Sleepless – Il Giustiziere, la recensione

Negli anni duemila la tendenza da parte del cinema americano di prendere film di successo europei e ricavarne remake più adatti e vicini al pubblico d’oltreoceano ha visto un aumento esponenziale e senza sosta. Tra le tante case di produzione attive in questo tipo di attività troviamo la Vertigo Entertainment che, dopo aver realizzato numerosi rifacimenti di diversi horror orientali tra cui Dark Water, The Grudge e The Ring, si cimenta nuovamente nell’impresa con Sleepless – Il giustiziere, remake di un film francese dal titolo Nuit Blanche. Alla regia c’è l’emergente regista svizzero Baran Do Bar il quale tenta il grande salto ad Hollywood con un action poliziesco che ha come protagonisti nomi del calibro di Jamie Foxx, Michelle Monaghan e Dermot Monaghan. Nonostante queste incoraggianti premesse, tuttavia, il risultato è un prodotto dal taglio televisivo, piuttosto piatto e, soprattutto, impoverito da una storia banale e pervasa da una costante sensazione di già visto.

Vincent Downs è un poliziotto sotto copertura che, durante un’operazione notturna, si ritrova coinvolto nel furto di una partita di droga che era al centro di un affare tra due pericolosi criminali. Uno di questi, il ricco proprietario di casinò Stan Rubino, rapisce il figlio di Vincent promettendo di liberarlo solo in cambio della restituzione della merce rubata. Il protagonista inizia così una lunga corsa contro il tempo tra tradimenti, inseguimenti, duelli corpo a corpo e sparatorie.

Mai come in questo caso il titolo è fuorviante. Si, perché leggere “il giustiziere” sulla locandina lascerebbe pensare ad un protagonista pronto a massacrare chiunque gli si trovi davanti e a salvare il proprio figlio ad ogni costo, anche di andare contro la legge di cui dovrebbe essere il difensore. Quello che lo spettatore vede sulla scena, invece, è un eroe molto limitato fisicamente, anche per via di un taglio al costato che lo perseguiterà per tutto il film, perdente in molti duelli corpo a corpo e finanche meno furbo rispetto ai suoi rivali con cui ha in comune uno scarso carisma, evidente fin dalle prime battute del film.

Difetti molto gravi per un film d’azione a cui vanno aggiunti una regia molto stanca e stereotipata, con tanto di solite inquadrature a campo lungo del paesaggio metropolitano, e un plot che, seppur accompagnato da un buon ritmo nella prima ora, scade nell’inverosimile in una mezz’ora finale caratterizzata da personaggi secondari che rispuntano dal nulla e un duello tra Downs e i cattivi deludente e sbrigativo.

Sleepless – Il giustiziere, in conclusione, è un action basato sul tema della vendetta molto al di sotto di pellicole dall’argomento simile. Non vi aspettate dunque il divertimento e la suspense di Equalizer o la saga di Taken.

Vincenzo de Divitiis

PRO CONTRO
  • Un cast molto valido.
  • La prima ora ha un ritmo nel complesso teso e vibrante.
  • La storia è scontata e sa di già visto.
  • Un finale molto sbrigativo e con risvolti ai limi dell’inverosimile.
  • Personaggi poco carismatici e interessanti.
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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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