La periferia si racconta: in home video La terra dell’abbastanza e Manuel

Quando Matteo Garrone, nel 2008, ha portato nelle sale l’adattamento cinematografico del best-seller di Roberto Saviano (Gomorra) il cinema italiano si preparava a non essere più lo stesso. Un nuovo filone stava per imporsi, con fare prepotente ed anche un po’ arrogante, un ritorno al neorealismo ma in una versione più spregiudicata ed estrema. A muovere l’interesse di questi nuovi narratori, a differenza di quelli di ieri, non è più la vita della povera gente messa in ginocchio dalla guerra bensì le gesta di quella povera gente costretta a vivere ai margini della società e che ha individuato nel crimine l’unica via d’uscita. Se Garrone ha lanciato l’idea è stato Caligari, prima di morire, a trasformare l’idea in moda con Non essere cattivo. Dall’uscita nelle sale di quest’ultimo, infatti, non si contano più le proposte italiane di film che raccontano la periferia romana nelle sue sfumature più sgradevoli e scorrette con la continua ricerca di un look cinematografico “sporco” pronto a creare un filo d’unione tra il cinema e il documentario.

Adesso CG Entertainment, affiancata prima da Adler Entertainment e poi da Tucker Film, ci propone in home video due tra i titoli più recenti appartenenti – più o meno – proprio a questo filone. Il primo di cui vi parliamo è La terra dell’abbastanza, esordio alla regia dei Fratelli D’Innocenzo, a cui segue un’altra opera prima, quella di Dario Albertini, che con Manuel realizza un interessante film che solo di striscio tocca questo filone di cui si sta parlando.

Presentato nella sezione “Panorama” al Festival di Berlino 2018, in La terra dell’abbastanza si raccontano le scorribande di Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), due giovani della periferia romana la cui vita cambia per sempre quando, una notte, per sbaglio investono con l’auto e uccidono un uomo. Presi dal panico, i due fuggono a chiedere aiuto a Danilo (Max Tortora), padre di Manolo, e solo il giorno dopo quest’ultimo scopre che la vittima è il pentito di un clan criminale. Padre e figlio decidono di prendere l’occasione al balzo e rivendicano l’omicidio in modo che il ragazzo possa entrare a far parte dello stesso clan con lavoretti che gli permettono di tirar su qualche soldo. Col passare dei giorni, Manolo porta dentro anche Mirko e i due si trovano coinvolti in una serie di crimini che annullano completamente la loro facoltà di distinguere il Bene dal Male.

Partendo da un presupposto che ci ricorda molto da vicino il su citato  Non essere cattivo di Claudio Caligari, La terra dell’abbastanza è un film sull’amicizia e l’alienazione mascherato da crime movie. L’ambiente, i personaggi e alcuni eventi lo ascrivono in pieno al filone di cui fanno parte i successi seriali di Gomorra e Suburra, ma è da subito chiaro che il film dei fratelli D’Innocenzo è solo marginalmente interessato ad approfondire le dinamiche criminali e la scalata all’illegalità dei suoi personaggi. Piuttosto La terra dell’abbastanza si focalizza con convinzione sul rapporto tra i due protagonisti Mirko e Manolo, che trovano nell’incidente automobilistico che apre il film il pretesto per una crescita interiore che li porta a scontrarsi per la prima volta con la vita e con l’ingresso nell’età adulta.

Quello dei Fratelli D’Innocenzo è un piccolo film, ma sa parlare alle masse e lo fa con quella partecipazione e quell’empatia che non sempre si riescono a trasmettere, soprattutto in quel cinema italiano che va oltre la commedia.

CG Entertainment e Adler Entertainment portano in home video La terra dell’abbastanza sia in edizione DVD che in Blu-ray disc. Il supporto ad alta definizione convince molto, mostrando una buona cura un po’ sotto tutti i punti di vista. È la traccia audio, in italiano DTS-HD MA 5.1 e Dolby Digital 2.0, a mostrare qualche piccolo punto debole a causa di alcuni dialoghi leggermente soffocati ma, come spesso accade quando si ha tra le mani un prodotto italiano di questo tipo, si tratta di un problema relativo più alla presa diretta del film che all’edizione home video. Ottimo il reparto video, invece, grazie ad un’immagine molto nitida che sfrutta in pieno le potenzialità del supporto. Tra i contenuti extra troviamo 7 scene tagliate dal montaggio finale, un’intervista ai Fratelli D’Innocenzo (3 minuti), un’intervista a Luca Zingaretti (2 minuti) ed una terza e brevissima intervista a Max Tortora (1 minuto). Concludiamo con il trailer del film.

Dalla periferia “violenta” dei Fratelli D’Innocenzo veniamo a quella raccontata da Dario Albertini in Manuel, un’affascinante e coraggiosa opera prima che ci racconta la periferia attraverso uno sguardo differente e disilluso. Quella raccontata da Albertini non è una storia di malavita, va subito chiarito, e il suo protagonista – a differenza di Mirko e Manolo de La terra dell’abbastanza – non è un ragazzo che cede alla corruzione poiché incapace di scindere il Bene dal Male. Manuel, interpretato da uno straordinario Andrea Lattanzi, è un ragazzo che al contrario sa scindere molto bene ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. In perfetta contrapposizione ai soliti “anti-eroi” raccontati in questa tipologia di storie, Manuel è un ragazzo con la testa apposto che cerca di fare il possibile pur di mantenersi “pulito” senza cadere mai in quella tentazione che invece dilaga attorno.

Manuel è un ragazzo di diciotto anni cresciuto in un istituto per minori privi di sostegno familiare. Ora che è diventato maggiorenne ha deciso di lasciare l’istituto per farsi una vita in autonomia ed assaporare il gusto dolce e amaro della “libertà”. Una volta fuori dall’istituto, Manuel pensa bene di andare subito a trovare sua madre Veronica (Francesca Antonelli), chiusa in prigione da cinque anni e desiderosa di ricominciare una vita fuori dalle sbarre. Manuel si lascia così convincere dall’avvocato di sua madre a fare domanda al tribunale per farsi assegnare l’arresto domiciliare della donna. Prima di poter avanzare la domanda, però, Manuel dovrà appianare una serie di problematiche e capire se è davvero pronto a prendersi responsabilità così grandi.

Pur raccontando la periferia con uno sguardo cinematografico quasi da docu-film, il film di Albertini è ascrivibile al genere solamente in parte perché ci racconta quel “mondo” filtrato solo ed esclusivamente dagli occhi del suo protagonista. Non ci sono buoni, non ci sono cattivi, non c’è il Bene e non c’è il Male. C’è solamente Manuel che, spaesato e disorientato, si trova a muovere i primi passi in un mondo “spento” che ha perso miti e modelli, un mondo che non è stato capace di rinnovarsi e che quindi appare totalmente esaurito di risorse, un mondo deprimente che a Manuel non appartiene e che il ragazzo non riesce a sentire suo in nessuna maniera.

A malincuore, segnaliamo che CG Entertainment e Tucker Film distribuiscono Manuel solamente su supporto DVD. Un vero peccato perché l’alta definizione avrebbe sicuramente potuto incrementare la forza visiva del film, sottolineando al meglio i colori plumbei della fotografia mirati a raccontare un microcosmo ormai “abbandonato” e andato totalmente alla deriva in cui è difficile, se non impossibile, iniziare una nuova vita.

Il DVD, tuttavia, svolge bene il suo lavoro sfruttando il supporto davvero al massimo. Il video – nei limiti del possibile – appare nitido così come la traccia sonora (Dolby Digital 5.1) è capace di offrire un buon ascolto dall’inizio alla fine. I contenuti extra sono molto interessanti e si traducono in due corti di Dario Albertini (Christian e L’abbandono non è lontano), un backstage di 4 minuti ed una reel di foto di scena.

Roberto e Giuliano Giacomelli

LA TERRA DELL’ABBASTANZA dei Fratelli D’Innocenzo

Label: CG Entertainment e Adler Entertainment

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 2,35.1 – HD1080 24p

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 5.1, Italiano Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Scene tagliate, Interviste, Trailer

MANUEL di Dario Albertini

Label: CG Entertainment e Tucker Film

Formato: DVD

Video: 16/9 – 1,85.1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Christian, L’abbandono non è lontano, Backstage, Foto di backstage

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