Archivio tag: festival di roma 2014

Escobar, la recensione

Tra i film più attesi al Festival Internazionale del film di Roma 2014, Escobar (in originale Escobar: Paradise Lost) ha destato da subito parecchia attenzione. E’ il debutto alla regia dell’attore italiano Andrea Di Stefano, dopo due anni all’Actors Studio, e, tra i produttori esecutivi, figurano i due attori protagonisti: Benicio del Toro e Josh Hutcherson. La figura ormai iconica del re della cocaina colombiano, già ampiamente descritta in film, documentari per la tv e la recente serie Netflix Narcos, assume, in quest’occasione, una valenza ancora più mitica.

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Gli Invisibili, la recensione

Le strade di una torbida e fredda New York, sono gli spazi apparentemente sconfinati che delimitano la prigione in cui si muove George Hammond (Richard Gere), senzatetto privo di un passato, un codice fiscale e un certificato di nascita che potrebbero, come la legislazione americana prevede, “rimetterlo al mondo”, assegnandogli un’identità che gli permetterebbe, quantomeno, di provare a ricominciare. Ma è proprio questo il nocciolo della questione: George, così disperato e ridotto ai minimi termini della sua ignota esistenza, non ha la minima intenzione di provare ad “aiutarsi”: ha sì la costanza di compatirsi da solo e di rifiutare la sua condizione di “homeless”, ma non quella – strano ma vero – di attrezzarsi di una buona dose di umiltà e farsi ascoltare dalla figlia abbandonata anni addietro (Jena Malone) e che rappresenta per George l’unico appiglio che gli rimane per rimanere ancorato alla realtà.

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Milionari, la recensione

Presentato nel 2014 alla Festa del Cinema di Roma, Milionari di Alessandro Piva uscirà finalmente nelle nostre sale a partire dal prossimo 11 febbraio. Il film si ispira alle vicissitudini del boss camorrista Paolo Di Lauro – trasformato in Marcello Cavani nella finzione cinematografica ed interpretato da Francesco Scianna -, diviso tra i doveri del clan e l’amore per la propria famiglia.

L’ultima fatica di Piva presenta non poche affinità con quella lunga schiera di lungometraggi appartenenti al filone inaugurato da Romanzo criminale di Michele Placido: purtroppo non si configura come un’ideale continuazione o perlomeno una variazione sul genere, ma più come un fratellino minore con velleità – prontamente soffocate sul nascere – da adulto.

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Trash di Stephen Daldry in Blu-ray Disc

Tra le più recenti uscite home video targate Universal Pictures abbiamo un piccolo grande film che ha trionfato all’edizione 2014 del Festival Internazionale del Film di Roma, Trash di Stephen Daldry, che nella manifestazione romana si è aggiudicato il premio nella sezione principale Gala. Il film, che porta all’attenzione la “miseria” in cui versano alcuni frangenti sociali del Brasile pur utilizzando la lingua del film d’avventura, esce in DVD e in alta definizione Blu-ray Disc.

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Fino a qui tutto bene, la recensione

Vincenzo, Paolo, Ilaria, Andrea e Francesca sono cinque amici che hanno vissuto i loro anni universitari all’interno di un appartamento nel cuore di Pisa. Sono stati anni goliardici in cui si è susseguito di tutto: scazzi, amori, gioie, dolori e feste destinate ad andare avanti fino all’alba. Anni sicuramente indimenticabili ma ormai prossimi a finire. Per i cinque amici è ora di voltare pagina, di crescere e di andare avanti con le proprie vite. Qualcuno rimarrà nella propria città, qualcuno tornerà alla vita in paese per portare a termine la gravidanza, qualcuno partirà in giro per il mondo e qualcun altro andrà a lavorare all’estero. I cinque ragazzi stanno per affrontare l’ultimo weekend in quella casa piena di ricordi, l’ultimo weekend ancora insieme.

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Black or White, la recensione

La delicata questione del problema razziale negli USA è, da sempre, tema conduttore di importanti film che hanno segnato la cinematografia mondiale, dai toni freddi e severi delle aule giudiziarie del magnifico Il buio oltre la siepe, a quelli, più leggeri e scanzonati, del classico Indovina chi viene a cena?. Persino oggi, la diatriba tra bianchi e neri appare come il perpetuo fardello culturale per il quale un paese come L’America sta ancora pagando caro il prezzo di pregiudizi e ipocrisia. In occasione della nona edizione del Festival Internazionale del film di Roma, l’argomento interrazziale è stato riportato in auge dall’ultimo film prodotto e interpretato da Kevin Costner, Black or White, presentato nella sezione Alice nella Città. La regia affidata a Mike Binder, già autore di film, più o meno riusciti, tesi ad analizzare i fragili rapporti interpersonali, qui confeziona una storia che attinge a piene mani dalle commediole hollywoodiane più zuccherine e dai buoni sentimenti, con un pizzico di drama qua e là, e un contorno giudiziario traballante.

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Still Alice, la recensione

Alice Howland, moglie devota e madre di tre figli, è un’affermata professoressa di Linguistica conosciuta in tutto il mondo, con una cattedra alla Columbia University di New York. Nella sua vita non c’è niente che non vada, fino al giorno in cui, mentre relaziona come ospite in una sala gremita di gente alla UCLA di Los Angeles, accade qualcosa di strano: all’improvviso le mancano le parole per continuare il suo brillante discorso. E’ questo il primo sintomo di una rara forma di Alzheimer precoce da cui, di lì a poco, scoprirà di essere affetta. Ha inizio da qui il “declino” di Alice, interpretata da una Julianne Moore in stato di grazia: con una velocità dirompente, si vedrà inesorabilmente sottratta delle sue facoltà cognitive, perdendo ogni ricordo che le apparteneva come donna, una donna che rappresentava il caposaldo della sua famiglia e giunta all’apice della sua professione.

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L’amore bugiardo – Gone Girl, la recensione

Tra i registi artisticamente nati e affermatisi negli anni ’90 e diventati poi di culto nel decennio successivo, David Fincher ricopre probabilmente una delle vette più alte, per coerenza narrativa e stilistica. Perfino quelle opere che oggi possiamo ritenere “intruse” nella sua filmografia, come The Social Network e Il curioso caso di Benjamin Button, hanno un senso, sono dei tasselli di un gigantesco mosaico che gioca con la natura umana, spesso autodistruttiva e irrimediabilmente votata alla solitudine. In questo panorama, che spesso e volentieri pone forti figure femminili al centro di tutto, si va ad inserire L’amore bugiardo – Gone Girl, incredibile e bellissimo thriller, presentato in concorso alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

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Trash, la recensione

Direttamente dal Festival Internazionale del Film di Roma, dove ha meritatamente vinto il premio nella sezione Gala, arriva nelle sale italiane distribuito da Universal Pictures Trash, il nuovo film di Stephen Daldry. Eh già, proprio quello Stephen Daldry di Billy Elliot e The Hours, reuccio del cinema inglese da Festival che, però, a questo giro mostra una personalità inedita, firmando una bellissima favola che mescola in maniera efficace azione avventurosa e una certa implicazione sociale di base.

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Trash di Stephen Daldry, dal Festival di Roma al cinema: tutti i materiali

Il prossimo 27 Novembre uscirà nelle sale cinematografiche distribuito da Universal Pictures il film Trash di Stephen Daldry (Billy Elliot, Molto forte incredibilmente vicino), presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma (16-25 Ottobre 2014) e vincitore del premio del Pubblico BNL nella sezione Gala.

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