Una spia e mezzo, la recensione

Quest’anno il buddy-movie ha avuto la sua sublimazione grazie al gioiellino scritto e diretto da Shane Black che risponde al nome di The Nice Guys, ovvero una presa di coscienza del genere che utilizza l’ironia per riflettere su quello che è stato uno dei filoni più remunerativi di Hollywood. Oggi la stessa formula torna in Una spia e mezzo, action-comedy (molto più comedy, in realtà) che porta sul grande schermo una nuova strana coppia che si trova a collaborare suo malgrado. I due volti scelti sono quelli – molto strategici – di Dwayne Johnson e Kevin Hart, ovvero l’action-man più in voga di questi anni e la star comica afroamericana più amata del momento.

Il risultato ottenuto dal film di Rawson Marshall Thurber è una commedia ricca di ritmo con una coppia che funziona abbastanza bene, anche se l’ingombrante fisicità di Dwayne Johnson e la schizofrenia del suo personaggio fanno si che oscuri quasi sempre la normalità di Kevin Hart, sicuramente simpatico e perfettamente nella parte, ma svantaggiato dalla forza da caratterista del collega.

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Una spia e mezzo, infausto titolo italiano molto anni ’90 per il più sobrio Central Intelligence, racconta la storia  di Robbie Wheirdicht (Dwayne Johnson) e Calvin Joyner (Kevin Hart), due liceali molto diversi tra loro: il primo è fortemente obeso, effeminato e vittima dei bulli; il secondo è il ragazzo più popolare della scuola, campione di football e di buon cuore. Diversi anni dopo un terribile scherzo ai danni di Robbie, arriva il momento della periodica reunion scolastica e Calvin, che nel frattempo è diventato un frustrato commercialista, viene contattato su facebook dall’impopolare ex compagno di scuola a cui solo lui prestò soccorso. Con estrema sorpresa, l’uomo scopre che Robbie – che ora si fa chiamare Bob Stone – è completamente cambiato ed è diventato una sorta di energumeno. Ma non è tutto: Bob lavora per la CIA ma è stato incastrato da un supercriminale e quindi è, a sua volta, ricercato dal Central Intelligence e per questo ha bisogno dell’aiuto dell’amico per decifrare dei dati determinanti per mostrare la propria innocenza.

Potete immaginare come questa intricata premessa possa generare una dinamica di causa/effetto che porterà Una spia e mezzo a colpi di scena (telefonatissimi), ma soprattutto tante situazioni divertenti che puntano sulla riluttanza del personaggio interpretato da Kevin Hart ad unirsi all’azione.

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I tempi della commedia sono praticamente perfetti e a questo contribuisce non poco la direzione di Rawson Marshall Thurber, già regista dei riusciti Dodge Ball – Palle al Balzo e Come ti spaccio la famiglia, nonché dalla sinergia che si crea tra i due protagonisti, che rispettano in maniera certosina la dinamica di coppia del buddy-movie.

La scelta di non adagiarsi su un’ironia triviale e sboccata, come ormai va di moda in quel di Hollywood, rende molto più difficoltosa la missione di generare la risata, ma la goffaggine dei due protagonisti – in base ai contesti in cui rispettivamente si trovano – diverte e il continuo citazionismo cinematografico nei dialoghi, nonché la partecipazione di molte star in piccoli ruoli (da Jason Bateman a Melissa McCarthy passando per Aaron Paul) contribuisce ad alimentare la dimensione di piacevolezza del prodotto.

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Allo stesso tempo ci troviamo dinnanzi a un filmetto, un’opera talmente senza pretese che rischia pericolosamente di non lasciare il segno. Anche perché, per quanto spassoso, sa tutto molto di già visto e anche la trama thriller che hanno cucito attorno al film è decisamente troppo improbabile nonché prevedibile. Ma vabbè, si sta al gioco e per un paio di ore si spegne il cervello volentieri.

Se il film funzionerà al botteghino (al momento sta andando bene ma non sta facendo scintille), aspettiamoci un Central Intelligence 2.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Divertente e scanzonato.
  • La coppia Dwayne Johnson / Kevin Hart funziona.
  • Riesce a far ridere senza ricorrere alla volgarità.
  • Trama improbabile.
  • Colpi di scena telefonati.
  • Gira gira, sa tutto di già visto.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Una spia e mezzo, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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