Michelangelo Infinito, la recensione

Michelangelo Infinito, documentario diretto da Emanuele Imbucci, è un viaggio unico e sorprendente attraverso le vita e le opere del genio assoluto dell’arte universale: Michelangelo Buonarroti. Dopo lo straordinario successo di Caravaggio – l’Anima e il sangue, il film prodotto da Sky Italia, Magnitudo e True Colours presenta nelle vesti del Maestro – già in vita riconosciuto come uno dei maggiori artisti di tutti i tempi – un ottimo Enrico Lo Verso e traccia un ritratto avvincente, di forte impatto emotivo e visivo, dell’uomo e dell’artista Michelangelo.

Uomo schivo e inquieto, pervaso da forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie. Di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese e da punti di vista inediti ed esclusivi, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso evoluti e sofisticati effetti digitali. 15 set, quasi 2 anni di lavoro, 8 mesi di pre-produzione, 2 mesi di riprese, 10 mesi di post-produzione, 200 persone coinvolte nel progetto e oltre 70 ore di girato. Questi i numeri di Michelangelo Infinito.

Ci si riempie gli occhi con le immagini che godono della magistrale fotografia di Maurizio Calvesi, le orecchie con le musiche quanto mai coinvolgenti di Matteo Curallo e l’intelletto in toto davanti alle opere eterne di Michelangelo. Non ci sono solo il David, la Pietà e la Cappella Sistina, ma viene presentata la vicenda personale, in modo innovativo e visivamente accattivante, di un uomo passionale, introverso, pensieroso, sensibile e soprattutto geniale. “Ho potuto scoprire un Michelangelo che non conoscevo. Un uomo – racconta l’attore palermitano Enrico Lo Verso – di una complessità meravigliosa sempre alla ricerca della perfezione”. La pellicola traccia un profilo poco conosciuto del Buonarroti e ricrea atmosfere e sensazioni paragonabili quasi a quelle che si provano entrando nella Cappella Sistina. Quasi. La verità è che nulla è paragonabile a quell’emozione enorme che sfiora la sindrome di Stendhal che si prova mettendo piede nella Sistina ma, il lavoro egregio fatto dal regista e dallo staff tecnico tutto restituisce la vibrazione interiore che si prova dinnanzi all’opera dell’artista toscano. Gli effetti tecnologici con la definizione del 4K HDR sono apprezzabili in tutta la loro maestosità, in particolare nel lungo piano sequenza tra i più spettacolari del film: la ricostruzione ed evoluzione degli affreschi della Cappella Sistina Michelangiolesca. Il film compie un’impresa senza precedenti: ripercorre i cambiamenti della decorazione pittorica della Cappella dal 1508, anno in cui il giovane Michelangelo viene incaricato da Papa Giulio II di sostituire la precedente decorazione, fino alla conclusione del Giudizio Universale nel 1541. Operazione complessa e preziosissima, mai tentata prima, che, al di là dell’impegno profuso nella ricostruzione filologica di un insieme andato perduto per sempre, punta a consegnare alla storia una suggestione di credibile spettacolarità della Sistina, così come non si è mai vista prima.

La forza dello spettacolo del cinema incontra l’emozione dell’arte attingendo da ricchissimo di materiale tanto vario e cronologicamente completo da rendere possibile un ritratto biografico inedito. Il progetto, distribuito da Lucky Red, è stato realizzato con la collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media e gode del Riconoscimento del Mibac – Direzione Generale Cinema, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, con il Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara.

La struttura narrativa si snoda attraverso il racconto dei due protagonisti, Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari, interpretato da Ivano Marescotti, vestiti da Maurizio Millenotti. Protagonista assoluta, al fianco dei due interpreti, la Cava di Marmo di Carrara. Scenografia suggestiva, evocativa e di forte impatto emotivo; firmata da un grandioso Francesco Frigeri.

Michelangelo Infinito potrebbe essere assunto come paradigma di un nuovo genere cinematografico, compiendo una transizione che possiamo definire da “documentari cinematografici” a “film documentati” o anche film di “autorevole finzione” spiega Mons. Dario Edoardo Viganò, Assessore del Dicastero per la comunicazione, durante la presentazione del film presso il Braccio Nuovo dei Musei Vaticani. In effetti la finzione è assolutamente autorevole. Ogni scelta narrativa e visiva è stata studiata e realizzata nel rispetto delle fonti e con la massima accuratezza filologica. Ad esempio i monologhi di Vasari sono tratti fedelmente dalle sue Vite, quelli di Michelangelo sono tracciati a partire dalle sue Lettere e Rime; le sequenze visive sono documentate.

L’arte è vita. Conoscere, omaggiare e raccontare in maniera eccelsa chi ha saputo donare al mondo opere infinite e immortali alle quali, davvero, manca solo la parola è operazione quanto mai necessaria e importante per il nostro presente, che ha, purtroppo, il vizio di dimenticare il passato. “C’è questo bisogno di migliorarsi continuamente, di affrontare nuovi territori e di andare avanti. Questo scavare dentro sé stessi, – afferma Lo Verso – questo continuo riferimento alla cultura del suo tempo e anche alla cultura del passato che è formazione, è ciò che ti fa essere ciò che sei. Vorrei che questo Michelangelo potesse riuscire, come ha fatto il Michelangelo vero, a lasciare la voglia del bello in chi lo guarda.” La voglia del bello è il tassello fondamentale per continuare a costruire una società degna di essere chiamata tale. 

Michelangelo Infinito è un film-evento, in sala dal 27 settembre al 3 ottobre. É un film che dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole, durante quell’ora di Storia dell’Arte, che ad alcuni sembra tanto noiosa (!) e che dovrebbe trovare spazio anche in tanti musei di tutto il Mondo.

Ilaria Berlingeri

PRO CONTRO
Riprese, scenografia, musiche, costumi.

Tutte le scene girate nella Cava di Marmo di Carrara.

L’accento troppo siculo di Enrico Lo Verso.
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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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