Pane e Burlesque, la recensione

Pochi sanno che il burlesque nacque come spettacolo satirico in Inghilterra, nel 1700. Oggi è perlopiù associato ad un nome che evoca subito grande fascino, ovvero quello di Dita von Teese, famosa esponente di quest’arte, che ebbe il merito di riportarlo in auge dall’inizio degli anni duemila. Manuela Tempesta, al suo esordio come regista di un lungometraggio, lo riporta, invece, in una commedia al femminile ambientata nel Sud Italia.
In un paese della Puglia attraversato dalla crisi per via della chiusura della fabbrica di ceramiche, che dava lavoro a molti dei suoi abitanti, arriva come un ciclone Mimì la Petite (Sabrina Impacciatore), diva del burlesque e figlia del defunto proprietario della fabbrica sopracitata. Mimì, alias Giuliana, torna a casa per vendere le proprietà di famiglia ed iniziare un tour con 3 “colleghe”, le Dyvettes, che però ordiranno una truffa nei suoi confronti. A quel punto Giuliana, in preda alla disperazione, decide di reclutare nuove show-girls; sceglierà tre donne del posto: Teresa (Michela Andreozzi), Matilde (Laura Chiatti) e Viola (Giovanna Rei), innescando una serie di eventi a sorpresa…
L’esordio di Manuela Tempesta porta, per certi versi, una ventata di aria fresca nel cinema italiano, grazie al contrasto fra tradizione e quiete di un paese del Sud e magia sofisticata e provocante del Burlesque. In questo film, che è una sorta di Full Monty al femminile, le quattro protagoniste incarnano, infatti, debolezze e punti di forza che vanno a comporre un ritratto corale gradevole, sebbene alcune loro caratteristiche sembrino virare, a volte, sullo stereotipo.

image burlesque
Abbiamo Viola, giovane barista desiderosa di sfuggire all’atmosfera soffocante di un piccolo paese; Matilde, una giovane dolce ed innamorata del marito; Teresa, donna sulla quarantina alle prese con insicurezze fisiche ed affettive. L’unico personaggio dotato di un pizzico di verve in più è la brillante Mimì che, dietro piume e lustrini, nasconde un’interiorità fragile ed un brutto rapporto col padre. Inoltre, il contrasto tra la sua parlata pugliese e le parole francesi che inserisce continuamente nei propri discorsi risulta esilarante ed azzeccato.
Pane e burlesque ha dalla sua, quindi, molti pregi, quali l’aver utilizzato un fenomeno sociale e stuzzicante come il burlesque, o l’aver affrontato una tematica importante e delicata, come quella della crisi, in maniera leggera ma mai fuori luogo o, ancora, aver sottolineato l’importanza di superare i pregiudizi che troppo spesso la società impone.
Nonostante questi punti di forza, però, la pellicola vira, soprattutto nella parte finale, verso un tono eccessivamente lacrimoso e scelte di sceneggiatura scontate e prevedibili. Inoltre, nonostante, da un lato, mandi un messaggio positivo come quello di aguzzare l’ingegno e mostrarsi intraprendenti anche in tempo di crisi (atteggiamento tipico del mondo femminile), marcia su questa soluzione in maniera esageratamente semplicistica, andando a sfociare in un finale favoleggiante, appropriato per una commedia non impegnativa come il film in questione, ma vagamente eccessivo e che sa di già visto.

image
Un’altra debolezza si può individuare nel fatto che, da un certo punto in poi, non si dà più spazio a due delle protagoniste, Viola e Teresa, ed è un peccato, poiché avrebbero potuto avere delle potenzialità interessanti da sfruttare nel corso della narrazione.
Si tratta, dunque, di una commedia dunque gradevole, che presenta spunti e qualità registiche interessanti, che sicuramente verranno sfruttati al meglio dalla regista in prove successive, ma che, in diversi momenti, manca di mordente e fluidità.
Pane e Burlesque debutterà nelle nostre sale il 29 maggio, distribuito da 01 Distribution.

Giulia Sinceri

PRO CONTRO
  • Tematiche sociali interessanti affrontate in maniera frizzante.
  • Ruoli femminili con potenzialità.
  • Toni scontati e prevedibili.
  • Personaggi poco sfruttati.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)
Pane e Burlesque, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.