RomaFF11: Una

In una mattina come tante, Una Spencer (Rooney Mara) si veste, si trucca con cura, prende la macchina e compie un viaggio piuttosto lungo. La giovane arriva, infine, sul posto di lavoro di Ray (Ben Mendelsohn), un uomo appartenente al suo passato e con cui ha in sospeso una dolorosa resa dei conti.

Sebbene l’esordio alla regia di Benedict Andrews si configuri, inizialmente, come una sorta di duello, ben presto diventa chiaro che il film ruota principalmente attorno a Una e al suo vissuto interiore. Il particolare rapporto che la lega a Ray l’ha posta al centro di una vicenda di cui non voleva essere protagonista, ma che allo stesso tempo ha nascosto i suoi veri sentimenti.

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Il film dunque coincide con Una, mira a restituirle importanza e spessore compiendo un viaggio nella sua memoria. Viaggio che trova un equivalente suggestivo nel gioco di rincorse e fughe nel magazzino dove lavora Ray: grazie a quest’elemento si ha l’impressione, infatti, di osservare il lavoro interno del cervello di Una, la sua accettazione e contemporaneamente il rifiuto di ciò che le è successo. In questo modo le casse del magazzino diventano i ricordi che lei preleva di volta in volta per ricostruire gli eventi passati; in questo modo il suo vagare nei corridoi diventa il vagare nel labirinto della mente.

Anche il cubicolo dove avviene gran parte del confronto tra i due protagonisti assume la valenza di un luogo non-luogo, un posto sospeso in cui è possibile rovesciare il passato nel presente. Ma la scelta registica di rappresentare fisicamente dimensioni astratte non possiederebbe lo stesso fascino senza la presenza magnetica di Rooney Mara, sulle cui spalle si regge l’impianto del film (è doveroso precisare che anche Mendelsohn, dal canto suo, dà vita a un’ottima interpretazione).

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Una è quindi un connubio riuscito di varie componenti filmiche, come la recitazione impeccabile nonché le scelte stilistiche suggestive, in linea con la singolarità della storia. Di fatto Andrews racconta in maniera delicata ma perturbante uno dei legami più atipici visti al cinema ultimamente: si esce dalla sala sentendosi storditi, certi solo di aver assistito a un film dolorosamente bello.

Giulia Sinceri

PRO CONTRO
Una è un film perturbante, ricco di scelte registiche interessanti e con una Rooney Mara in stato di grazia. Non presenta una storia adatta a tutti.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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RomaFF11: Una, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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