assassina 2 che, inutile puntualizzarlo, ha ancora il volto di Christine Elise.

Universal Pictures Home Entertainment, purtroppo, decide questa volta di distribuire Il culto di Chucky solamente in formato DVD negandoci così la possibilità di visionare quest’ultima avventura del “Tipo Bello” in alta definizione. Nonostante ciò, quello messo sul mercato da Universal è un DVD di tutto rispetto che riesce a sfruttare a pieno le potenzialità del supporto ed è accompagnato anche da una serie di contenuti extra decisamente appetitosi. Tra questi troviamo un backstage di 6 minuti, Dentro la follia de “Il culto di Chucky”, supportato da interviste allo staff tecnico ed artistico del film e una featurette di 5 minuti interamente dedicata al lavoro degli effetti speciali, Da bambolotto ad assassino: le incarnazioni di Chucky, utile a scoprire l’incredibile lavoro che si nasconde dietro ogni singolo movimento del bambolotto assassino. Si continua poi con La casa della bambola, uno special di 7 minuti dedicato all’intera saga, e tre sequenze tagliate dal cut finale visionabili con il commento audio del regista Don Mancini. Ultimo, il commento audio a tutto il film di Mancini e del capo animatore pupazzi Tony Gardner.

Giuliano Giacomelli

IL CULTO DI CHUCKY di Don Mancini

Label: Universal Pictures Home Entertainment

Formato: DVD

Video: 1.78:1

Audio: Dolby Digital 5.1 Inglese, Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Olandese, Danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Islandese

Extra: Scene eliminate con commento del regista, Dentro la follia de “Il culto di Chucky”, Da bambolotto ad assassino: le incarnazioni di Chucky, La casa della bambola, Commento audio al film del regista Don Mancini e del capo animatore pupazzi Tony Gardner.

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2 Responses to La bambola assassina torna con Il culto di Chucky, disponibile in DVD

  1. Fabio ha detto:

    MERAVIGLIOSO e seppure solo al fantafestival di roma va fatta la menzione che almeno li, Chucky è tornato al cinema tricolore dopo anni di assenza, certo è triste vedere che un un film di tale bellezza esca solo in una sala per un festival e per grazia ricevuta quando le porcate colme di jumpe scare risibili o mockumentary patetici trovano miglior distribuzione del mitico bambolotto, ma vabbè, io al cinema c’ero e tanto mi basta. Concordo in toto con la recensione, un horror folle duro e crudo senza troppo humor, Mancini si conferma un autore a tuttotondo, ora restiamo in attesa dell’ottavo capitolo con la speranza che la distribuzione sia migliore.

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