Svelate le prime immagini dal set di The Well, il nuovo horror di Federico Zampaglione

Federico Zampaglione è tornato al genere horror, dopo Shadow e Tulpa – Perdizioni mortali, con il cupo thriller soprannaturale The Well, attualmente in fase di riprese per quattro settimane nei dintorni di Roma.
The Well vede protagonista Lauren LaVera, reduce dal cult Terrifier 2, nel ruolo di Lisa Gray, una restauratrice d’arte in erba che si reca in un piccolo villaggio italiano per riportare un dipinto medievale al suo antico splendore. Non sa che sta mettendo la sua vita in pericolo a causa di una maledizione e di un mostro nato dal mito e da un dolore brutale.
Piano Piano, la recensione

Piano Piano è un coming of age, ambientato alla fine anni 80, nella periferia di Napoli.
All’inizio, lo ammetto, ho alzato gli occhi al cielo. “Ce n’è davvero bisogno?”, mi sono chiesta.
La risposta, arrivata a fine film, è stata: sì, se fatti in questo modo sì.
È il 1987 e la vita di Anna si muove tutta intorno ad una palazzina in mezzo ai campi, appena fuori Napoli. È sempre più imminente la demolizione dell’immobile per far spazio al passaggio di una sopraelevata in costruzione, che porterebbe allo sfratto di molti condomini. In questo spazio di pochi passi, si intrecciano le vite e le emozioni dei giovani ragazzi protagonisti di questa storia.
The Last of Us: la prima stagione completa prossimamente in home video

The Last of Us, l’apprezzatissimo adattamento televisivo del celebre videogame della Naughty Dog che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, arriva prossimamente in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD per Warner Bros. Home Entertainment. Basata sull’omonimo videogioco di successo, The Last of Us ha registrato il secondo più grande debutto per una serie targata HBO, dietro solo ad House of the Dragon, ottenendo una crescita di audience costante nel corso della sua messa in onda, con un aumento del 75% di share nel suo finale di stagione, in onda in tutto il mondo domenica 12 marzo.
Cieco Sordo Muto, il nuovo horror di Lorenzo Lepori ispirato ad H.P. Lovecraft

Il lungometraggio horror Cieco Sordo Muto, diretto da Lorenzo Lepori (Notte Nuda, Catacomba, Grida dalla palude) si trova nelle ultime fasi di post-produzione. Il film, scritto dallo stesso Lepori assieme allo sceneggiatore Antonio Tentori (veterano del genere che vanta collaborazioni assieme a Dario Argento, Lucio Fulci e molti altri), è ispirato a un breve racconto dello scrittore Howard Phillips Lovecraft e promette di richiamare esplicitamente la tradizione del cinema gotico Italiano aggiornata ai nostri tempi.
Till Death e Malediction – La Maledizione di Arthur: Le recenti uscite Limited Edition Blu-Ray di Midnight Factory

Prosegue indisturbata la sanguinaria avanzata Midnight Factory alla scoperta delle più recenti ed interessanti uscite internazionali di genere horror e thriller. Una missione nobile, quella di Midnight, che negli ultimi anni ha portato il mercato home video italiano a scoprire alcune chicche di genere che probabilmente, senza il suo attento operato, mai e poi mai sarebbero state editate sul nostro mercato. The Sadness, Wolf Hunter e The Innocents sono solo alcuni esempi tra le più prelibate uscite recenti sotto questo marchio. Certo, se da un parte è impossibile non riconoscere all’etichetta i meriti per la squisita ricerca che compie nei confronti della selezione titoli, dall’altra bisogna anche ammettere – ma il contrario sarebbe stato davvero difficile! – che non sempre la qualità è di casa. Così che prodotti originali e ricercati, spesso audaci e indipendenti, si alternano ad altri titoli di cui forse, francamente, avremmo anche potuto fare a meno. E la combo di cui vi parliamo oggi riflette esattamente questa situazione: Till Death, il bel survival-thriller con Megan Fox, e il bizzarro Malediction – La maledizione di Arthur scritto e prodotto dal più grande uomo di cinema francese, Luc Besson.
Missing, la recensione

Nel 2018 arrivava nei cinema Searching, esordio alla regia di un lungometraggio di Aneesh Chaganty, un film che utilizzava la tecnica del desktop movie per la prima volta al servizio del genere del thriller investigativo. Oggi, a cinque anni di distanza da quel fortunato esperimento, arriva un secondo film che potremmo definire un sequel standalone di Searching, Missing, prodotto dallo stesso Chaganty da un suo soggetto ma scritto e diretto da Nick Johnson e Will Merrick che si erano occupati del montaggio del film del 2018 e qui esordiscono dietro la macchina da presa.
L’ultima notte di Amore, la recensione del thriller con Pierfrancesco Favino

Se il cinema e la letteratura di genere ci hanno insegnato una cosa sul pensionamento è che l’ultimo giorno di lavoro è spesso quello in cui se qualcosa di irrimediabilmente storto può accadere, probabilmente accadrà. Una variante specifica e bastardissima della “Legge di Murphy” che non risparmia neanche Franco Amore, onesto cittadino e poliziotto in procinto di lasciare il distintivo protagonista del thriller di Andrea Di Stefano L’ultima notte di Amore.
Women Talking – Il diritto di scegliere, la recensione

Nel 2005, in Bolivia, nella colonia mennonita di Manitoba, cominciò a diffondersi la voce che molte donne della comunità avevano subito aggressioni notturne. I mennoniti sono un movimento cristiano anabattista che sembra essere fuori dal tempo: rifiutano l’elettricità, ogni strumento tecnologico, perfino l’uso delle automobili e vivono isolati dal resto del mondo parlando solo il plautdietsch, un dialetto della Germania sud-orientale. Le donne vivono nella più completa ignoranza osservando rigide regole religiose e per loro queste presunte aggressioni erano una punizione divina, finché qualcuno non scoprì la verità: si trattava di un gruppo di uomini di una zona limitrofa che, durante la notte, si intrufolavano nelle camere da letto delle donne della comunità, di ogni età, le sedavano fino a renderle incoscienti e le stupravano ripetutamente. Questa cosa è andata avanti per anni, finché, nel 2009, i responsabili sono stati consegnati alla giustizia; nonostante ciò, da indagini successive, le donne non hanno seguito alcun percorso per elaborare il trauma, abbandonate a sé stesse e alle assurde regole del “mondo” in cui si sono trovate a vivere, senza la forza o la possibilità di fuggire.
Venus, la recensione del nuovo horror di Jaume Balaguerò

Esponente di spicco della generazione d’oro del cinema horror spagnolo del nuovo millennio, Jaume Balaguerò è uno di quegli autori molto apprezzati sia dalla critica che dal pubblico di appassionati. Un consenso figlio della sua grande capacità di rinnovarsi, di evolvere il suo stile e, soprattutto, di tratteggiare una personale idea di terrore servendosi di stilemi e filoni diversi tra loro, pur mantenendo una propria coerenza narrativa e fissando i punti cardine del suo cinema. Caratteristica, quest’ultima, riconoscibile fin dai primi lavori nei quali il regista iberico ha messo in scena alcune delle sue ossessioni più ricorrenti: ambientazioni interne, in particolare condomini o comuni ambienti domestici e familiari, e una vena nichilista tramite la quale le sue storie si trasformano in portali verso altri mondi e incubi indicibili.