RZA torna in home video con L’uomo con i pugni di ferro 2
Tre anni fa arrivava nei cinema di tutto il mondo l’esordio cinematografico del musicista RZA, L’uomo con i pugni di ferro, un divertito e divertente omaggio al cinema settantiano di arti marziali asiatico con contaminazioni western e innesti fantasy. Con il bene placido di Quentin Tarantino, che collaborò con RZA per le musiche di Kill Bill, e la collaborazione di Eli Roth, che ha co-firmato la sceneggiatura, L’uomo con i pugni di ferro guadagna oggi un sequel, prodotto direttamente per il mercato dell’home video, distribuito proprio in questi giorni da Universal Pictures.
L’uomo con i pugni di ferro 2, che porta la firma dell’esperto Roel Reinè, regista dei riusciti sequel di Death Race, ci mostra il fabbro Thaddeus – ovvero “l’uomo con i pugni di ferro” – alle prese con uno scontro corpo a corpo e conseguente sconfitta. Finito nel fiume moribondo, Thaddeus viene racconto da una famiglia di minatori che lo curano e lo ospitano. Ma in quella zona della Cina spadroneggia il malvagio Master Ho, tiranno che sfrutta a morte i suoi sudditi. L’uomo con i pugni di ferro decide allora di aiutare il suo salvatore e porre fine all’impero di terrore di Master Ho.
Del precedente cast rimane a bordo solo RZA che, umilmente, questa volta cede la regia a mani ben più esperte. Per il resto, si cambia località, storia e personaggi con la guest star Cary Hiroyuki Tagawa, che abbiamo visto in Mortal Kombat, Pearl Harbour e Tekken.
Per essere un prodotto a budget medio-basso destinato all’home video, siamo di fronte a un signor film, un’opera dignitosissima, capace di catturare l’attenzione e divertire a dovere con una serie di combattimenti ottimamente coreografati. Quello in cui L’uomo con i pugni di ferro 2 pecca è il cambiamento di rotta basilare dell’operazione. Se il primo film voleva omaggiare il cinema di arti marziali anni ’70, questo sequel si avvicina maggiormente a quello che viene fatto oggi a Hong Kong… o meglio quello che viene fatto oggi negli Stati Uniti volendo imitare Hong Kong, con minori concessioni all’assurdo e una trama più compatta ma anche più risaputa.
L’uomo con i pugni di ferro 2 è un prodotto di fattura sopra la media, ma se vi aspettate un film folle (seppur imperfetto) come il primo capitolo, potreste anche rimanere delusi.
Universal Pictures distribuisce il film di Roel Reiné sia in DVD che Blu-ray Disc. Abbiamo avuto modo di esaminare il film in formato a standard definition DVD constatando una qualità tecnica decisamente impeccabile, come spesso accade con i prodotti di questa etichetta distributiva. Il video è nitidissimo, attendo ai contrasti e con una buona tenuta dei dettagli anche per le scene più buie; anche l’audio in Dolby Digital 5.1 offre il meglio che si possa immaginare, con ottima calibratura tra dialoghi ed effetti sonori. La nota dolente è riservata ai contenuti extra, completamente assenti su DVD e riservati esclusivamente all’edizione Blu-ray.
Roberto Giacomelli
L’UOMO CON I PUGNI DI FERRO 2 di Roel Reiné
Formato: DVD (Disponibile anche in Blu-ray Disc)
Label: Universal Pictures
Video: 1.78:1 (16/9)
Audio: 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Spagnolo Francese Tedesco
Sottotitoli: Inglese NU Arabo Spagnolo Danese Olandese Finlandese Francese Tedesco Hindi Islandese Italiano Norvegese Portoghese Svedese Turco
Extra: n.c.
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