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Notte nuda, la recensione

Lorenzo Lepori appartiene a quella cerchia abbastanza ristretta di registi indipendenti italiani che hanno il coraggio di osare, cioè esporsi, adottare un proprio stile e una propria poetica, e anche mostrare scene forti. Accanto a Lepori possiamo citare registi come Raffaele Picchio, Domiziano Cristopharo, Lorenzo Bianchini e Simone Scafidi (i primi nomi che vengono in mente, ma ce ne sono anche altri): ciascuno in modo molto differente, ma tutti accomunati dalla particolare e personale impronta che infondono alle loro opere. Dopo il gustosissimo horror a episodi Catacomba (2016), ispirato ai fumetti (e film) horror/sexy italiani degli anni Settanta, le aspettative riguardo a Lepori sono molto alte, per chi ama questo particolare modo di fare cinema – Lepori vuole sempre fare un cinema orgogliosamente di serie B: in particolare gli ultimi due episodi dell’omnibus – cioè Una messa nera per Paganini e La maschera della morte rossa – mostravano un gusto estetico particolarmente ricercato, con fotografia e scenografie eleganti, e una messa in scena molto spinta nelle sequenze di sangue e di sesso (talvolta rasenti l’hard).

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Noi siamo la marea, la recensione

I movimenti del mare sono più antichi della stessa umanità: flusso e riflusso sono determinati dalle forze gravitazionali tra la Luna e la Terra. Le maree influiscono sui ritmi di vita di migliaia di specie viventi e contribuiscono alla regolazione dei movimenti del nostro pianeta. Cosa succederebbe se sparisse il mare?
Nel 1994, una sera come tante, l’oceano sulla costa di Windholm, fittizia città costiera tedesca, scompare sotto le maree e non tornerà mai più. Il caso diventa ancora più strano quando gli abitanti del villaggio si rendono conto che anche tutti i bambini sono scomparsi nottetempo. Dopo una lunga ricerca, questi vengono dichiarati morti e la comunità piange la gioventù perduta. Quindici anni dopo, la diciannovenne Hanna (Swantje Kohlhof), unica figlia rimasta a Windholm, porta i turisti sulla scena (sperando di far ritornare la vita nel villaggio) ed incontra il dottorando in fisica Micha (Max Mauff), che sta facendo ricerche scientifiche su questi misteriosi eventi insieme alla sua collega Jana (Lana Cooper). Hanna vuole convincere Micha che i bambini sono ancora vivi.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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