Napoli Comicon 2016: l’anteprima di Outcast e l’incontro con il cast [Foto]

Il primo grande evento dell’edizione 2016 del Napoli Comicon è stato l’anteprima di Outcast, la nuova serie firmata dal creatore di The Walking Dead Robert Kirkman, in arrivo il 3 giugno negli Stati Uniti e tre giorni dopo anche su Fox Italia.

Il cast della serie, che in questi giorni è in tour europeo e ha partecipato anche a un red carpet romano, ha incontrato il pubblico del Napoli Comicon rispondendo alle domande degli spettatori e raccontando diversi aneddoti riguardanti questa serie horror che già promette brividi a palate.

Ma cos’è Outcast?

Dopo il successo planetario degli zombi di The Walking Dead, diventato in pochi anni un fenomeno editoriale e televisivo, Robert Kirkman ci riprova e dai misteri della morte passa a quelli della fede. Il primo numero di Outcast – Il reietto arriva nelle edicole statunitensi il 25 giugno 2014 grazie a Image Comics e pochi mesi dopo anche in Italia con Salda Press (che da noi distribuisce anche The Walking Dead).

outcast imgLa storia di Outcast si concentra sulla vita poco felice di Kyle Barnes, un trentenne solo e introverso che passa le giornate rinchiuso nella sua vecchia casa di famiglia, in West Virginia, lontano da qualsiasi interazione sociale, malgrado sua sorellastra Megan tenti in tutti i modi di riallacciare un rapporto con lui. Nel passato di Kyle c’è un doppio trauma: da bambino veniva pesantemente maltrattato dalla madre, che scoprirà posseduta dal demonio, mentre in tempi più recenti, prima che si chiudesse nel suo guscio di solitudine, il Male si è impossessato anche della sua compagna Allison, che ha quasi ucciso la loro bambina. In entrambi i casi Kyle stesso è riuscito ad estirpare il demonio, con metodi decisamente violenti. E’ per questo che il manifestarsi dei segnali di una possessione demoniaca nel piccolo Joshua spingono i paesani e il reverendo Anderson a contattarlo per tentare di scacciare ancora una volta il Maligno.

Questo è solo l’inicipit della serie a fumetti, disegnata da un ispiratissimo Paul Azaceta che trova un particolare espediente per creare l’atmosfera giocando con contrasti molto netti, ripreso anche nel plot della puntata pilota della serie tv prodotta da Chris Black per Cinemax. Un pilot che porta la firma dell’esperto in cinema horror Adam Wingard, già regista di You’re Next e di alcuni episodi di V/H/S e The ABCs of Death, e si adegua con fedeltà quasi maniacale alla controparte cartacea.

outcast 2La scelta di seguire pedissequamente le tavole di Kirkman e Azaceta, riportando in alcuni casi anche i medesimi dialoghi e inquadrature, è probabilmente la scelta più saggia, vista comunque la bontà del materiale di partenza. Le libertà di adattamento si concentrano, più che altro, nell’accentuazione dell’aspetto orrorifico lì dove il fumetto si concede maggiormente all’aspetto del dramma introspettivo. Lo stesso momento dell’esorcismo non lesina assolutamente in violenza visiva (eppure era difficile aspettarsi la riproposizione delle percosse di Kyle sul piccolo Joshua in maniera così cruda!) e si concede qualche libertà verso l’aspetto soprannaturale, con levitazioni Friedkin-style del posseduto.

In questo pilot, in cui però non compare l’uomo misterioso che perseguiterà Kyle, c’è un’ottima scrittura dei personaggi che già rende perfettamente le molte sfaccettature delle figure che popolano Outcast, nessuno dei quali mai bianco o nero, ma ricco di sfumature. Colpisce molto da questo primo episodio anche la scelta del cast, che non solo cerca il mimetismo con la controparte fumettistica (come da sempre accade in The Walking Dead), ma riesce a trovare uno stuolo di ottimi attori perfettamente calati nella parte. Ovviamente quelli che colpiscono maggiormente sono proprio i due personaggi principali, Kyle Barnes e il Reverendo Anderson, interpretati rispettivamente da Patrick Fugit (Quasi Famosi, Saved!) e Philip Glenister (Hooligans, Life on Mars). Taciturno, lunatico, dallo sguardo intenso il primo, tormentato, navigato con diversi scheletri nell’armadio il secondo, e già nelle fasi finali di questo pilot tra di loro si viene a creare quel rapporto tra giovane in cerca di redenzione e “anziano” mentore che poi sarà caratteristico della serie, dove però ognuno dei due ha qualche cosa da imparare dall’altro.

Senza scivolare nel cliffhanger a tutti costi, questo pilot di Outcast riesce comunque a creare una particolare aspettativa sul seguito della serie, facendo prospettare un buon successo anche per questa seconda creatura di Mr. Walking Dead.

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A conclusione della proiezione, si è tenuto l’incontro con il cast moderato da Gianmaria Tammaro, a cui hanno partecipato anche il direttore editoriale di Salda Press Andrea Ciccarelli, il direttore di Best Movie Giorgio Viaro e il disegnatore Ratigher, che ha realizzato un murales dedicato a Outcast negli spazi del Comicon.

A rappresentare la serie di Kirkman il cast nella sua interezza, composto da Patrick Fugit, Philip Glenister, Reg E. Cathey (che interpreta il capo della polizia Giles), Wrenn Schmidt (Megan, la sorella del protagonista) e Kate Lynn Sheil (Allison, l’ex moglie del protagonista), accompagnati dal produttore esecutivo Chris Black.

Per prima cosa è stato chiesto al cast se conoscevano il fumetto prima di iniziare a lavorare a Outcast, a cui risponde Patrick Fugit:

Ho cominciato a leggere Outcast dopo aver preso parte all’audizione per la serie tv, era incredibilmente coinvolgente e ben scritto, ma ho dovuto fermarmi a un certo punto perché le riprese mi portavano via troppo tempo. Continuerò…

Poi viene rivolta una domanda al produttore Chris Black riguardo le loro aspettative su questa serie:

Outcast è diverso da The Walking Dead, crea un terrore che viene dall’interno, meno fisico e a differenza dell’altra serie di Kirkman i protagonisti non sono costantemente in pericolo, ma il pericolo è più sottile. Però, cosi come per The Walking Dead, c’è stato un lavoro incredibile di casting mirato a trovare attori che somigliassero ai personaggi dei fumetti e allo stesso tempo fossero molto bravi. Outcast rischia davvero di creare dipendenza nello spettatore!

Philip Glenister, a una domanda di uno spettatore, racconta in che modo ha lavorato sul suo personaggio:

Il reverendo Anderson è pieno di conflitti e io non sono assolutamente così, quindi ho dovuto studiare molto per entrare in questo personaggio; in quanto guidato da Dio, anche lui ha il ruolo di guidare le persone in situazioni particolari.

Poi il cast viene interpellato su cosa ha amato della serie e del set che hanno vissuto. Il primo a prendere la parola è stato Patrick Fugit:

Quello che adoro delle storie di Robert [Kirkman ndr] è che ci mette il cuore, lui trova il terrore nel reale e io questo lo apprezzo moltissimo.

Poi continua Reg E. Cathey, l’interprete dello sceriffo Giles:

Per me la cosa più entusiasmante è stata imparare a conoscere le persone sul set. La cosa tremenda è stare sul set al freddo e al gelo, cosa che ci è capitata spesso.

E conclude Kete Lynn Shein, che nella serie è Allison.

Io avevo molte aspettative per questo progetto, ho letto il fumetto e sapevo che avevo preso parte a una grande serie!

In conclusione viene chiesto a Patrick Fugit come è stato lavorare con dei bambini soprattutto in relazione a scene molto violente che implicavano proprio la partecipazione di bambini.

Ovviamente hanno chiesto ai ragazzi il permesso di fare scene di questo genere e ai loro genitori, dando delle indicazioni ben precise su come tenere frustrazione e terrore. Il bambino che interpreta Joshua realmente mi ha tirato i capelli e morso una mano durante la scena… quel piccolo figlio di puttana!

Conclude ridendo l’attore.

Outcast arriverà in italia sul canale Fox di Sky il 6/06/16… una data decisamente inquietante!

Roberto Giacomelli

(Foto di Rita Guitto)

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