La vita di Adele, conferenza stampa a Roma con regista e attori

La vita di Adele, diretto da Abdellatif Kechiche, ha vinto la Palma d’oro come miglior film all’edizione 2013 del Festival del Cinema di Cannes. Ora, grazie a Lucky Red, abbiamo la possibilità di vedere il film di Kekchiche anche in Italia, distribuito in 150 copie dal 24 ottobre.

Ma il 16 ottobre il regista Kechiche con gli attori Adele Exarchopoulos – che nel film interpreta la protagonista – e Salim Kechiouche sono venuti a Roma e hanno incontrato la stampa in una conferenza che si è tenuta in mattinata presso il cinema Quattro Fontane.  

Di seguito il botta e risposta con il regista e gli attori.

Mentre a questo link potete leggere la nostra recensione di La vita di Adele.

Possiamo considerare La vita di Adele come una sorta di sequel di Venere nera, vista la continuità delle tematiche portanti dei due film?

Abdellatif Kechiche. Questa è una giusta interpretazione, visto che l’amore è la tematica principale di entrambi i film. Ma ci sono tanti temi in La vita di Adele: il destino, l’incontro tra due persone che vengono da classi sociali differenti e come l’amore travalichi questa condizione. La vita di Adele può anche essere definito un “romanzo di iniziazione”, la storia di una donna libera e forte.

La vita di Adele è un film estremo nel voler mostrare la vita proprio nel modo in cui la vita è. Secondo lei, il cinema può spingersi ancora oltre nel rappresentare la vita?

Abdellatif Kechiche. Si può sempre andare oltre, il cinema può approfondire le verità che abbiamo dentro, mettere a nudo le persone. Per questo quando faccio i casting chiedo estrema disponibilità sul set agli attori.

Si fa molta fatica a credere che voi attori abbiate una vita diversa da quella che viene mostrata nel film. In che modo vi siete preparati ai personaggi che dovevate interpretare?

Adele Exarchopoulos. Quella che avete visto non è la mia vita! C’è stato un grande lavoro dietro questo film e sul mio personaggio, c’è stato soprattutto un lavoro di costruzione. Ma ci sono stati anche momenti di improvvisazione, come la scena nell’autobus che potete vedere all’inizio del film.

Salim Kechiouche. Fin dal primo giorno si è creata una grande alchimia tra noi e questo ci ha aiutato moltissimo. Poi, come diceva Adele, sul set c’è stata una grande costruzione dei nostri personaggi.

Adele Exarchopoulos protagonista di La vita di Adele

Adele Exarchopoulos protagonista di La vita di Adele

Guardando La vita di Adele si ha l’impressione che si tratti di un film su cui c’è stata una grande lavorazione, durata anni. Per caso ci lavora da prima degli altri suoi film?

Abdellatif Kechiche. Il film no, ma i temi che tratta sono in ballo da tanto tempo. Comunque c’è molta continuità nei miei film, forse è questo che da il senso di lavorazione lunga e complessa.

Dopo la vittoria a Cannes ci sono state le polemiche, poi il trionfo negli Stati Uniti al New York Film Festival. Come sta vivendo questo tragitto che il suo film sta compiendo? Pensa che tutto questo possa essere legato al tema dell’omosessualità trattato nel film?

Abdellatif Kechiche. Questa vita avventurosa era già cominciata durante le riprese, per le tematiche, per la scelta degli attori.

Sono reazioni forti che mi hanno colpito da vicino; me lo chiedo anche io da cosa sia dovuto, ma non so darle una risposta.

Vista questa “avventura”, oggi rifarebbe comunque questo film pur conoscendo il suo iter?

Abdellatif Kechiche. Questa domanda vale per tutti i film che ho fatto. Certamente posso dirti che avrei potuto fare di meglio, però questa volta ho avuto meno frustrazioni in confronto al passato dopo aver terminato un film perché mi da l’impressione che questo abbia la forza di andare avanti da solo più degli altri.

Quando ha saputo che a Cannes il presidente della giuria sarebbe stato Steven Spielberg, che ha un modo di fare cinema molto diverso dal suo, cosa ha pensato?

Abdellatif Kechiche. Sapevo che si sarebbe interessato a questo film perché comunque lo avrebbe valutato per l’aspetto registico e non solo contenutistico. Spielberg è un grande uomo di cinema, quindi non ho pensato che non avrebbe capito il mio film. Poi quando mi dicono che fa cinema diverso dal mio non riesco a capire il perché, visto che lui ha diretto anche film come Il colore viola e non solo Indiana Jones!

Lea Seydoux e Adele Exarchopoulos

Lea Seydoux e Adele Exarchopoulos

In La vita di Adele si fa molto riferimento alla scuola, all’istruzione e all’importanza della formazione scolastica. Lei cosa pensa di questo argomento?

Abdellatif Kechiche. Avevo già mostrato il mio interesse per l’istruzione scolastica nel film La schivata. Quella volta ho conosciuto tanti insegnanti e ho visto il loro modo di lavorare, come ci tengono ai loro alunni. È un lavoro importante perché è indispensabile per la crescita dei nostri figli. Purtroppo è anche un lavoro che spesso è nell’ombra, malgrado sia molto importante.

Emma è un personaggio coerente e con le idee sempre chiare. La mia impressione è che abbia usato il tradimento di Adele per liberarsi di lei. Possibile che sia stato quello l’unico momento nel film in cui ha davvero recitato?

Abdellatif Kechiche. Per me Emma  è uno strumento nel destino di Adele, serve a rivelare quello che Adele ha in se. L’aspirazione verso la libertà di Adele emerge proprio grazie ad Emma.

Il modo fisico in cui i personaggi agiscono nel film – mangiare, fare sesso, toccarsi i capelli – sembra abbia un’importanza fondamentale. È così?

Abdellatif Kechiche. La cosa che colpisce è l’appetito per la vita di Adele, che sia esso rappresentato dal magiare o dal fare l’amore. È così che il personaggio si mette in pericolo.

Adele Exarchopoulos. Sono stata aiutata dal fatto che il film è stato girato in ordine cronologico e che il film comincia con la fine del liceo, che era proprio la mia età quando ho fatto il film! Abbiamo lavorato su dei dettagli, tipo il toccarmi spesso i capelli, cosa che io faccio realmente.

Il fatto che Adele sia una persona libera emerge anche da questa sua vitalità nel fare le cose quotidiane, nel ballare, mangiare, fare sesso.

Ho saputo che per questo film ci sono ben 250 ore di girato e che esiste una versione uncut da 4 ore. Sarà possibile vederla nell’edizione home video del film?

Abdellatif Kechiche. Ci sono scene molto belle che non ho potuto includere nel montaggio finale del film, tipo le lezioni a scuola. Non so in quanti realmente guarderanno la versione di quattro ore in cui ci sono queste scene, ma no, ti posso assicurare che per ora non uscirà in DVD.

Roberto Giacomelli

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One Response to La vita di Adele, conferenza stampa a Roma con regista e attori

  1. michela ha detto:

    bellissimo

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