Dream Scenario, la recensione

Il professore universitario Paul Matthews comincia ad apparire nei sogni delle persone. Non solo dei conoscenti, ma anche di emeriti sconosciuti sparsi in giro per il mondo. Proprio lui, un uomo ordinario, anonimo, che si fatica a riconoscere per strada. E, infatti, nei sogni non è altro che una comparsa, un uomo che cammina sullo sfondo, che spunta da una siepe. Però questo fa di Paul una star, l’uomo che tutti conoscono senza che nessuno effettivamente sa chi sia, finendo inevitabilmente all’attenzione dei media. Più se ne parla, più Paul diventa virale all’interno dell’attività onirica di chiunque. Quando, però, i sogni in cui Paul compare si trasformano in incubi e lui stesso lascia da parte il ruolo di comparsa per diventare un protagonista, spesso malvagio e spietato, le cose cambiano e la celebrità dell’uomo gli si ritorce contro fino a trasformarlo nella persona più odiata del mondo.
Mimì – Il principe delle tenebre, la recensione

Ma lo sapete che, secondo una recente teoria, a Napoli ci sarebbe la tomba di Dracula? Si, proprio quel Dracula che ha ispirato Bram Stoker nella stesura del celeberrimo romanzo, quel principe e abile stratega rumeno che rispondeva al nome di Vlad III di Valacchia. Questa teoria risale al 2014 ed è stata supportata dall’Università di Tallinn, in Estonia, e si basa sulle incisioni che sono state ritrovate sul sepolcro del Conte Matteo Ferrillo, custodita nella chiesa di Santa Maria la Nova, nei pressi di Piazza Bovio, nel centro di Napoli. Ve la faccio breve: Dracula non sarebbe morto in battaglia, ma preso prigioniero dai turchi e poi riscattato dalla figlia Maria Balsa, che in quegli anni era rifugiata a Napoli e sposata con il più giovane dei Ferrillo; la donna fece poi tumulare il padre nel sepolcro del suocero, lasciando degli indizi sull’incisione centrale che riconducessero ai simboli della famiglia e dell’Ordine del Drago.
Partendo proprio da questa suggestiva ipotesi, ancora discussa da storici ed esperti, Brando De Sica ha costruito il suo esordio ufficiale alla regia di un lungometraggio, l’horror Mimì – Il principe delle tenebre.
Thanksgiving, la recensione del nuovo horror di Eli Roth

A cominciare dal grande classico del 1974 Black Christmas, abbiamo un gran numero di film horror sul Natale, per non parlare di quelli ambientati la notte di Halloween con in testa il capolavoro di John Carpenter; non mancano poi slasher che si svolgono il 14 febbraio (Il giorno di San Valentino, Valentine – Appuntamento con la morte e San Valentino di sangue), a Capodanno (Terror Train, Giorni contati, New Year’s Evil), a Pasqua (The Being, Serial Rabbit, Resurrection) e ci sono perfino film horror ambientati il 1° aprile (Pesce d’aprile). Ma, curiosamente, mancava all’appello il giorno del Ringraziamento, la festività che si celebra negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre da tradizione centenaria come segno di gratitudine per il raccolto dell’anno trascorso. A rimediare a questa mancanza ci pensa il buon Eli Roth con Thanksgiving, slasher-horror che nasce da un omonimo finto trailer del 2016 che faceva parte della versione lunga americana di Grindhouse di Tarantino e Rodriguez, lo stesso mucchietto di fake-trailers da cui poi hanno preso vita Hobo with a Shotgun di Jason Eisener e Machete dello stesso Rodriguez.
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, la recensione

Quando Hollywood rimette mano a un franchise a distanza di soli otto anni dalla conclusione effettiva di quel franchise c’è da farsi qualche domanda. Otto anni sono troppi per dar vita a un “semplice” proseguo che faccia leva sulla curiosità e la foga dei fan di allora, ma sono anche troppo pochi per puntare sull’effetto nostalgia o acchiappare un nuovo pubblico attraverso un reboot. Otto anni non hanno dato modo né di sentire una mancanza né di aprire la strada a spettatori più giovani cresciuti nel “mito di”. E infatti Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente è un film dal fiato cortissimo e destinato a un veloce oblio, un’opera che non si capisce se prodotta fuori tempo massimo o semplicemente troppo presto.
Il teaser trailer di Terrifier 3!

Lo scorso 1° novembre, in occasione della re-release americana di Terrifier 2, è stato proiettato nei cinema americani insieme al secondo capitolo delle avventure splatter di Art il Clown anche un teaser trailer di Terrifier 3, attualmente in fase di lavorazione e atteso nei cinema americani per il 25 ottobre 2024. Ora quel teaser trailer è stato ufficialmente pubblicato anche sul web e ve lo mostriamo.
Mad Heidi: il celebre romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri riletto in chiave exploitation con Midnight Factory

Chi non conosce Heidi? Pubblicato tra il 1880 e il 1881 e scritto dalla svizzera Johanna Spyri, Heidi è ancora oggi un apprezzatissimo romanzo di formazione. Un racconto capace di catturare quella spensieratezza e voglia di vivere tipica dei bambini e coniugarla a un’ode alla Natura che ancora oggi resta insuperata.
A rendere il romanzo della Spyri squisitamente pop ci ha pensato senza alcun dubbio l’omonima serie animata giapponese, prodotta nel 1974 dallo studio Zuiyo Eizo (da cui prenderà vita in seguito la Nippon Animation), diretta da IsaoTakahata e disegnata da Hayao Miyazaki. Una serie animata che ha goduto di grandissimo successo, trasmessa sulle emittenti nazionali per interi decenni e persino remakizzata nel 2015 attraverso un adattamento in computer graphic 3D.
Un romanzo di formazione così importante, che per decenni ha accompagnato l’infanzia di milioni di bambini, non poteva certo sfuggire a questa nuova tendenza di macchiare con il sangue ciò che da sempre è sinonimo di candore e purezza. E su questo Midnight Factory non conosce rivali!
Dopo aver distribuito lo strambo Winnie the Pooh: Sangue e miele, in cui gli adorabili animaletti che vivono nel Bosco dei 100 Acri vengono re-immaginati come bestie feroci assetate di sangue, adesso è la volta dello squinternato Mad Heidi, un frizzate mix tra comedy e splatter nella perfetta tradizione del cinema d’exploitation. Il film arriva direttamente in home video nella consueta edizione Limited Edition Blu-ray + Booklet.
Lovecraft a Roma! Il richiamo di Cthulhu arriva al teatro.

Dal 17 al 19 novembre, all’ Ar.Ma Teatro di Roma va di scena H.P. Lovecraft!
La Compagnia Sipario7 avvolgerà il palcoscenico di mistero evocando i Grandi Antichi immaginati dal grande scrittore di Providence con Il richiamo di Cthulhu.
Un giovane antropologo riceve una misteriosa valigetta appartenente a un suo cugino morto in circostanze misteriose. Dentro c’è un inquietante bassorilievo su cui è raffigurata una creatura mostruosa ed una raccolta di testimonianze sconvolgenti, tramite le quali scoprirà l’esistenza di un malvagio Culto Segreto diffuso in tutto il globo, che attende il risveglio del mostruoso dormiente Cthulhu, sepolto nella perduta città di R’lyeh, il quale da tempo si manifesta ad alcune persone chiamandole attraverso i sogni per annunciare l’imminente distruzione del genere umano.
Da Elio Germano a Salmo, tanti artisti prendono parte a Primo – Sempre Grezzo, il documentario sul rapper Primo

A partire dal RIFF – Rome Independent Film Festival, dove verrà proiettato il 22 Novembre 2023 alle ore 21:30 presso il cinema Troisi e il 24 Novembre successivo al Nuovo Cinema Aquila alle ore 22.15, inizia il percorso festivaliero di Primo – Sempre Grezzo, diretto da Guido M. Coscino e narrato dal pluripremiato attore Elio Germano, prodotto da Mauro Belardi e distribuito da Ulalà Film&co.
Un percorso che porta sul grande schermo la vita di Primo, rapper prematuramente scomparso nel 2016 e dietro il cui pseudonimo si celava il romano David Maria Belardi.
C’è ancora domani, la recensione

Già campione di incassi a due settimane dall’uscita in sala, C’è ancora domani è l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, nelle vesti di regista, sceneggiatrice e protagonista della propria opera prima. Un esordio che vede l’attrice romana interpretare Delia, una donna delle borgate romane del secondo dopoguerra, madre di tre figli e moglie di un uomo violento. Il film segue la quotidianità della donna tra le commissioni giornaliere, i doveri di madre e le sofferenze di un matrimonio travagliato; il tutto senza mai dimenticare la centralità dei sentimenti della protagonista.