Archivio tag: Gus Van Sant

Da Van Sant a Balaguero: Don’t Worry e La settima musa in blu-ray

Lo scorso agosto due rinomati autori di fama internazionale si sono affacciati nelle nostre sale per presentare al pubblico italiano le loro ultime opere. Uno di loro è Gus Van Sant, cineasta statunitense che ha saputo imporsi grazie alla sua particolare capacità di raccontare i disagi giovanili, l’altro è lo spagnolo Jaume Balaguerò che dai primi anni duemila si è fatto portabandiera della rinascita dell’horror iberico. I film sono Don’t Worry e La settima musa, entrambi portati in sala da Adler Entertainment e adesso disponibili in home video grazie a CG Entertainment.

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Don’t Worry, la recensione

John Callahan era un irriverente saputello che riteneva d’esser stato rovinato per sempre da un incidente d’auto. Perse in maniera permanente l’utilizzo di entrambe le gambe e quando riuscì ad ottenere quello parziale delle braccia, cominciò a creare strisce a fumetti piene di humour nero e estremamente anticonvenzionali.

Ce n’è una – non presente nel film – che rende bene l’idea del personaggio in questione. Un paziente con il didietro di fuori è appoggiato al lettino ospedaliero con la parte anteriore del corpo, mentre il medico di fianco a lui, con entrambi gli arti mancanti, esclama “La mia tecnica per l’esame rettale è differente per via del fatto che sono gay e mi mancano le braccia”.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La foresta dei sogni, la recensione

In genere, la maggior parte dei problemi di un film nascono e muoiono a livello di sceneggiatura. Superato questo step, occorrono un buon regista, un cast affiatato, un produttore capace di interferire in maniera sensata e creativa, una troupe che getta il cuore oltre l’ostacolo, l’assenza di vertenze sindacali, bel tempo (chiedere a Terry Gilliam e al suo Don Chisciotte), il festival giusto al momento giusto, un’idea che, in maniera più o meno misteriosa, riesce a smuovere certe corde del pubblico che altrimenti … la quantità di stelle che devono allinearsi, per garantire un risultato dignitoso, è rilevante.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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NORMAN BATES (PSYCO)

NORMAN BATES

Norman è il mite proprietario del desolato Bates Motel, edificio sormontato dalla sinistra dimora di famiglia situata in cima a una collina.
Il giovane, timido e solitario, si occupa prevalentemente della gestione della pensione e dell’anziana madre Norma, donna bigotta e possessiva.
Il suo unico, singolare hobby è impagliare volatili. Soprattutto corvi.

Al Bates Motel capita per caso, in una notte di pioggia, la prorompente Marion Crane, avvenente ladra in fuga. Norman la accoglie con gentilezza, le affitta la stanza numero 1 e si offre di prepararle la cena. La ragazza, tuttavia, si accorge subito, pur senza mai incontrarla, di quanto poco la bisbetica signora Bates apprezzi la sua presenza; madre e figlio, infatti, hanno una furibonda discussione in proposito che Marion non può fare a meno di ascoltare.
I due giovani cenano comunque insieme in salotto. Dalla loro chiacchierata emergono la profonda fragilità e solitudine di Norman, patologicamente legato alla burbera madre invalida che non osa abbandonare, nonostante la scortesia con la quale lei lo tratta abitualmente.