La Setta: l’horror internazionale di Michele Soavi in Blu-ray

Frutto dell’iniziativa di crowdfunding StartUp di CG Entertainment, si riaffaccia sul mercato home video italiano La Setta, terzo lungometraggio diretto dal talentuoso Michele Soavi, per la prima volta in Italia in alta definizione blu-ray disc.

Uno dei rari rappresentanti del cinema horror anni ’90 made in Italy, La Setta porta dentro di sè ancora la verve e la visionarietà del cinema di genere del decennio precedente a cui si unisce quell’ambizione produttiva che avrebbe portato il cinema horror nostrano a una presenza in sala sempre più rara e legata ai grandi nomi.

Michele Soavi veniva dal grande successo internazionale de La Chiesa, che aveva diretto nel 1989 dietro la produzione di Mario Cecchi Gori e la produzione esecutiva di Dario Argento, un precedente tanto buono da incoraggiare la medesima produzione nell’affidare allo stesso Soavi anche il film successivo in cui Argento era coinvolto inizialmente da regista. In quegli anni Soavi era alle prese con la pre-produzione di Golem, un horror fantastico tratto da Gustav Meyrink per il quale stava facendo sopralluoghi a Praga, quando fu contattato dallo stesso Dario Argento per dirigere una sceneggiatura su cui Gianni Romoli e Luca Verdone avevano lavorato a lungo e sulla quale lo stesso Argento aveva messo e rimesso mano fino a ben cinque stesure. Soavi accettò a discapito del suo Golem, che non fu più realizzato.

La setta

Dario Argento, che si trovava alla quarta produzione di un film non suo, dopo Demoni, Demoni 2… l’incubo ritorna e La Chiesa, in una vecchia intervista ha dichiarato che l’idea per il prologo de La Setta gli venne da un’esperienza personale di quando, pochi anni prima, era a Los Angeles e al semaforo lo avvicinò un hippie dall’aria inquietante che – a suo dire – era sicuramente un delinquente. Da qui l’immagine di Damon, il leader della setta dei Senza Volto che nel prologo del film è responsabile di una strage. A sentire Soavi, invece, il personaggio che poi sarebbe stato interpretato da Tomas Arana, era costruito sul modello di Charles Manson e notando le non poche connessioni con il capolavoro di Roman Polanski Rosemary’s Baby il tutto avrebbe una macabra connessione.

Il film fu girato tra il settembre e il novembre del 1990 tra Los Angeles (il prologo), Francoforte (gli esterni) e gli Studi De Paolis di Roma (gli interni) per un’uscita al cinema nel marzo del 1991. Il successo de La Chiesa non fu bissato anche se La Setta, grazie anche al cast internazionale, fu venduto in tutto il mondo; in molti attribuiscono lo scarso appeal del film sia all’eccessiva durata (125 minuti) che al suo ritmo lento. Effettivamente, se non salutiamo oggi La Setta come tra i migliori lavori di Soavi (ma fu comunque un passo avanti in confronto a La Chiesa) è a causa di un evidente indecisione di rotta in fase di scrittura, risultato di rimaneggiamenti e tagli dettati dal ridimensionamento di budget all’ultimo minuto. Intelligentemente, però, Soavi si affidò al suo talento visivo infarcendo la tangibilità della storia con frequenti incursioni oniriche e facendo di un film strutturalmente debole un gioiello a tratti surreale ricco di invenzioni di regia.

La setta

Supportato dalla fotografia sospesa tra sogno e realtà di Raffaele Mertes, Soavi si è sbizzarrito nella citazione artistica e se Ascesa all’Empireo di Bosch è costantemente presente nelle frequenti scene che riguardano il pozzo, possiamo sicuramente cogliere un’influenza da Gli amanti di Magritte – che poi sarà esplicitamente ripreso in una scena di Dellamorte Dellamore – nella funzione del panno/sindone che veicola la permanenza di Moebius Kelly/Herbert Lom. Un’insistenza sui dettagli, primi e primissimi piani, inquadrature “impossibili” di chiara derivazione argentiana, come il movimento nei tubi dell’acqua o il percorso dell’insetto nella narice, sono segnali di una grande libertà espressiva e di una voglia di mettersi in gioco, di lasciare il segno.

Anche se La Setta predilige la costruzione dell’atmosfera, la crescente paranoia e l’infittirsi del mistero, non mancano scene di grande impatto gore a cui ha prestato la sua professionalità Sergio Stivaletti, mi riferisco alla scena barkeriana della scarnificazione del volto e l’aggressione del marabù, che tra l’altro rappresenta una delle più originali incarnazioni cinematografiche del Maligno che si siano mai viste.

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Un’ultima nota va al cast che vede come protagonista Kelly Curtis, sorella minore di Jamie Lee Curtis e figlia di Janet Leigh, nota Marion Crane in Psycho e non è un caso, infatti, se una delle prime vittime in La Setta si chiama proprio Marion Crane e viene uccisa a coltellate con una costruzione della scena che cita – con variante – proprio la nota scena della doccia del film di Hitchcock. Fondamentale il contributo di Herbert Lom, divenuto famoso come Dreyfus nella saga de La Pantera Rosa, che qui riveste il ruolo del sinistro uomo anziano che entra di prepotenza nella vita della protagonista condannandola a ospitare l’Anticristo. Infine, da segnalare due volti cari al cinema italiano di genere, Giovanni Lombardo Radice e Mariangela Giordano, quest’ultima protagonista di una delle scene più cult del film.

La prima versione blu-ray de La Setta prevede, come è giusto che sia, un nuovo master HD che dona una particolare verve visiva al film: i colori pastello, i contrasti tra interni ed esterni, l’azzurro dell’acqua e della misteriosa gelatina parassita. Visivamente parlando è un buon lavoro che cede un po’ il fianco solo in una alternanza tra immagine pulita e sottile grana da pellicola che non dona completa uniformità dell’immagine. Audio in doppia traccia, sia originale che italiana, Dolby Digital 2.0 e DTS HD 5.1, quest’ultima più evidente negli effetti sonori che nei dialoghi.

La setta

Corposo il comparto extra del bu-ray con una serie di interviste molto interessanti curate dal team di Nocturno. Troviamo un’intervista a Michele Soavi, una al co-sceneggiatore Luca Verdone, ancora un’altra a Gianni Romoli e un corposo college di interviste, raccolte nello speciale La setta dei Senza Volto, che comprende i contributi di Dario Argento, Sergio Stivaletti, lo scenografo Antonello Geleng, l’attore Giovanni Lombardo Radice e i critici Davide Pulici, Claudio Bartolini e Ilaria Feole.

Roberto Giacomelli

LA SETTA di Michele Soavi

Formato: Blu-ray disc

Label: CG Entertainment

Video: 16/9 HD 1080p 1.85:1

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano – Inglese; DTS HD Master Audio 5.1 Italiano – Inglese

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Ma l’horror mio non muore, Intervista a Michele Soavi • Dentro le catacombe, Intervista a Luca Verdone • I segreti del pozzo, Intervista a Gianni Romoli • La setta dei senza volto, Interviste a Davide Pulici, Dario Argento, Claudio Bartolini, Antonello Geleng, Ilaria Feole, Giovanni Lombardo Radice, Sergio Stivaletti • Trailer

Potete acquistare il blu-ray disc del film La Setta cliccando qui. Di seguito un estratto dagli extra.

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