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DARTH VADER (Star Wars)

DARTH VADER

Cosa si potrebbe aggiungere, che non sia già più che risaputo, sul Cattivo per antonomasia, il villain più amato, imitato e citato (ma mai eguagliato, aggiungerebbe il Genio di Aladdin) della storia del Cinema?
In principio, fu il biondo e affascinante Anakin Skywalker, figlio di Shmi Skywalker; destinato alla grandezza, ma corrotto dal Lato Oscuro. La sua trasformazione è tanto radicale quanto irreversibile: metà umano, metà cyborg; 2,02 metri di altezza (con l’armatura indosso!); respiro inconfondibile e look ‘total black’.
A ispirare le fattezze del malvagio Lord Vader a ‘papà’ George Lucas è stato il malvagio androide Hakaider dalla serie televisiva Nipponica degli anni Settanta Jinzō ningen Kikaider, scoperta dal boss della Lucasfilm durante una vacanza in Giappone. L’inconfondibile casco di Vader, invece, è modellato su un elmo Stahlhelm tedesco.

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Hannibal Lecter (Il silenzio degli innocenti)

HANNIBAL LECTER

Hannibal Lecter è un uomo raffinato, nobile, elegante ed educato, ma soprattutto, è un brillante e stimato psichiatra. Tra le sue passioni più grandi ci sono la cucina, per cui ha scritto anche dei libri e pubblicato ricette per riviste specializzate, la pittura e il disegno, di cui è un maestro, e la musica classica. Ma ciò che Lecter ama di più è leggere, e oltre ad essere un illustre dottore, Hannibal eccelle in più ambiti artistici; è un dotatissimo musicista e un ottimo cuoco con un’enciclopedica conoscenza di cibi e vini. Vista così, la sua descrizione non può che far pensare che si tratti di uno straordinario e irresistibile individuo pieno di fascino e talento, peccato però che il Dottor Hannibal Lecter sia allo stesso tempo un assassino dei più terribili. Un caso psichiatrico e psichiatra a sua volta che ridicolizza il modo in cui i suoi “colleghi” provano a definirlo. Un serial killer usato dall’FBI come uno dei più esperti consulenti, è il collegamento vivente tra la violenza della natura e il perfezionamento culturale degli istinti umani. Più di un uomo, o forse meno, l’unica definizione che gli si può dare è quella di “mostro”.