Archivio tag: cannes 69

Sieranevada, la recensione

Bucarest è fredda e ingolfata di traffico, l’orrore di Charlie Hebdo è (temporalmente) a un tiro di schioppo,  l’occasione è la morte del patriarca, una commemorazione nella casa del defunto. La vedova, una pletora di familiari, uomini di chiesa e qualche presenza imprevista. Inevitabilmente, lo spazio è angusto, la truppa numerosa, il vitto latita.

Christi Puiu abbozza con Sieranevada un affresco della Romania contemporanea amaro, buffo, malinconico, di un’incredibile onestà nella definizione dei caratteri, delle sfumature, delle intonazioni, delle parole, dei gesti.

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Ritratto di famiglia con tempesta, la recensione

Campione di un cinema umanista asciutto nella forma e sottile nella struttura, infuso di grazia malinconica, Kore-eda Hirokazu è stato più volte accostato per la leggerezza del suo tocco e la profondità dei contenuti allo sguardo di Ozu Yasujiro, anche se per la verità bisognerebbe aggiungere come la legittimità di questo rapporto di filiazione sia stata messa in discussione dallo stesso regista. Oggi l’autore giapponese riscatta con Ritratto di famiglia con tempesta certi eccessi di sentimentalismo del suo precedente imperfetto ma interessante Little Sister, e prosegue nell’esplorazione di quell’universo familiare che tanto lo ha interessato nel corso degli anni, se pensiamo a titoli come Still Walking ( 2008) o, più recentemente, al decisamente riuscito Father and Son (2013).

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Julieta, la recensione

“Madri sull’orlo di una crisi di nervi”, sono loro le donne di una parte della filmografia di Pedro Almodóvar che inizia con Tutto su mia madre, culmina con Volver e ritorna in Julieta. Nell’ultimo decennio, il regista spagnolo ha compiuto un viaggio di ricerca e introspezione nel suo cinema: con La pelle che abito ha sperimentato delle atmosfere nuove, non propriamente nelle sue corde, e con Gli amanti passeggeri sembra solo aver voluto prendere tempo per qualcosa di più grande. E questo qualcosa è Julieta, 20esimo film del regista in concorso al Festival di Cannes di quest’anno.

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I trailer e i poster italiani di The Nice Guys

Russell Crowe, Ryan Gosling, Shane Blak e Joel Silver, rispettivamente protagonisti, regista/sceneggiatore e produttore dell’adrenalinico buddy-movie The Nice Guys, dopo aver partecipato alla premiére a Cannes, dove era fuori concorso, hanno presentato il film a Roma nella giornata di ieri, 20 maggio, in occasione dell’anteprima italiana e oggi, 21 maggio, hanno intrattenuto la stampa per un vivace botta e risposta. Prima di potervi raccontare cosa ci è parso di questo film e di documentarvi con foto e video la conferenza stampa, facciamo un piccolo recap di tutto il materiale promozionale che la Lucky Red ha diffuso per l’uscita italiana di The Nice Guys, che avverrà il 1° giugno

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Nicolas Winding Refn: l’inquadratura dell’uomo debole

Non sono il miglior regista del mondo, sono solo il migliore nel fare il tipo di film che faccio“.

Nel corso degli anni, Nicolas Winding Refn ha saputo regalarci pellicole di un certo spessore. Lo shock prende il sopravvento e scuote letteralmente lo spettatore. Un regista feticista che realizza delle storie basandosi sui propri desideri, su ciò che riesce ad accenderlo emotivamente. Nato a Copenaghen nel 1970 si trasferisce a New York quando ancora era un bambino. In quegli anni coltiva il suo amore per il cinema, guardando pellicole di ogni tipo, trovando anche la sua preferita: Non aprite quella porta.

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La Pazza Gioia, la recensione

Tra gli autori del cinema italiano professionalmente nati un ventennio fa, Paolo Virzì si distingue come uno dei più interessanti e completi. Appartenente a quella poco simpatica cerchia di artisti “politicamente impegnati”, Virzì ha però il pregio di saper fare cinema nel senso più assoluto del termine, con estrema malleabilità di generi e con un crescente perfezionamento del mezzo tecnico. E La Pazza Gioia è semplicemente l’apice di questa crescita.

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Money Monster – L’altra faccia del denaro, la recensione

C’era un tempo in cui Hollywood preferiva non palare di economia, borsa o finanza. Argomenti troppo ostici per il pubblico medio e potenzialmente noiosi. Poi Oliver Stone osò con Wall Street, dove il Dio-Denaro si faceva ovviamente metafora della corruzione con una efficacia da thriller morale che ha fatto scuola. Al di là dell’inutile sequel di Wall Street, diretto dallo stesso Stone nel 2010, negli ultimi anni – anzi mesi – l’argomento finanza sembra essere stato altamente sdoganato al cinema e se Michael Moore con Capitalism: A Love Story ha affrontato l’argomento con la sua classica verve ironico/polemico/satirica e Martin Scorsese con The Wolf of Wall Street l’ha tenuto come contesto per raccontare la parabola discendente di un pessimo esempio di essere umano, è stato Adam McKay con La grande scommessa a sdoganare l’aspetto più pornografico della finanza.

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Julieta, il trailer e il poster del nuovo film di Almodòvar in concorso a Cannes

In concorso nella 69^ edizione del Festival di Cannes e in arrivo nei nostri cinema il 26 maggio distribuito da Warner Bros., Julieta è il nuovo film del premio Oscar Pedro Almodòvar, di cui oggi possiamo mostrarvi due poster italiani e l’atteso trailer.

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The Neon Demon, il trailer dell’horror di Nicolas Winding Refn in concorso a Cannes

Qualche giorno fa è stato annunciato il programma della 69° edizione del Festival di Cannes e mentre gran parte delle riviste di settore si sono dilungate sull’assenza di film italiani in concorso, una delle notizie potenzialmente più succulente è in parte passata inosservata, ovvero la presenza in concorso di The Neon Demon nuovo film del talentuoso Nicolas Winding Refn, regista di Bronson, Drive e Solo Dio perdona. Cavalcando l’annuncio del programma, è stato diffuso on-line anche un trailer internazionale del film in questione, che è stato presentato come un’horror a base di violenza psicologica e cannibalismo.

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