Archivio tag: aldo baglio

Il Grande Giorno, la recensione

Quasi tre anni fa, poco prima che il covid mettesse in pausa forzata il mondo del cinema, Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati carichi di entusiasmo e tanta voglia di divertirci con Odio l’estate, il film che li ha riuniti con il loro regista storico Massimo Venier. Consci dell’apprezzamento generale per questo gran ritorno, i tre attori/autori hanno fatto nuovamente squadra con Venier e con gli sceneggiatori Michele Pellegrini e Davide Lantieri per un’altra divertentissima e magnificamente calibrata commedia che affronta uno di momenti più temuti e desiderati da ogni coppia, il matrimonio. Ma Il Grande Giorno ci fornisce un differente punto di vista che non è quello di chi sta per convolare a nozze ma dei loro genitori, coinvolti nell’organizzazione dell’evento come se fossero proprio loro a doversi sposare!

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Una boccata d’aria, la recensione

Nel cuore di Milano c’è una pizzeria, “I Gelsi”, che vanta di fare la miglior pizza della Lombardia. Il locale è gestito da Salvatore Macaluso, detto Salvo, un siciliano emigrato al nord quando era poco più che adolescente per inseguire sogni e successi. Adesso Salvo gestisce la pizzeria con la moglie Teresa e il figlio Enzo mentre Emma, la figlia più grande, sta per conseguire un master in Olanda. Tutto sembra apparentemente felice nella vita di Salvo ma purtroppo così non è. Per mantenere attivo il locale, infatti, l’uomo si è duramente indebitato con un’usuraia e adesso non ha la più pallida idea di come pagare i suoi debiti. La soluzione a tutto arriva una sera, all’improvviso, quando Salvo riceve la telefonata del notaio che lo informa della morte dell’anziano padre con cui Salvo ha da tempo tagliato ogni legame. Una notizia amara, certo, ma anche una boccata d’aria. Dopo tantissimi anni, Salvo fa ritorno al suo paesino siculo d’origine per riscuotere l’eredità lasciatali dal padre: un grande casale di campagna pronto per essere venduto e tirare su quella somma in denaro che gli risolverà ogni problema. Ma le cose, ovviamente, non sono così semplici e Salvo dovrà scontrarsi con la volontà del fratello minore, Lillo, un burbero contadino che non parla con Salvo da anni e che ha ben altri piani per l’eredità paterna.

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Odio l’estate, la recensione

Aldo, Giovanni e Giacomo ci erano mancati. Ci era mancata la loro comicità genuina e pulita, i loro tormentoni, le avventure on the road, i caratteri fortemente delineati dei loro personaggi. Ci erano mancati prima che uscisse Odio l’estate ma non perché fossero stati lontani dai riflettori dal momento che al cinema, con una cadenza su per giù di una volta ogni due anni, hanno fatto cartellone, anche se solo per un montaggio cinematografico dei loro spettacoli teatrali (Anplagghed al cinema e Ammutta muddica al cinema). Però non erano gli Aldo, Giovanni e Giacomo che abbiamo amato e con cui siamo cresciuti, avevano perso smalto, idee e sincerità. Da Il cosmo sul comò (2008), primo vero flop del trio, al disastroso Fuga da Reuma Park (2016), forse giusto con l’eccezione del comunque fiacco La banda dei babbi Natale (2010), avevamo dato per spacciati i tre che si sono fatti conoscere i tv con Mai dire gol e invece, un po’ a sorpresa, il loro ritorno sul grande schermo ha il sapore di una rimpatriata nostalgica e piacevolissima.

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Croce e delizia e Scappo a casa disponibili in DVD

Con Warner Bros il recente intrattenimento home video è all’insegna della commedia all’italiana. Due film passati in sala nei primi mesi dell’anno ed entrambi interessati a riflettere, in modo intelligente quanto divertente, su problematiche legate all’intolleranza. Da una parte, infatti, abbiamo il brillante Croce e delizia di Simone Godano che ci parla di omosessualità in modo tutt’altro che banale; dall’altro lato invece, con Scappo a casa di Enrico Lando si riflette in modo decisamente più giocoso sulla condizione degli immigrati in Italia e all’estero. Come da tradizione per quanto riguarda certo cinema italiano, i due film sono da poco disponibili in home video solo su supporto DVD.

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Scappo a casa, la recensione

Costantemente stressato, calvo ed impiegato in una piccola officina di Milano, Michele non è quella che potremmo definire una “bella persona”. È un uomo che vive di pregiudizi, praticamente verso tutti, e sui social network si diverte a re-inventarsi come un ricco seduttore, vanitoso e vanesio. In particolar modo Michele detesta i “negri” che, in base ad una sua personalissima selezione naturale, sono persone inferiori e come tali vanno trattati. Ma il destino ha in servo per lui un crudelissimo scherzo. Recatosi a Budapest per una vacanza di piacere, Michele viene accidentalmente derubato di tutti i suoi averi e così, senza soldi né documenti, viene scambiato dalla polizia locale per un immigrato tunisino. Per Michele inizia una travagliata fuga verso casa e proprio come i clandestini che ha sempre odiato, anche lui dovrà inventarsi mille peripezie per entrare “illegalmente” nel suo Paese. Affinché il suo viaggio abbia successo, Michele è costretto ad unirsi con il medico Mugambi e la bella Babelle, due nigeriani diretti in Italia.

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Fuga da Reuma Park, la recensione

Ma ve li ricordate Aldo, Giovanni e Giacomo? Quante risate ci siamo fatti con loro!

Sicuramente Mai dire gol era un appuntamento fisso se avete vissuto negli anni ’90, con i loro irresistibili e bizzarri personaggi, nonché il loro esordio cinematografico con Tre uomini e una gamba è stato uno dei più felici passaggi dalla tv/cabaret al cinema dai tempi di Carlo Verdone e Massimo Troisi. Quanti ricordi, quanto divertimento… poi Aldo, Giovanni e Giacomo che fine hanno fatto? Sono diventati testimonial di una odiosissima campagna pubblicitaria per una compagnia telefonica, hanno continuato a riempire i teatri con spettacoli forse ormai ripetitivi ma sempre gustosi, e, di tanto in tanto, hanno fatto cinema… sempre più stancamente e privi di quel brio che li aveva fatti arrivare tra i più grandi comici nostrani.

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Il ricco, il povero e il maggiordomo, la recensione

Dopo quattro lunghi anni, il trio all’italiana più famoso e ben assortito dello spettacolo contemporaneo torna a popolare le nostre sale cinematografiche con la sua ottava fatica: Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo. La nuova commedia, diretta da Aldo, Giovanni e Giacomo insieme a Morgan Bertacca, è molto diversa dai precedenti lungometraggi e, sotto alcuni aspetti, persino inedita nella filmografia dei tre alfieri della comicità chiassosa ma mai trasandata.
Il dottor Giacomo Maria Poretti è un riccone che abita in una villa da sogno e non si cura di altri che di sé; il suo maggiordomo, Giovanni, lavora sodo e intrattiene un’appassionata relazione con la cameriera venezuelana Dolores (Guadalupe Lancho), ansiosa di convolare a nozze; Aldo, infine, è un venditore abusivo che sogna una bancarella tutta sua, vive sulle spalle dell’energica mamma Calcedonia (Giuliana Lojodice) e allena una sgangherata squadra di calcio composta da bimbi stranieri.

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