Archivio tag: Dev Patel
Sir Gawain e il Cavaliere Verde, la recensione

Il sesto lungometraggio del regista statunitense David Lowery, noto al grande pubblico per il live-action Disney Il drago invisibile, la drammatica ghost-story Storia di un fantasma e il nostalgico Old Man & the Gun, è Sir Gawain e il Cavaliere Verde, liberamente ispirato all’omonimo romanzo cavalleresco scritto da autori sconosciuti nel XIV secolo. La storia racconta le gesta di Sir Gawain, un testardo e goffo nipote di Re Artù, dedito al vagabondaggio, che si imbarca nell’ardua impresa di affrontare il temuto Cavaliere Verde, un misterioso sconosciuto dalla pelle color smeraldo.
La vita straordinaria di David Copperfield, la recensione

Spesso, scrivendo recensioni delle prossime uscite cinematografiche, servirebbero competenze ben più complesse della conoscenza della macchina cinematografica e della nobile arte della scrittura. La tendenza documentaristica che, nonostante un genere dedicato e florido, si è insinuata nelle maglie dell’intrattenimento sul grande schermo pone sempre più spesso domande apparentemente fuori luogo: è corretto che in un film sulla Londra ottocentesca il protagonista sia un attore indiano? È coerente con la materia trattata che la multiculturalità di un cast sia un riflesso del presente e non di una veridicità storica?
Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio, la recensione

Nel Novembre 2008 una serie di spietati attacchi da parte del gruppo terroristico Lashkar-e Taiba (costola “armata” dell’organizzazione religiosa Markaz al-Dawa Wal – Irshad) tengono sotto assedio alcuni dei maggiori centri turistici della città di Mumbai. I terroristi tennero in pugno la città per circa tre giorni provocando 195 morti e all’incirca 300 feriti. Dopo cruenti assalti armati rimangono sotto il controllo dei terroristi alcuni dei più importanti alberghi della città tra cui il leggendario Taj Mahal Hotel Palace.
Dopo circa sessanta ore dagli inizi degli attentati con il blitz delle forze speciali indiane e la morte dei tre terroristi, si concludono le operazioni di liberazione dell’edificio al cui interno si evidenziano tra le innumerevoli vittime un gran numero di membri dello staff, ma al contempo i sopravvissuti alla vicenda lasciano emergere una prospettiva che ha del miracoloso.
Lion – La strada verso casa, la recensione

Anni ’80, India. Saroo ha appena 5 anni quando finisce per sbaglio su un treno diretto a Calcutta, città terribilmente lontana da casa sua. Lì, dopo varie peripezie, si ritrova in un sordido orfanotrofio, dal quale si salva grazie all’adozione da parte di una coppia australiana. Passano 25 anni e Saroo si rimette alla ricerca della propria famiglia biologica, grazie all’aiuto di vaghi ricordi e di Google Earth.
Mentre si legge la sinossi di Lion è impossibile non pensare “sicuramente riceverà qualche nomination ai prossimi Oscar”. Eppure il film diretto da Garth Davis non è propriamente in stile Oscar: nonostante la materia trattata, infatti, non incappa nel facile melodramma ma si fregia di uno stile asciutto, raccolto. Ma tanto piangerete lo stesso, vi avverto.
L’uomo che vide l’infinito, la recensione

La matematica non è poi così noiosa sul grande schermo. Almeno non lo è nei biopic degli ultimi anni come A Beautiful Mind di Ron Howard e The Imitation Game di Morten Tyldum.
L’uomo che vide l’infinito, diretto da Matt Brown, racconta la storia vera del genio indiano della matematica Ramanujan (Dev Patel) che, da completo autodidatta, lascia l’India e arriva alla Trinity College di Cambridge, dove incontra il professor Hardy (Jeremy Irons).
Ritorno al Marigold Hotel, la recensione

Il 30 aprile ha debuttato nelle nostre sale Ritorno al Marigold Hotel, sequel del fortunato film del 2012 che vede nuovamente John Madden in cabina di regia. La commedia ruota attorno alle disavventure degli ospiti e del proprietario della struttura che dà il titolo al film: una sorta di casa di riposo, nel cuore dell’India, per attempati e facoltosi Occidentali. Il giovane gestore Sonny (Dev Patel) è riuscito a trasformare il Marigold Hotel in un’attività redditizia e di successo, tanto da progettarne l’espansione. Inoltre, sta per convolare a nozze con l’amata Sunaina (Tina Desai). Accanto a lui, tornano i personaggi che hanno fatto la fortuna del primo capitolo, nonché la crème de la crème del panorama cinematografico inglese e non solo.
Humandroid, la recensione

Neill Blomkamp, classe 1979, è tra i più interessanti cineasti dell’attuale panorama fantastico internazionale. Messo sotto i riflettori grazie a quel piccolo capolavoro indie che risponde al titolo di District 9, Blomkamp è stato subito intercettato da Hollywood rimanendo su alti livelli qualitativi con Elysium. Alla sua terza prova, il regista sudafricano conferma il suo enorme talento e con Humandroid inserisce nel mosaico del moderno cinema fantascientifico un altro fondamentale tassello di grande qualità.
Child 44 – Il bambino n. 44: Gary Oldman e Tom Hardy nel trailer!
Marigold Hotel 2 : dettagli su trama e cast

La Fox Searchlight Pictures ha diffuso interessanti dettagli su sinossi e cast del sequel di The Best Exotic Marigold Hotel, fortunato film del 2012 diretto da John Madden (Shakespeare in Love) e interpretato da star del calibro dei Premi Oscar Judi Dench (Shakespeare in Love) e Maggie Smith (La strana voglia di Jean) e di Bill Nighy (Love Actually). Il primo capitolo ha incassato in tutto il mondo 134 milioni di dollari (a fronte dei 10 milioni di budget), convincendo la Fox a svilupparne un seguito.
Le riprese sono iniziate in India e alla ciurma di attori (oltre ai già citati interpreti, torneranno anche Dev Patel, Celia Imrie, Ronald Pickup, Penelope Wilton, Diana Hardcastle, Tena Desae e Lillete Dubey) si sono aggiunti Richard Gere (Chicago), David Strathairn (Lincoln) e Tamsin Greig (Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese).
Chappie : un nuovo taglio per Hugh Jackman sul set del film

Le riprese di Chappie, scritto e diretto da Neill Blomkamp (District 9; Elysium), sono iniziate a ottobre a Johannesburg, in Sud Africa, ma Hugh Jackman, che interpreterà il ruolo di Vincent, è arrivato sul set soltanto un paio di giorni fa. L’attore ha postato sul proprio account Instagram una foto che lo ritrae sul set con un taglio in voga negli anni Ottanta: il mullet.