Archivio tag: Festa del Cinema di Roma 2021

C’mon C’mon, la recensione

Il nuovo film di Mike Mills prodotto dalla A24 è C’mon C’mon, un racconto a metà tra l’intimo e l’universale che mette al centro il rapporto tra Johnny (Joaquin Phoenix) e il nipote Jesse (Woody Norman), figlio della sorella Viv (Gaby Hoffman).

Dati i problemi del padre di Jesse, Viv chiede al fratello di tenere a bada il piccolo per un po’ mentre lei cerca di sostenere il marito. Johnny accetta, nonostante si sia allontanato dalla sorella negli ultimi anni dopo una serie di litigi avvenuti dopo la morte della madre dei due. 

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Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Belle, la recensione

Presentato fuori concorso al 74° Festival del Cinema di Cannes e in concorso nella 19ª edizione di Alice nella Città, Belle è il nuovo film di Mamoru Hosoda, regista di animazione giapponese famoso per film come Summer Wars, Mirai e Wolf Children.

Il film è ambientato in un mondo reale molto simile al nostro e in un mondo virtuale futuristico. U è un’applicazione che connette oltre 5 miliardi di persone in un vero e proprio mondo alternativo dove si può impersonare un secondo sé, un AS. Attraverso l’analisi dei dati biometrici, l’applicazione propone al “giocatore” un avatar da accettare (o rifiutare) che diventa quindi come una vera e propria seconda personalità.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Belfast, la recensione

Per quelli rimasti, per quelli che se ne sono andati e per quelli che si sono persi

Con Belfast Kenneth Branagh (Assassinio sull’Orient Express, Thor, Assassinio sul Nilo) dirige il suo film più personale, raccontando uno stralcio di vita quotidiana nella Belfast della sua gioventù. Se di vita quotidiana si può parlare in un contesto storico come quello dell’Irlanda del Nord di fine anni ’60, quando inizia il conflitto chiamato “The Troubles” tra cattolici e protestanti e che è durato tra rivolte e esplosioni di violenza improvvise fino agli anni ’90.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Gli occhi di Tammy Faye, la recensione

Il film di apertura della sedicesima edizione della Festa del cinema di Roma è Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye), diretto da Michael Showalter, e vede come protagonisti Jessica Chastain e Andrew Garfield, oltre che, in ruoli di supporto, Vincent D’Onofrio e Cherry Jones.

Il film racconta attraverso gli occhi di Tammy Faye Bakker (Jessica Chastain) una storia vera, un capitolo di storia della televisione americana poco conosciuto all’estero, che mette al centro la vicenda che ha coinvolto l’impero mediatico di Jim Bakker (Andrew Garfield) e sua moglie Tammy Faye, che rivoluzionarono il mondo della televisione religiosa diventando dei moderni tele-evangelisti, usando il medium televisivo per comunicare il loro messaggio cristiano attraverso metodi di coinvolgimento innovativi che garantirono loro un grande successo, prima alla CBN (Christian Broadcasting Network) e poi mettendosi in proprio con un nuovo canale satellitare PTL (Praise The Lord) dal 1974, fino alla caduta in disgrazia a causa delle accuse di frode (e anche un’altra molto di attualità) nei confronti di Jim Bakker, di cui la moglie Tammy era ignara.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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One Second, la recensione

Secondo William Friedkin, regista de L’Esorcista e Il braccio violento della legge, “l’inseguimento è la forma cinematografica più pura“.

In One Second il regista Zhang Yimou sembra aver fatto scuola di queste parole, dal momento che il suo film è un continuo susseguirsi di inseguimenti e ribaltamenti, oltre che una vera e proprio lettera d’amore al Cinema.

Dopo gli ultimi blockbuster come Shadow (presentato a Venezia nel 2018) e The Great Wall con Matt Damon, il regista cinese di film famosissimi anche in Occidente come Hero e La Foresta dei Pugnali Volanti, torna ad uno stile più intimo e non focalizzato sull’azione ma capace di mettere al centro una storia molto semplice, divertente e allo stesso tempo commovente.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Passing – Due donne, la recensione

Presentata alla 16ª edizione della Festa del Cinema di Roma, Passing – Due donne è la sorprendente opera prima da regista dell’attrice britannica Rebecca Hall (classe 1982), prodotta da Significant Production e tratta dall’omonimo romanzo di Nella Larsen, scritto nel 1929 e considerato uno dei capolavori della letteratura americana. La storia si concentra sul difficile tema del razzismo in una sfavillante New York della fine degli anni ’20.

Irene (Tessa Thompson) è una donna sposata con un medico e madre di due bambini, nonostante una tranquilla vita ad Harlem, prova vergogna per il colore della propria pelle in un’America fortemente razzista. La sua amica Clare (Ruth Negga) è ricorsa allo sbiancamento della pelle, sposando un facoltoso uomo bianco di Chicago che non è a conoscenza delle sue vere origini, tra l’altro profondamente razzista. La donna è infelice, poiché vive nella menzogna. Quando le due amiche si incontrano dopo svariati anni, la loro esistenza cambierà radicalmente, generando tra loro una serie di inevitabili confronti.

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Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Eternals, la recensione

Quando nel 1976 Jack Kirby dava alle stampe Gli Eterni non poteva immaginare quello che il cinema avrebbe realizzato oltre 30 anni dopo con le IP della Marvel e l’universo cinematografico che ne sarebbe nato, né poteva mai pensare che oltre 40 anni dopo il n.1 di The Eternals, le sue creature avrebbero racchiuso parte del fulcro principale di quella che i Marvel Studios avrebbero definito Fase 4 di un progetto che ha rivoluzionato completamente il modo di pensare e fare cinema a Hollywood.

Il 26° film del Marvel Cinematic Universe, Eternals, diretto dalla neo-vincitrice dell’Oscar alla regia per Nomadland Chloé Zhao, è proprio il primo vero tassello fondamentale di questa Fase 4 che già sappiamo avrà il suo apice nel sequel di Doctor Strange. Eternals, fondamentalmente, apre un discorso vastissimo che andrà realisticamente a influenzare tutte le narrazioni venture dell’MCU parlandoci del passato, di un presente che ignoravamo e di un futuro colmo di eventi in itinere.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Eternals: l’incontro con Chloé Zhao, Angelina Jolie, Richard Madden, Gemma Chan e Kit Harington

Il film di chiusura della 16ª Festa del Cinema di Roma, in sinergia con Alice nella Città, è anche uno dei film più attesi di entrambe le kermesse, Eternals di Chloé Zhao. Per accompagnare la proiezione in anteprima del 26° film del Marvel Cinematic Universe, la Festa del Cinema ha ospitato parte del ricchissimo cast e la regista premio Oscar: Chloé Zhao, infatti, è stata accompagnata da Gemma Chan, Richard Madden, Angelina Jolie e Kit Harington.

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