Archivio tag: film autobiografico

Cosa sara’ e Figli: in Home Video due commedie per un ultimo saluto a Mattia Torre

Il 19 luglio 2019, a soli 47 anni, ci saluta a seguito di una lunga malattia il brillante sceneggiatore e commediografo Mattia Torre. Autore – insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico – della fortunatissima serie tv Boris, Torre ha avuto il grande merito di riscrivere la grammatica di certa commedia italiana, raccontando la realtà per mezzo di un linguaggio surreale e a tratti parodistico. Si è scritto e detto tanto circa la sua scomparsa e ancora oggi, a più di due anni dal suo ultimo saluto, il cinema italiano continua a ricordarlo e celebrarlo. Nelle scorse settimane, grazie ai canali distributivi CG Entertainment, sono approdate sul mercato home video due commedie che contribuiscono a tenere vivo il ricordo di un artista come Mattia Torre: Cosa sarà, l’ultima commedia scritta e diretta da Francesco Bruni e l’acclamato Figli, agrodolce commedia con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea che proprio da Torre doveva essere diretta se solo non ci avesse lasciato.

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Honey Boy, la recensione

Classe 1986, Shia LaBeouf ha iniziato all’età di 12 anni a lavorare attivamente nel mondo dello spettacolo, prima in tv, poi al cinema a partire dal 2003, quando in breve tempo è diventato il beniamino di molte majors, partecipando a blockbuster del calibro di Charlie’s Angels, Io, Robot, Transformers, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, Wall Street – Il denaro non dorme mai. Ma la vita di questo ragazzo di origini cajun non è stata tutta rose e fiori e come spesso accade alle baby star, ha avuto un’adolescenza scandita da vizi e un successo incontrollato che lo hanno portato spesso a confrontarsi con le forze dell’ordine e a una dipendenza dall’alcool che gli ha quasi compromesso la carriera.

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La Gelosia, la recensione

La Gelosia è un film diretto da Philippe Garrel, con protagonisti il figlio Louis e Anna Muoglalis. Il personaggio principale, omonimo del regista, è un giovane attore squattrinato, trasferitosi in un piccolo appartamento dopo aver lasciato la moglie Clothilde (Rebecca Convenvant), che gli ha dato anche una figlia. Qui vive con Claudia, attrice che non rimedia un ingaggio da molto tempo ma che ama follemente.

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L’Italia del secondo Novecento raccontata da Pupi Avati in un viaggio nei grandi sentimenti con la fiction Rai “Un Matrimonio”

Nove anni fa, mia moglie ed io, abbiamo festeggiato quarant’anni di matrimonio. Al termine della colazione, nel sole della campagna umbra, guardavo incredulo i nostri figli, i tanti nipoti, i miei fratelli […]. Come era stato possibile che quella ragazzina della quale mi innamorai a prima vista, si fosse tradotta nella donna che mi sarebbe stata accanto in un percorso così lungo? Che cosa aveva fatto si che due esseri umani provenienti da ambiti sociali e culturali così difformi abbiano condiviso gran parte della loro vita?”

Pupi Avati

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Anni felici, la recensione

Guido è un artista che vorrebbe essere d’avanguardia, si impegna ad apparire sovversivo, anarchico e “cattivo” ma finisce per sentirsi sempre eccessivamente oppresso da una famiglia troppo borghese e invadente. Serena, sua moglie, è una donna molto insicura e piena di ansie che pur non amando l’arte non riesce a vivere lontano da suo marito. Dario e Paolo, i loro figli di dieci e cinque anni, sono gli unici testimoni diretti dei continui battibecchi, tradimenti e pulsioni erotiche di Guido e Serena. 1974, Roma. Lo spaccato di vita quotidiana di una famiglia italiana tra tensioni, passioni e incertezze.

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