Archivio tag: Francesco Montanari

Runner, la recensione

Capita, ormai da qualche anno, che il cinema italiano ha (ri)scoperto il genere e capita che, come accadeva un tempo, la fonte d’ispirazione è il cinema mainstream americano. Questo è lodevole perché si crea varietà, si consente al pubblico la scelta e si dà vita a un prodotto che si vende con più facilità all’estero tenendo vivo il mercato. Ma esattamente come accadeva un tempo, soprattutto con certe opere anni ’80, quel cinema italiano di genere che guardava Oltreoceano aveva quell’aria un po’ troppo cheap, un cinema che poi nel tempo è stato ampiamente rivalutato dal sottobosco di appassionati, ma lì per lì era appunto rappresentato da prodottini senza ambizioni artistiche che servivano a far cassa.

Ora il caso di Runner, scritto e diretto da Nicola Barnaba (le commedie Una cella in due, Ciao Brother e l’horror Safrom), un po’ ricorda quelle operazioni tardo ottantiane che strizzano l’occhio al cinema americano per rifarne una versione dignitosamente discount. E la dedica – a fine film – a John McClane ci dice ironicamente anche in che direzione va cercato il modello di ispirazione.

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Ero in guerra ma non lo sapevo, la recensione

Nel 1977 usciva al cinema Un borghese piccolo piccolo, un vero capolavoro diretto da Mario Monicelli e ispirato all’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami. Nel 1979 la stampa portò in primo piano il caso di Pierluigi Torregiani, gioielliere milanese finito bersaglio dei terroristi per aver reagito a una rapina e messo sotto scorta. Seppur una di finzione e l’altra reale, le due vicende hanno dei punti in comune che vedono innanzitutto un uomo qualsiasi, un onesto lavoratore, reagire agli infami crimini di una determinata fazione terroristica che ha infiammato le colonne di cronaca degli Anni di Piombo. La vicenda di Torregiani è diventata ora un film, Ero in guerra ma non lo sapevo, prodotto da Eliseo Entertainment di Luca Barbareschi, diretto da Fabio Resinaro e interpretato da Francesco Montanari.

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Sole Cuore Amore, la recensione

Dal 4 maggio 2017, Koch Media distribuisce nelle nostre sale il film scritto e diretto da Daniele Vicari, Sole Cuore Amore, già presentato lo scorso anno in occasione della Festa del Cinema di Roma.

Il film prende il nome dalla ‘canzonetta’ del 2001 di Valeria Rossi, proprio ad indicare la semplicità in esso rappresentata. Vicari, infatti, mette in scena il quotidiano, lontano dai​ “luoghi” comuni all’intrattenimento che possono affascinare più facilmente lo spettatore, attraverso la storia di due amiche, che rappresentano la doppia faccia della stessa medaglia. Da una parte, Eli (Isabella Ragonese), sposata con un uomo disoccupato, quattro figli a carico, un posto di lavoro lontano ore da casa propria; dall’altra, Vale (Eva Grieco), performer presso locali e discoteche.

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Ovunque tu sarai, la recensione

Il tifo per una squadra di calcio, come affermava Nick Hornby in Febbre a 90, è un sentimento talmente forte e indelebile al punto da condizionare persino le fasi della nostra vita e il nostro universo affettivo, a cominciare dagli amori fino ad arrivare alle amicizie. Proprio partendo da questa idea, Roberto Capucci ha scelto il titolo della sua opera prima Ovunque tu sarai, che appunto riprende un classico slogan da curva applicabile, però, anche agli affetti di una persona.

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In bici senza sella, la recensione

Riuscire a raccontare con arguzia e disimpegno una tematica attualissima e, per certi versi, drammatica come il precariato giovanile non è semplice. Ed è ancor più difficile farlo riuscendo anche a veicolare un sottotesto non banale. In bici senza sella, lungometraggio in sei episodi nato da un’idea dell’attore, sceneggiatore e produttore Alessandro Giuggioli, centra l’obiettivo sorprendendo e divertendo lo spettatore.

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