Sherlock Gnomes, la recensione

Da quando è nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes non ha conosciuto mai riposo. Questo affascinante personaggio è stato proposto e riproposto in ormai tutte le salse, ma di certo non era mai stato uno gnomo da giardino!

Dal 12 aprile 2018, però, arriverà nelle nostre sale Sherlock Gnomes, prodotto dalla casa di Elton John, Rocket Pictures e distribuito dalla 20th Century Fox.

Diretto da John Stevenson, Sherlock Gnomes vanta un cast vocale da urlo, almeno nella versione originale, che vede nomi come quelli di Johnny Depp, Emily Blunt, James McAvoy, Maggie Smith, Michael Caine, Chiwetel Ejiofor e Ozzy Osbourne.

Sequel del film d’animazione che vedeva già protagonisti questi simpatici gnomi da giardino, Gnomeo e Giulietta, questo nuovo lavoro segue le avventure degli stessi gnomi, questa volta trasferitisi a Londra insieme ad amici e parenti. Curare un nuovo giardino da far sbocciare in primavera è la missione di Giulietta, che comincia a trascurare il suo Gnomeo, ma c’è un pericolo dietro l’angolo: tutti gli gnomi da giardino di Londra stanno sparendo misteriosamente. Per fortuna, in città c’è Sherlock Gnomes, il protettore dei nani da giardino londinesi, che insieme al suo fidato Watson cercherà in tutti i modi di risolvere il caso e salvare tutti da un tragico destino.

Azione, commedia e avventura si rincorrono attraverso la trama, costellata anche da dubbi amletici ed esistenziali che affliggono le due famose coppie letterarie: Watson non si sente apprezzato dal collega di sempre Sherlock, così come Gnomeo si sente messo da parte da Giulietta che mette la realizzazione del giardino davanti a qualsiasi cosa, anche a lui. Lavorando fianco a fianco per risolvere il mistero degli gnomi scomparsi, però, ognuno si renderà conto del grande valore dei propri partner.

In questo nuovo film d’animazione, scritto ancora una volta da Andy Riley e Kevin Cecil, si incontrano per la prima volta due opere letterarie immortali, realizzate da autori altrettanto eterni come Shakespeare e Doyle e, per di più, in versione gnomesca!

Ed è proprio questo un punto di forza di Sherlock Gnomes, oltre al fatto di essere trasportati in una Londra inedita, scoperta con gli occhi degli gnomi da giardino che visitano luoghi iconici della città da un altro punto di vista, e scandita dalle bellissime canzoni originali di Elton John.

Rispetto al primo capitolo del film, l’animazione è nettamente migliorata, più fluente, più curata e soprattutto più “realistica” grazie anche agli effetti sonori che riproducono il rumore del coccio dei nani da giardino ad ogni loro movimento.

Se nella versione originale un altro punto di forza del film è il doppiaggio, per quanto riguarda la versione italiana ci troviamo di fronte ad un vero e proprio disastro. Il doppiaggio italiano, infatti, è riuscito a mettere in secondo piano quanto di buono c’è nel film a causa di uno Sherlock Gnomes dall’accento inglese agghiacciante e grossolano e la scelta, pessima e insensata, che segue l’esempio del primo capitolo, di dare un dialetto regionale italiano diverso ad ogni gnomo. Scelta che rende tutto parecchio irritante.

Sherlock Gnomes, nel complesso, è un film adatto a grandi e piccini e soprattutto piacerà moltissimo ai fan di Sherlock Holmes, anche grazie a tanti richiami ad altre trasposizioni cinematografiche e televisive del personaggio. C’è ad esempio una criptica strizzatina d’occhio allo Sherlock della BBC, con Cumberbatch e Freeman, che sarà individuabile solo dagli osservatori più attenti: un container su uno scafo su cui sono incisi i nomi di Moffat e Gatiss, creatori della fortunatissima serie Tv britannica.

Gnomeo e Giulietta, quindi, tornano sul grande schermo, in un’avventura londinese che si tinge di giallo.

Rita Guitto

PRO CONTRO
  • La trama è scorrevole ed è adatta a grandi e piccoli.
  • L’animazione è decisamente migliorata rispetto al primo capitolo.
  • Il film è godibilissimo anche se non si è visto il precedente Gnomeo e Giulietta.
  • La versione italiana del film ha un doppiaggio davvero pessimo e fastidioso.
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