La via degli angeli e Lei mi parla ancora: il cinema di Pupi Avati in DVD

Con oltre cinquant’anni di ininterrotta attività tra cinema e televisione, e con almeno un paio di autentici capolavori in filmografia (La casa dalle finestre che ridono e Regalo di Natale), Pupi Avati è ad oggi un vero e proprio maestro della settima arte italiana. Con un’abilità invidiabile nell’alternare generi e linguaggi cinematografici (dall’horror alla commedia parodistica, dal dramma agrodolce al film di formazione), il cinema di Pupi Avati è diventato oggi un marchio di fabbrica. In tutti questi anni è stato capace di creare un suo personalissimo immaginario, un vero e proprio universo di toni e sapori, in cui il reale si fonde con il sognante e in cui il folclore scende a patti con il moderno. Una genialità, quella intrinseca al suo cinema, che ha saputo persino dare vita ad un intero genere, il gotico padano, che dagli anni ’60 ad oggi continua ad ispirare le nuove generazioni di cineasti. Grazie a CG Entertainment e Mustang Entertainment torna disponibile su supporto fisico DVD uno dei suoi film meno celebrati, La via degli angeli, e insieme a questo vi parliamo anche della sua ultima fatica, Lei mi parla ancora, disponibile in home video sempre grazie ai canali di CG Entertainment.

Dopo aver dato il suo ennesimo contributo all’horror italiano (L’arcano incantatore) e dopo aver alternato un dramma agrodolce (Festival) alla commedia più canonica (Il testimone dello sposo), nel 1999 Pupi Avati sente la necessità di tornare un po’ alle sue origini. Lo fa con il delizioso La via degli angeli, un film che potrebbe erroneamente essere etichettato come “minore” all’interno della sua filmografia ma che invece racchiude in sé tutta quell’essenza e tutta quella forza che ha caratterizzato il cinema dell’autore bolognese sin dai suoi esordi.

Nato dall’esigenza molto intima di realizzare un film da dedicare a sua madre, tristemente scomparsa poco tempo prima, in La via degli angeli Pupi Avati compie un percorso nei suoi ricordi e prova ad immagine come potesse esser stata la giovinezza dei suoi genitori.

Siamo nell’Italia d’inizio ‘900, ai piedi dell’Appennino emiliano. Ines (una bellissima Valentina Cervi) è una giovane neo-diplomata che vive con una certa ansia l’arrivo della festa estiva che si tiene tutte le estati nel suo paesino: una balera organizzata appositamente affinché tutti gli scapoli della zona possano conoscere belle ragazze desiderose di maritarsi. Mentre il fratello di Loris (Gianni Cavina, che interpreta un personaggio senza nome) se ne va in giro per le campagne emiliane a reclutare improbabili scapoloni da portare a ballare, Ines spera con tutta sé stessa che possa ricevere l’invito a danza da Angelo (Libero De Rienzo), un giovane donnaiolo che tuttavia sembra non accorgersi nemmeno dell’esistenza della ragazza.

In questo anomalo viaggio nei suoi ricordi, a metà strada tra il faceto e il grottesco, Pupi Avati porta in scena un film in cui le memorie di infanzia si fondono con la sua immaginazione all’insegna di quel delizioso mondo contadino che solo Avati sembra riuscire a fotografare. Il mondo del contado de La via degli angeli è esuberante, irresistibile nei suoi tratti folcloristici e preda di un’ignoranza genuina che ha lo scopo di restituirci il ritratto di un’Italia favolistica, perduta e dimenticata o che forse, più semplicemente, non è mai esistita.

Fuori catalogo ormai da molti anni, La via degli angeli torna disponibile su supporto fisico grazie a Mustang Entertainment e ai canali distributivi di CG Entertainment che rieditano (solo in DVD) l’edizione messa sul mercato in passato da Medusa.

Tecnicamente parlando, l’edizione DVD ripropostaci da Mustang e CG non brilla in fattore di qualità. In modo particolare è il quadro video a soffrire maggiormente a causa di un’immagine che, in alcuni momenti, risulta un po’ carente in nitidezza. Buono invece l’ascolto, che restituisce una traccia in italiano Dolby Digital 2.0 di ottima comprensione. Molto bene il reparto dei contenuti extra che offre il trailer del film e una corposa ed interessante intervista a Pupi Avati e suo fratello Antonio (produttore del film) della durata di 25 minuti.

Voltiamo pagina.

Facciamo adesso un salto nel futuro e precipitiamo dunque nel “presente”. Dal 1999 finiamo perciò nel 2021, anno d’uscita di Lei mi parla ancora, ad oggi ultima fatica del cineasta bolognese realizzata in piena pandemia come produzione Sky Original.

A undici anni di distanza dal bellissimo Una sconfinata giovinezza, Pupi Avati torna a prendere di petto un tema a lui molto caro, quello dell’anzianità, e lo fa prendendo in esame una delicata e struggente storia d’amore che si trasforma, ancora una volta, in un tenerissimo viaggio nei ricordi.

Ma quello che Avati ci racconta è un amore “storico”e nostalgico, un amore che può appartenere solo ed esclusivamente al passato poiché oggi, per via degli enormi cambiamenti sociali ed economici che hanno cambiato il nostro Paese, non sarebbe più replicabile.

Nino (Renato Pozzetto / Lino Musella) e Rina (Stefania Sandrelli / Isabella Ragonese) sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente. Il giorno del loro matrimonio, arrivato poco dopo essersi conosciuti, si sono giurati reciprocamente amore eterno con la convinzione che, se si fossero amati tutti i giorni come il primo, avrebbero raggiunto l’immortalità. E così hanno fatto, per tutta la vita. Ma adesso Rina è gravemente malata e quando muore lascia Nino nella confusione, nello sconforto totale, nella tristezza d’essere rimasto per la prima volta solo dopo sessantacinque magnifici anni. Preoccupata per la salute mentale dell’anziano padre, Elisabetta (Chiara Caselli) ingaggia uno editor romano con velleità da romanziere (Fabrizio Gifuni) con lo scopo di stare dietro a Nino e aiutarlo a scrivere un libro sulla sua vita. Unico modo, secondo Elisabetta, per far distrarre suo padre e aiutarlo in questa tragica elaborazione del lutto.

Tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi, Lei mi parla ancora è una delicatissima riflessione sul lutto nonché un’interessante analisi su quanto si sia modificata la sfera relazionale nel corso degli anni. Nel compiere questo discorso, Pupi Avati mette giustamente da parte l’ironia per immergersi con serietà e nostalgia in una storia tanto dolce quanto amara, tenera e struggente al tempo stesso.

Per l’occasione, il regista bolognese sfodera una delle sue solite armi vincenti, ossia quella di impiegare in un ruolo drammatico un noto volto prelevato direttamente dal mondo della commedia. Lo ha fatto varie volte con Diego Abatantuono (Regalo di Natale), lo ha fatto con Massimo Boldi (Festival), con Antonio Albanese (La seconda notte di nozze), con Ezio Greggio (Il papà di Giovanna) e Christian De Sica (Il figlio più piccolo) e adesso lo fa con Renato Pozzetto che torna dopo anni a recitare un ruolo da protagonista. Una scelta decisamente azzeccata, quella di Avati, perché Pozzetto – oltre al gran mestiere che lo ha sempre contraddistinto – riesce a donare la giusta fragilità e la giusta leggerezza ad un ruolo assolutamente drammatico come quello di Nino.

Con Lei mi parla ancora Pupi Avati restituisce ancora una volta una preziosa lezione di cinema e confeziona un film d’ampio respiro (basti pensare che si snoda su due piani temporali differenti) che ha il solo demerito di durare troppo poco (nemmeno un’ora e mezza). Un problema, questo, che si traduce in una palese difficoltà a sviluppare bene tutto il potenziale racchiuso nella storia e nei suoi personaggi.

Lei mi parla ancora è disponibile su supporto fisico grazie a Vision Distribution e, ancora una volta, grazie a CG Entertainment. Purtroppo però, come spesso accade, l’ultima fatica di Pupi Avati arriva sul mercato home video solamente in supporto DVD. Non è prevista, dunque, un’edizione ad alta definizione.

Tutto sommato, però, l’edizione DVD del film si difende bene riuscendo a sfruttare al massimo le potenzialità (limitate) del supporto. Il quadro video offre un’immagine molto nitida, sempre attenta al dettaglio visivo così come ai contrasti tonali. Alla stessa maniera soddisfa il reparto audio che comprende due tracce in italiano, sia Dolby Digital 5.1 che 2.0. Tra i contenuti extra troviamo un backstage di 14 che, oltre ad offrirci sguardi sul set durante le riprese in epoca covid, viene impreziosito da interviste al cast tecnico e artistico.

Giuliano Giacomelli

LA VIA DEGLI ANGELI di Pupi Avati

Label: Mustang Entertainment, CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 1.2:35 – 16/9

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Trailer, Intervista a Pupi e Antonio Avati

Puoi acquistare il DVD di La via degli angeli cliccando su questo link.

LEI MI PARLA ANCORA di Pupi Avati

Label: Vision Distribution, CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 1.85:1 – 16/9

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0; Italiano Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Backstage

Puoi acquistare il DVD di Lei mi parla ancora cliccando su questo link.

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