Mr. Peabody e Sherman, la recensione

Se un bambino può adottare un cane, perché mai un cane non potrebbe adottare un bambino? Questo è quello che si chiede Mr. Peabody, un cane non proprio come tutti gli altri. Peabody è un cane molto, molto speciale. È un genio, uno scienziato, un atleta professionista, un cuoco provetto, un premio Nobel, indossa occhiali da vista e papillon ed è il papà adottivo del piccolo Sherman, un bambino un po’ ingenuo desideroso di conoscenza. Mr. Peabody ha anche inventato e costruito una macchina del tempo chiamata “tornaindietro” che utilizza, assieme a Sherman, per tornare in epoche passate e vivere in prima persona importanti eventi che hanno segnato la storia. Quando però Sherman fa usare il “tornaindietro” alla sua compagna di classe Penny, disobbedendo agli ordini di Peabody e alle regole basilari dei viaggi nel tempo, la situazione si complica e i due dovranno trovare una tempestiva soluzione per evitare gravi sconvolgimenti storici e salvare il futuro.

Un cane laureato dall’aspetto e il savoir faire di un vero e proprio nerd e un bambino occhialuto pel di carota che vuole imparare tutto ciò che c’è da sapere, questi sono Mr. Peabody e Sherman, i due “eroi” molto singolari di questa stramba avventura che vede totalmente capovolto il rapporto uomo-cane. Peabody è si un cane, ma è anche il padre adottivo del simpatico ed impacciato Sherman, un bambino che svolge contemporaneamente la funzione di figlio adottivo ma anche quella di piccolo e ammaestrato animaletto domestico. Una coppia decisamente stravagante e fuori dagli schemi creata nel 1959 da Ted Key all’interno del programma animato Rocky e Bullwinkle (conosciuto in Italia anche come Rocky lo scoiattolo volante e Bullwinkle l’alce maschio). I due strambi personaggi diventano protagonisti di una serie animata, dal carattere avventuroso, intitolata  L’improbabile storia di Peabody e intenta a proporre viaggi nel tempo ricchi di rocambolesche avventure in ere storiche sempre differenti. Un modo furbo, senz’altro, di unire l’aspetto ludico del cartone animato ad uno più didattico grazie agli approfondimenti storici propinati in ogni puntata.

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Godendo quasi unicamente di sporadici passaggi su emittenti private, quella di Mr.Peabody e Sherman è sempre stata una serie animata poco conosciuta nel nostro Paese. Ora, però, si prepara a ricevere il suo riscatto dal momento che lo strano duo è finito in possesso della DreamWorks che ha svecchiato i personaggi, modernizzandoli grazie all’utilizzo della computer grafica e rendendoli a tre dimensioni con un 3D finalmente efficace, e li ha resi protagonisti di un lungometraggio per il grande schermo dal titolo immediato Mr.Peabody e Sherman.

A differenza dei prodotti marchiati Disney, che spesso appaiono particolarmente sofisticati e ambiziosi, le avventure animate proposte da casa DreamWorks sono generalmente caratterizzate da narrazioni più semplici e linguaggi maggiormente consoni a target più bassi. Diretto da Rob Minkoff (Il re leone, Staurt Little)Mr.Peabody e Sherman non si sottrae a questa politica aziendale e il prodotto finale mira chiaramente ad un pubblico molto giovane.  Basta guardare un solo fotogramma del film, notando una grafica dai colori vivacissimi e dai tratti morbidi ed esemplificati, per capire celermente qual è il pubblico di richiamo. Lo stile visivo giocoso viene unito, proprio come la serie animata originale, ad un contenuto velatamente didattico, che si fa strada tra molteplici personaggi ed eventi storici attraversando tre ere ben distinte fra loro: l’antico Egitto, il Rinascimento italiano e la guerra di Troia. Ma non allarmiamoci, il film è didattico più o meno come lo era il Non ci resta che piangere di Benigni e Troisi. L’aspetto educativo è tenuto nel giusto modo a freno in privilegio di un racconto comunque avventuroso  che non dimentica mai d’essere una commedia ed appare ricco di situazioni irriverenti ed ironiche che non tardano a sfociare, di tanto in tanto, anche in un simpatico citazionismo cinematografico.

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Suoi nostri schermi arriva con un doppiaggio molto convincente, che vede coinvolto Massimo Lopez come voce di Mr.Peabody, affidata in originale al simpatico Ty Burrell (la serie di successo Modern Family).

Un’operazione sicuramente adatta ai più piccoli, che resteranno divertiti con intelligenza, ma al tempo stesso riesce a trovare il giusto modo di risultare gradevole anche ad un pubblico più adulto grazie ad un ritmo ed un’irriverenza di fondo che accompagnano l’avventura dall’inizio alla fine. Mr.Peabody e Sherman è un film adatto a tutta la famiglia!

Giuliano Giacomelli

Pro Contro
  • Un film d’animazione carico di ritmo e con un umorismo mai invasivo.
  • Grafica morbida e colorata.
  • Riesce a trovare il giusto equilibrio per essere adorato dai bambini ed apprezzato dagli adulti.
  • Molto buono, una volta tanto, l’uso del 3D.
  • L’intreccio narrativo è molto semplice ed elementare, in perfetta sintonia con tutte le produzioni animate DreamWorks.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Mr. Peabody e Sherman, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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