La Bella e la Bestia: dalla pagina allo schermo

“Chi potrebbe mai amare una Bestia?”

La Bella e la Bestia narra le vicende di Belle, buona e delicata fanciulla, che viene imprigionata in un castello da un’orrenda Bestia, vittima di un incantesimo. Innamorandosi del mostro, la giovane spezza la maledizione e la Bestia torna ad essere un bellissimo principe.

È una delle fiabe più amate e famose, che ha goduto negli anni di moltissimi adattamenti sia per il cinema che per la televisione.

Le origini della storia sono ambigue. Giovanni Francesco Straparola ne pubblicò una prima versione nel 1550 all’interno de Le piacevoli notti e Charles Perraut ne scrisse un adattamento per I racconti di mamma Oca nel 1697.

La vicende narrate sono state interpretate in moltissimi modi, alcuni studiosi vi leggono un invito a guardare oltre le apparenze e una rappresentazione della crescita e del raggiungimento della maturità, simboleggiato dalla trasformazione della Bestia in Principe,

altri la vedono come una critica sociale ai matrimoni di convenienza. Questo accade, ad esempio, nella prima versione ufficiale della fiaba, scritta da Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve e pubblicata in Francia nel 1740, all’interno de La jeune américaine, et les contes marin.

bella e bestia classic

Una raffigurazione della classica fiaba di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve

La storia esplora approfonditamente i due background familiari di Belle e del Principe/Bestia, mettendo in luce le difficoltà delle rispettive famiglie a trovare un equilibrio, anche a causa dell’infelicità coniugale. L’autrice “denuncia” la società contemporanea, in cui le donne sono spesso costrette a sposare uomini per natura peggiori di una bestia.

La versione più popolare, che anche se molto diversa trae spunto da quella della Villeneuve, è di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, pubblicata nel 1756 all’interno del Magasin des enfants, ou dialogues entre une sage gouvernante et plusieurs de ses élèves.

In questa versione Belle è la terzogenita di un ricco mercante, dolce e comprensiva a differenza delle due sorelle cattive e viziate. Quando il padre cade in disgrazia e decide di partire per vedere se il carico di una delle sue navi si è salvato, a differenza delle due sorelle che vogliono in dono vestiti e gioielli, lei chiede al padre di portarle una delle rose che crescono in quel lato del regno.

L’uomo non riesce a recuperare nulla, tornado si imbatte in una tempesta di neve e si rifugia in un castello con un magnifico roseto. Mentre cerca di cogliere una delle rose per la figlia minore, compare una bestia che dice di essere il padrone del castello e lo accusa di essere un ladro. Il mercante cerca di spiegare le sue ragioni, ma la Bestia non lo ascolta, gli consegna un baule pieno di ricchezze e gli fa promettere di tornare di lì a tre mesi per pagare la sua insolenza con la vita, oppure in alternativa di portargli sua figlia minore. Belle, sentendosi in colpa per essere la causa di quanto accaduto al padre, decide di partire alla volta del castello.

Il mostro la tratta con grande cura, ricoprendola di onori e ricchezze. Ogni sera le chiede di sposarlo, ricevendo sempre una risposta negativa. Le fa dono di uno specchio magico, con cui può vedere chi o cosa desidera e la ragazza scopre che il padre è gravemente malato. La Bestia le concede di andarlo a trovare, ma se la ragazza non tornerà entro una settimana, lui morirà di dolore.

La bella e la bestia nel film di Jean Cocteau

La bella e la bestia nel film di Jean Cocteau

Le sorellastre, invidiose di vederla così felice e in salute, la trattengono con l’inganno e così, quando torna finalmente al castello, trova la Bestia in fin di vita. In lacrime, gli promette che lo sposerà e il mostro si tramuta in un bellissimo principe. Anni addietro era stato trasformato da una strega in una bestia e solo se fosse riuscito a farsi sposare da una fanciulla avrebbe rotto l’incantesimo.

Nel 1945 il regista Jean Cocteau scrive e dirige il primo e più fedele adattamento cinematografico della fiaba, con Belle interpretata da Josette Day e Jean Marais nel doppio ruolo della Bestia e di Avenant (in italiano Splendore), malvagio spasimante della ragazza e unica “licenza autoriale” che il regista si concede.

Nel finale infatti, non sono le sorellastre a ingannare la ragazza per trattenerla lontana dal castello, ma Splendore, che saputo dell’enorme tesoro della Bestia, vuole appropriarsene. In una delle ultime scene l’uomo riesce a entrare nel Padiglione di Diana, dove il mostro conserva le sue ricchezze, ma viene colpito da un freccia scoccata dalla statua della dea, che per incanto ha preso vita. Morendo, Avenant prende le sembianze del mostro, mentre la Bestia si risveglia con l’aspetto dell’uomo. Dopo una titubanza iniziale, Belle lo riconosce e i due si dichiarano eterno amore.

Il film di Cocteau contribuisce più di ogni altro alla creazione di un’iconografia, legata soprattutto al personaggio della Bestia, destinata ad entrare nell’immaginario collettivo e ad essere ripresa in molti dei futuri adattamenti dell’opera.

Nel 1962 Edward Small e Robert E. Kent producono la prima versione americana de La Bella e la Bestia. La storia non ha nulla a che vedere con la fiaba classica e vede il protagonista maschile, il principe Eduardo (Mark Damon) , vittima di un sortilegio che ogni notte lo costringe a trasformarsi in un feroce licantropo. L’unica a ergersi in sua difesa è la bellissima  Althea (Joyce Taylor) che resterà al suo fianco nonostante tutto.

I richiami alla produzione horror della Universal sono molti, a partire dal make-up creato da Jack P. Pierce che per anni lavora per la famosa casa di produzione creando le sembianze di popolarissimi mostri come Frankenstein e La Mummia, oltre che de L’Uomo Lupo (1941) a cui la Bestia chiaramente si ispira.

Il primo film musicale de La Bella e la Bestia, risale al 1987. Diretto da Eugene Marner, è una coproduzione Usa/Israele, le cui riprese si sono svolte interamente nel paese mediorientale.

Molto fedele alla fiaba della Beaumont, fa parte della raccolta Cannon Movie Tales, una serie di film realizzati nella seconda metà degli anni Ottanta, prodotti da Menahem Gloan e Yoram Globus e ispirati alle fiabe classiche. Purtroppo l’esperimento si rivelò un insuccesso e dopo il primo film proposto nelle sale, Il potere magico, si preferì far uscire i successivi direttamente in home edition.

La bella e la bestia nella versione d'animazione Disney

La bella e la bestia nella versione d’animazione Disney

Il 13 Novembre 1991 esce negli USA la più famosa versione cinematografica della fiaba, il film d’animazione La Bella e la Bestia prodotto dalla Disney.

Già negli anni Trenta, dopo il successo di Biancaneve e i Sette Nani (1937), Walt Disney aveva l’ambizione di creare un adattamento della fiaba, ma la sfida per il team di animatori si rivelò troppo ardua e dopo l’uscita della versione di Cocteau il progetto venne definitivamente accantonato. Ripreso nel 1988, è il terzo film d’animazione (dopo La spada nella roccia e La carica dei 101) a svilupparsi su script invece che su storyboard, con la sceneggiatura di Linda Woolverton.

È uno dei maggiori successi della casa di produzione e il primo film d’animazione ad essere nominato agli Oscar nella categoria “Miglior Film”.

La storia è chiaramente ispirata alla favola classica, anche se con alcune variazioni. Belle è figlia unica e suo padre è un inventore e non un mercante, il castello delle Bestia è stato “maledetto” insieme a lui e la servitù trasformata in oggetti d’arredamento che parlano e si muovono. Viene ripresa dal film del 1945 la figura del malvagio corteggiatore di Belle, che qui prende il nome di Gaston e, a differenza di Avenant, ha mire solo sulla ragazza e non sul tesoro del mostro. Sarà lui nel finale a guidare una spedizione punitiva, con echi pesantemente “frankensteinani”, dal villaggio al castello della Bestia, dove troverà la morte.

Il film ebbe un sequel La Bella e la Bestia – Un magico Natale (1997) ambientato nel Natale successivo alla rottura dell’incantesimo e un midquel Il mondo incantato di Belle (1998), costituito da tre mini-storie ambientate durante la permanenza di Belle al castello, quando il principe era ancora trasformato in bestia.

La bella e la bestia in versione televisiva con Linda Hamilton e Ron Perlman

La bella e la bestia in versione televisiva con Linda Hamilton e Ron Perlman

Nel 2011 il regista Daniel Branz scrive e dirige l’adattamento per il cinema di Beastly, romanzo della scrittrice Alex Flinn ispirato alla fiaba. Kyle (Alex Pettyfer) è un giovane e ricco studente di New York. Convinto che nella vita la bellezza sia tutto, maltratta e sminuisce chiunque non ritenga alla sua altezza. Una delle sue vittime, Kendra, è in realtà una strega che decide di vendicarsi trasformandolo in una sorta di “Frankenstein”, calvo e ricoperto di cicatrici. Solo l’amore Linda (Vanessa Hudgens) riuscirà a redimerlo e salvarlo.

Il film si inserisce indubbiamente all’interno del filone “dark-romantico” di storie d’amore tra il “mostro” e la bella di turno, iniziato da Twilight e terminato (almeno per ora) con Warm Bodies.

La prima versione televisiva della fiaba, è un film prodotto dalla Hallmark Hall of Fame Productions nel 1976, con George C. Scott  nel ruolo della Bestia e Trish Van Devere in quello di Belle. Nonostante la vittoria di Scott come miglior interprete maschile agli Emmy, il film non ebbe particolare successo.

Tra il 1987 e il 1990 la CBS realizza La Bella e la Bestia, una serie composta da tre stagioni, le prime due di 22 episodi e l’ultima di 12.

La protagonista Catherine (Linda Hamilton) è un’avvocatessa di New York, la cui vita si intreccia con quella di Vincent (Ron Perlman), orrenda bestia che vive nei tunnel sotterranei della metropoli.

Alla base dell’incredibile successo, oltre all’appeal dei due protagonisti, vi è anche il mix di crime e romanticismo, in grado di far appassionare alle vicende un pubblico molto vasto e variegato.

L’11 Ottobre 2012 va in onda sulla CBS il primo episodio di una nuova serie, Beauty and the Beast, ispirata a quella degli anni Ottanta. Catherine (Kristin Kreuk) è una detective della omicidi di New York e Vincent (Jay Ryan) è un ex soldato che nei momenti di rabbia si trasforma in una bestia, a causa di esperimenti genetici cui era stato sottoposto in passato. La serie, ancora in corso, è comporta da 2 stagioni di 22 episodi l’una.

Kristin Kreuk e Jay Ryan in The Beauty and the Beast

Kristin Kreuk e Jay Ryan in The Beauty and the Beast

La ABC nel 2011 inizia a produrre C’era una volta, serie tv che racconta le vicende degli abitanti di Storybrook, cittadina del Maine, che si scoprono essere i protagonisti della fiabe più famose, vittime di una maledizione che li ha privati della memoria e costretti a vivere come esseri umani. In parallelo a quanto accade nella piccola città, ci viene mostrato quanto  successo prima che il sortilegio venisse scagliato.

Belle (Emilie de Ravin) è una principessa, suo padre disperato per le condizioni in cui versa il regno, colpito dalla carestia, chiede aiuto a Tremotino. Questi gli chiede in cambio del servizio sua figlia, che vuole impiegare come sguattera nel suo castello.

Anche se il Re è fermamente contrario, la ragazza decide di sacrificarsi ed andare con il mostro. Durante il periodo di permanenza nel castello, scoprirà che Tremotino non è così malvagio come vorrebbe far credere e finirà per innamorarsene, ricambiata.

Il 12 febbraio 2014 è uscito nelle sale francesi La Bella e la Bestia, una coproduzione Francia/Germania, diretto da Christophe Gans con protagonisti Vincent Cassel nel ruolo della Bestia e Léa Seydoux in quello di Belle. Il film si annuncia come una rivisitazione della favola della Beaumont con contaminazioni dal film di Cocteau.

L’uscita in Italia è prevista per il 27 febbraio 2014 sotto l’etichetta di Notorious Pictures.

Susanna Norbiato 

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